Silvia Ambrosio, il primo Slam a 28 anni: “Soddisfazione e fiducia nel mio livello”
“C’è tanta soddisfazione nel poter giocare le qualificazioni dell’Australian Open per la prima volta. Sono abbastanza fiduciosa del mio livello, vado lì per vincere le partite“. Lo confida Silvia Ambrosio in un’intervista rilasciata al microfono di Giona Maffei per l’Alto Adige. Una storia affascinante, quella della numero 217 del ranking mondiale nata a Giesen (Germania) da genitori campani e diventata ufficialmente una giocatrice italiana nel 2023 dopo aver vissuto per un lungo periodo negli Stati Uniti dove ha praticato il tennis a livello universitario. Una carriera fatta di piccoli grandi step come il debutto nel circuito maggiore, ottenuto tramite wild card, nelle qualificazioni degli Internazionali d’Italia del 2024 e la prima finale WTA 125 in carriera raggiunta ma persa in questa stagione al Tolentino Open in doppio con Nuria Brancaccio.
DA NUMERO 500 ALLE QUALI SLAM
Un anno, quello vissuto da Ambrosio, iniziato con la posizione numero 500 del ranking mondiale e conclusosi alla posizione 217 che le ha permesso di coronare a 28 anni il sogno di poter disputare il primo Slam in carriera. Una scalata che la tennista italiana descrive così: “Ho iniziato quest’anno da numero 500 del mondo ed ero già stata vicina a qualificarmi per uno Slam ma ebbi un’annata complicata per diversi motivi. In questa stagione abbiamo lavorato avendo sempre in mente l’obiettivo di migliorarsi, c’è tanta soddisfazione nel aver migliorato la classifica e aver raggiunto quest’obiettivo. Andrò in Australia con la voglia di vincere match e giocare bene, vedremo giorno dopo giorno come andrà“.
LA SCELTA DI GIOCARE PER L’ITALIA
La Germania, suo paese di nascita, ha rappresentato la bandiera tennistica sotto la quale giocare fino al 2023, data in cui Ambrosio scelse i colori azzurri. Una scelta motivata così: “Ho sempre avuto ben chiaro in mente che avrei giocato per l’Italia ma quando ero piccola, dovendo disputare tornei e campionati nazionali in Germania, era meglio essere tedesca. Quando ho iniziato a giocare a livello più alto ho avvertito la necessità di fare questo cambio. Anche i miei genitori sapevano da sempre che un giorno avrei scelto di giocare per l’Italia“.
SCELTE, CONSAPEVOLEZZE E OBIETTIVI FUTURI
Prima il tennis universitario negli USA, poi ecco arrivare man mano i primi risultati di rilievo, i primi titoli (diventeranno nove in totali quelli ITF: 5 in doppio e 4 in singolare) e la consapevolezza di poter e voler vivere di tennis. Un lungo percorso che la numero 217 del mondo descrive così: “Non avrei mai pensato di arrivare dove sono ora perché il tennis non è mai stata una mia priorità da giovane. Poi, iniziando a giocare, mi sono resa conto che avevo il livello per poterci provare. Partecipare a uno Slam era solo un sogno quando ho iniziato, anzi la vedevo come una cosa abbastanza lontana. Ho iniziato a realizzare la cosa nel 2022 rendendomi conto di avere il livello per entrare tra le prime 400/500 giocatrici del mondo. Per il futuro mi piacerebbe migliorare tecnicamente, tatticamente e mentalmente, in pratica in tutti gli aspetti di campo. Vorrei essere pronta per giocare a un livello più alto perché salendo in classifica i tornei si fanno sempre più duri. Se proprio devo darmi un nuovo obiettivo direi provare ad arrivare tra le migliori 150 giocatrici del mondo“.
LA SERIE A1, IL TC RUNGG E L’ALTO ADIGE
Il debutto in Serie A1 nel 2024 con il Tennis Club Rungg e la sua nuova dimora in Alto Adige (precisamente a San Paolo a pochi passi da Bolzano), tasselli che vanno a incastrarsi perfettamente nel percorso sportivo e umano di Ambrosio e che lei stessa racconta così: “Dopo quell’esperienza in Serie A1 ho deciso di trasferirmi definitivamente. Gli allenatori vogliono sempre metterti nelle condizioni migliori per poterti allenare al meglio oltre che seguirti nel migliore dei modi anche sotto l’aspetto umano, per me questa è una cosa che conta tantissimo – afferma Ambrosio -. In Alto Adige mi trovo molto bene, la zona è bellissima così come il paesaggio e la strada che faccio per poter arrivare al circolo. Qui si possono fare tantissime cose, non mi dispiacerebbe anche provare a sciare come facevo da bambina“.
IL MESSAGGIO DI SILVIA
Infine, un messaggio della stessa Silvia Ambrosio rivolto a tutti coloro i quali non riescono a emergere nel mondo dello sport: “Quello che mi sento di dire, specie a chi esce dai college, è che il tempo c’è e bisogna provarci. Spero che guardando alla mia carriera si possa capire che si può arrivare ad alti livelli anche iniziando un po’ più tardi“.
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