Darderi non si nasconde: “Sogno di vincere Roma e di arrivare in top 10”
Alla vigilia dell’inizio della stagione 2026 Tuttosport pubblica un’intervista a Luciano Darderi, il ventitreenne tennista italiano nato in Argentina che nel corso della stagione terminata lo scorso novembre ha raggiunto la posizione numero 26 del ranking dopo aver vinto tre tornei, tutti sulla terra rossa: Marrakech, Bastad e Umago. Il 2025 in realtà si era aperto piuttosto male per lui, ostacolato dall’influenza in Australia: due primi turni persi ad Auckland e Melbourne ma anche un solo incontro vinto nel trittico rosso sudamericano Rio-Buenos Aires-Santiago; considerati gli altrettanto miseri risultati nel Sunshine Double (un primo e un secondo turno), le ambizioni di cui parla Luciano nell’intervista rimano perfettamente con le opportunità di crescita in classifica che gli riserva il primo trimestre agonistico. Ma nei suoi programmi c’è di più.
“Il mio obiettivo è crescere in modo omogeneo su tutte le superfici e lavorare anche nel gioco indoor”: Darderi, che negli anni precedenti ha vinto un torneo, a Cordoba nel 2024, intende completarsi e il processo non può ovviamente non passare per la crescita soprattutto sulla superficie dura, pavimento che ha calcato nel 2025 per ventuno volte contro le ventinove sul rosso. La sua preparazione alla stagione, racconta l’atleta azzurro, è così partita da Buenos Aires, per passare alla Premier League indiana e poi agli allenamenti a Dubai, in tutto due mesi di lavoro. Il target per Luciano è la top 20 da raggiungere e in cui rimanere e la strada passa di nuovo per Auckland dal 12 gennaio e la settimana successiva da Melbourne.
Interrogato sul momento del tennis italiano e internazionale, Darderi definisce “molto importante” per il movimento azzurro la presenza di diversi atleti competitivi, così come è “ottimo” l’attuale livello di visibilità del tennis dal punto di vista internazionale, guidato dagli apparentemente inarrivabili Sinner e Alcaraz. La speranza di emergere tra questi due giganti però non gli difetta e fa dire a Luciano: “Loro due attualmente sono di un altro livello rispetto agli altri, ma (il tennis) è uno sport dove tutto può accadere, anche nel giro di pochi mesi”.
Dopo essersi detto sorpreso per il divorzio tra Alcaraz e Juan-Carlos Ferrero (“gli faccio gli auguri, Carlos è un amico”). Darderi confessa il suo sogno: vincere gli Internazionali d’Italia. “Mi auguro di poter fare il meglio nel 2026 al Foro Italico”; Luciano non disdegna però altri appuntamenti, magari meno esposti mediaticamente ma validissimi dal punto di vista tecnico, come il Challenger di Genova da lui vinto lo scorso settembre. Il ragazzone italo-argentino è sincero e c’è da credergli quando opera un mix di ambizioni e di semplicità nel vivere quotidiano: “voglio migliorare ancora e magari raggiungere la top 10; con i colleghi sono una persona socievole e tranquilla che si trova d’accordo con tutti”.

