ATP, i migliori per colpo e fase di gioco: Sinner domina, ma il suo servizio non è in top 20
Se Carlos Alcaraz è il numero 1 del mondo, Jannik Sinner è il migliore di tutti quando si valutano le prestazioni messe in campo. È quello che ci dicono i dati relativi al 2025. Grazie a Tennis Data Innovation, una joint venture indipendente tra ATP e ATP Media costituita nel 2020, possiamo vedere le valutazioni (Insight Stats) dei giocatori nelle situazioni di gioco quando si trovano in vantaggio nello scambio oppure in difesa e dei quattro colpi più importanti del tennis attuale – servizio, risposta, dritto e rovescio. E, naturalmente, dove si collocano i tennisti nelle rispettive classifiche.
Le prestazioni
Dicevamo di Sinner in vetta e allora cominciamo proprio con la Performance Rating, la valutazione della prestazione da zero a dieci. Si basa sulla qualità di tutti i colpi, su quanto spesso un giocatore è in attacco nello scambio e se riesce a convertire questo vantaggio e sulla capacità di ribaltare una posizione difensiva per vincere il punto. Una classifica generale, insomma, alla quale abbiamo aggiunto l’attuale posizione nel ranking ATP e la percentuale di vittorie nella stagione appena conclusa per un confronto. Sotto questa e ogni altra tabella, i punti del giocatore al 100° posto per una comparazione dei valori.
Performance rating
(n. 100, Carreño Busta: 6,92)
Jannik è primo, unico ad arrivare a 9 punti. Mancano all’appello tre top 10: Auger-Aliassime, De Minaur e Shelton, rispettivamente al 12°, 13° e 23° posto. Pagano principalmente la bassa qualità di due (o tre…) fondamentali che vedremo poi nel dettaglio. Il vero intruso in termini di scostamento dal ranking è il recentemente premiato Vacherot, che ha giocato appena cinque tornei del Tour, vincendo però il Masters 1000 di Shanghai da n. 204 e arrivando ai quarti a Parigi.
Le fasi di gioco
Andiamo ora a vedere le classifiche di chi ruba e converte. Nulla a che fare con codice penale e proselitismi, ecco su cosa si basano Steal e Conversion,
Steal – L’abilità di vincere punti da una posizione difensiva, che vengono quindi rubati all’avversario. La frequenza con cui un giocatore passa da una situazione di svantaggio alla vittoria del punto neutralizzando l’attacco avversario e riprendendo il controllo dello scambio.
Conversion – L’efficacia con cui un giocatore converte le occasioni di attacco in punti. Riflette la percentuale di volte in cui un giocatore, quando si trova in una posizione di vantaggio durante uno scambio, conclude il punto con successo senza permettere all’avversario di recuperare.
Conversion*
(n. 100, O’Connell: 66,5%)
Jannik è il più abile a prendersi il punto quando si crea l’occasione. L’assente con ranking migliore è Zverev, con il suo 68,8% di conversione che lo pone al 40° posto, appena sopra Lorenzo Musetti.
Steal*
(n. 100, Michelsen: 30,6%)
Gli asterischi significano che abbiamo ignorato i primi due in classifica Steal. No, il motivo non è di consegnare il primato ad Alcaraz o di far entrare Jannik in top 5; semplicemente, non ci piacciono i primi due nomi che appaiono nella versione ufficiale. Non che abbiamo qualcosa contro Radu Albot, ma ha giocato (e perso in due set) un solo match ATP. L’altro sarà pure uno dei più grandi di tutti i tempi, ma Rafa Nadal si è ritirato nel 2024 e qui parliamo di numeri del 2025. Insomma, va bene che è la classifica di chi ruba, ma riteniamo giusto mettere un limite. Lo stesso per JJ Wolf, primatista in Conversion con il 100% (e zero in Steal) senza match ATP disputati.
Tornando alle cose serie, non sorprende il primato di Alcaraz, seguito a distanza ravvicinata da due tennisti atipici come Dzumhur e Moutet. Manca ancora Sascha, 66°, che ribalta e vince lo scambio 32,6 volte su 100. Bene Musetti, 14°.

