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Yannick Alexandrescou, tra tragedia e tenacia: “Sono un avversario tossico in campo”

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Di Federica Migliorati

Nato in Romania nel 2008, Yannick Alexandrescu è considerato uno dei più promettenti talenti del tennis mondiale. Attualmente numero 4 del ranking junior, ha recentemente ottenuto la cittadinanza francese e giocherà per la Francia a partire dal mese corrente. Compirà 18 anni il 10 gennaio 2026, ma la sua storia sportiva e personale ha già assunto i contorni di un romanzo di resilienza. Il suo stesso nome, Yannick, scelto dal padre in onore del celebre tennista francese Yannick Noah, riflette una connessione simbolica con il tennis d’élite e la cultura francese, presente nella sua famiglia da generazioni.

Tragedia e tempra

La vita di Yannick è stata segnata da eventi tragici che avrebbero potuto scoraggiare chiunque. Durante un torneo in Bretagna nel febbraio 2020, il padre ha avuto un infarto sugli spalti proprio mentre il figlio stava vincendo la partita. “È stato resuscitato e operato, ma poi è mancato nel sonno”, racconta il ragazzo a L’Equipe. Aveva 68 anni. Nei mesi successivi, una serie di lutti familiari lo ha colpito duramente: la sorellastra di Yannick, il marito e il loro bambino di un anno sono morti in un incidente aereo, seguiti dalla scomparsa della nonna materna a cui il ragazzo era molto legato.

Eppure, nonostante il dolore, Yannick non ha mai abbandonato la sua passione. “Non ho mai pensato di rinunciare al tennis”, dice con una maturità rara per la sua età. La disciplina e l’allenamento gli sono stati trasmessi dal padre, Miki Alexandrescou, commentatore di Formula 1 in Romania, grande appassionato di sport: “Mi sfidava a fare cento colpi consecutivi a casa, poi mi portava sul campo vero. Ho finito per farne ottocento. Era la mia motivazione quotidiana”. Il padre lo ha accompagnato in tutte le stagioni cruciali della crescita, alimentando la sua competitività e insegnandogli il rigore necessario per eccellere.

Tennis e Francia nel destino

Yannick ha iniziato a praticare il tennis già all’età di 4 anni, provando ogni giorno a superare sé stesso. Cresciuto tra Romania e Francia, si è allenato a lungo al Lycée français Anna De Noailles di Bucarest, frequentando la scuola una settimana al mese e conciliando studio e sport. La scelta di rappresentare la Francia nasce anche dal legame culturale con il paese e dalla possibilità di allenarsi nel Centre National d’Entraînement della FFT, vicino a Roland Garros, sotto la guida di Stéphane Huet, allenatore indicatogli da Ivan Ljubicic.

Il talento di Yannick emerge presto sui campi internazionali. Già numero 6 europeo a 14 anni e campione europeo a 16, ha disputato importanti tornei junior, vincendo titoli J300 e dimostrando una notevole capacità di gestione della pressione. Alla sua prima esperienza da rappresentante della Francia, all’Orange Bowl in Florida, si è fermato solo in semifinale contro il futuro vincitore, confermando la sua competitività ai massimi livelli.

Crescita e mentalità

Una delle caratteristiche più interessanti di Alexandrescou è la sua consapevolezza emotiva in campo. Non è un giocatore che lascia tutto al talento o alla fisicità: sa esattamente cosa fare, come reagire e come gestire le situazioni di tensione. “Sono un avversario abbastanza dannoso in campo, tossico”, ammette sorridendo. “Urlo, chiedo il fisioterapista… Non sono molto corretto, ma faccio tutto ciò che posso per vincere”. Questa attitudine dimostra quanto sia attento alla gestione delle proprie energie e della pressione, trasformando la tensione in motivazione.

Il 2025 è stato un anno di svolta per Yannick. Oltre ai successi internazionali junior, ha iniziato a costruire i primi passi nel circuito professionistico. Grazie alla sua posizione nella Top 10 mondiale junior, ha diritto a diverse wild-card nei Challenger e punta a entrare nei Top 500 ATP già nel 2026, dimostrando ambizione e progettualità. Il suo percorso non riguarda solo il tennis, ma anche la maturità emotiva e la crescita personale. Ogni partita, ogni torneo è per lui un banco di prova: deve confrontarsi con le emozioni, con la pressione e con le aspettative, sapendo che il talento da solo non basta. La capacità di leggere il campo e le situazioni è una qualità rara nei giovani, che lo distingue dai suoi coetanei.

Il futuro di Francia

Yannick Alexandrescou non è solo una promessa tecnica: è un esempio di resilienza, determinazione e capacità di trasformare le difficoltà in motivazione. Cresciuto tra Romania e Francia, guidato dal padre e ispirato dal nome di Yannick Noah, è pronto a portare il suo talento sui palcoscenici più grandi, mostrando che la maturità emotiva può essere tanto determinante quanto il talento nel tennis di alto livello.

In un’epoca in cui il tennis è sempre più competitivo, il percorso di Alexandrescou è una storia di speranza e ispirazione: un ragazzo che ha affrontato tragedie immense e che, nonostante tutto, continua a crescere, imparare e vincere, pronto a diventare uno dei protagonisti del futuro del tennis francese e mondiale.

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