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Volandri torna sulla Coppa Davis: “Aveva ragione Sinner. È stata l’impresa dell’anno”

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Il terzo successo consecutivo azzurro in Coppa Davis ha ricevuto il premio di impresa dell’anno agli annuali Gazzetta Awards 2025. L’Insalatiera conquistata a Bologna è la quarta nella storia della nazionale italiana, la terza di fila. Un’impresa riuscita in precedenza agli Stati Uniti nel 1970, i quali nel 1972 completarono addirittura la cinquina.

La recente Coppa Davis vinta è il segnale forte di gruppo coeso. Non tanto nella somma dei suoi singoli, ma spinto piuttosto da una forza motrice collettiva. Gran parte del merito va attribuito al capitano Filippo Volandri, che è riuscito tenere unito un gruppo orfano di Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, a dimostrazione della profondità del nostro bacino di talento.

Volandri: “Movimento in salute. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario”

A tal proposito Volandri ha parlato in questi termini della vittoria, proprio ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’: “La vittoria della Davis? È stato fatto qualcosa di straordinario quest’anno. Vincerne tre consecutive è stata l’impresa dell’anno. Con tre giocatori diversi, tanti giocatori nuovi, tanti esordienti, è il segnale di un movimento che è in salute“.

Nel 2023, accanto a Sinner, furono decisivi Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego. Mentre un anno fa Jannik fu protagonista assieme a un ritrovato Matteo Berrettini. Quest’anno le prime pagine sono state tutte per Flavio Cobolli, grazie alla sua prova in semifinale contro il belga Zizou Bergs, e quella decisiva in finale contro lo spagnolo Jaume Munar. Quando si dice la forza del gruppo.

“Aveva ragione Jannik, siamo comunque una squadra forte, è una vittoria diversa dalle altre, forse la più sentita insieme alla prima, diversa ma altrettanto emozionante” – ha aggiunto Volandri. “Ho la fortuna di avere tanti giocatori, perché la Davis non la vinci sempre con il numero uno o il due del mondo, ma la vinci con tanti giocatori, a cui viene chiesto di interpretare un ruolo che hanno svolto alla grande. Di questo siamo orgogliosi, abbiamo una rosa che mi mette in difficoltà ma che poi fa la differenza nel vincere”.

“La forza della squadra è che i ragazzi stanno bene insieme”

Lo stare bene insieme, lo spalleggiarsi a vicenda, il sentirsi parte di una famiglia, sono gli ingredienti che rendono questo gruppo così speciale. Sempre il capitano: “La vera forza della squadra è il fatto che sono ragazzi che stanno bene insieme. Dopo la vittoria li ho chiamati uno a uno per dirgli quanto sono stati importanti. Anche un giocatore come Sonego con una classifica importante – ma che alla fine non ha giocato – quanto ha lavorato per il bene della squadra assieme a Matteo, per far sentire Flavio nelle migliori condizioni possibili. Da tre anni a questa parte la squadra, a prescindere da chi viene convocato, e da chi gioca, si aiuta e si sostiene, e per me questo è importantissimo”.

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