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Anisimova riflette sul suo 2025: “Sento come se la mia carriera fosse ricominciata”

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Il 2025 è stato un anno incredibile per Amanda Anisimova, un’irruzione sulla scena che in pochi si sarebbero immaginati. La tennista statunitense ha mostrato una grande crescita, non solo badando ai risultati, ma anche per la maturità con cui affronta il tennis e la propria vita fuori dal campo. La nordamericana quest’anno ha raggiunto la finale in due tornei del Grande Slam, a Londra e New York, ha vinto due WTA 1000, a Doha e Pechino, e ha superato la fase a gironi delle WTA Finals. Sono traguardi assai significativi per la classe 2001, che a inizio 2024 tornava dopo uno iato tennistico di circa un anno. Nell’intervista rilasciata a Sports Illustrated, lei stessa ha offerto uno sguardo sincero sul suo percorso, sulle pressioni del circuito e sulla sua ritrovata identità.

La stagione appena conclusa ha consolidato il suo ritorno ai massimi livelli, dopo anni complicati segnati da un burnout e da momenti di smarrimento. “Sono molto contenta del mio anno. Ho realizzato cose che ho sempre sognato, ma so che c’è ancora molto margine di miglioramento. In passato ho faticato molto a mantenere certi risultati. Quest’anno ho dimostrato a me stessa di saper competere settimana dopo settimana”.

Tra i momenti salienti della stagione di Amanda, rovinato da un incontro a senso unico, c’è stata la finale di Wimbledon. La statunitense, dopo due settimane di buon livello per raggiungere l’ultimo atto, perse 6-0 6-0 contro Iga Swiatek. E certamente, nonostante il traguardo della prima finale slam, quel momento si è fatto presto un incubo. Uno dei momenti più difficili della stagione è stato il ritorno agli US Open dopo la delusione di Wimbledon. “Mi sono detta: è un nuovo giorno, una nuova partita, un nuovo torneo”. E così fu, perché Amanda raggiunse la finale anche a New York.

Mi sono detta che era un’esperienza completamente nuova. E ho continuato a ripetermi di concentrarmi su questo. Che poi è lo stesso principio su cui si basa il tennis, in cui finisci un punto e devi concentrarti immediatamente su quello dopo. “Poi sono andata in palestra per riscaldarmi prima della partita e stavano trasmettendo il replay della finale di Wimbledon, ma non ho guardato. Credo che questo mi abbia dato un po’ di carica. Mi sono detta: Ok, ce la possiamo fare”. Pur non avendo vinto quella partita, Anisimova la considera simbolica: “È stato davvero catartico, credo. E in un certo senso ha raccontato una storia, che ho trovato interessante”.

Di certo, le nuove esperienze vissute nel 2025 hanno aiutato Amanda a crescere e a gestire meglio i momenti dove si sente la pressione.Riesco sempre a trovare quel 10% in più nelle situazioni difficili. Penso di giocare meglio quando la posta in gioco è più alta”. Fuori dal campo, però, la statunitense è un’altra persona. “Nella vita di tutti i giorni sono molto rilassata e non prendo nulla troppo sul serio. Durante la partita è tutto completamente diverso”. La pausa presa dal tennis negli anni scorsi l’ha aiutata proprio a ritrovare equilibrio e autenticità: “Mi ha tolto un peso dalle spalle. Ho capito che va benissimo essere completamente me stessa”.

Ora, con un anno incredibile alle spalle, Amanda guarda avanti, senza pianificazioni rigide né scadenze. “Non sono una persona che pensa troppo al futuro. In questo momento mi sto divertendo e sono entusiasta per il prossimo anno. Sento come se la mia carriera fosse in qualche modo ricominciata. A 24 anni, è possibile affermare che lo sia, e che Anisimova arriverà nel 2026 pronta per far vedere a tutti che quando successo nella stagione appena conclusasi non è stata solo un caso.

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