TENNIS – Coppa Davis, Italia-Spagna 2-0: trionfo storico a Bologna senza Sinner e Musetti
Azzurri nella leggenda: quarta Coppa Davis della storia. L’Italia la vince per la terza volta consecutiva, la quarta in assoluto. In finale a Bologna, batte 2-0 la Spagna con i successi nei singolari di Matteo Berrettini e Flavio Cobolli, che si impone in rimonta 2-1 su Jaume Munar (1-6, 7-6, 7-5)
BOLOGNA – Una vittoria che vale doppio, perché arriva nel momento più difficile e nella maniera più inattesa. L’Italia di Filippo Volandri mette in bacheca la terza Coppa Davis consecutiva, piegando la Spagna per 2-0 nella finale della “SuperTennis Arena” di Bologna, in un pomeriggio diventato notte azzurra.
La nazionale si presenta all’appuntamento senza i suoi due fuoriclasse designati, Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, entrambi fuori causa. Ma ciò che poteva sembrare un limite si trasforma presto in un’occasione: quella per Matteo Berrettini e Flavio Cobolli, chiamati a prendersi sulle spalle il destino del gruppo. Missione compiuta.
Berrettini versione leader: 6-3, 6-4 a Carreno-Busta
Il primo punto lo firma un Matteo Berrettini lucido, maturo, finalmente vicino agli standard che l’avevano portato a ridosso dell’élite mondiale. Contro Pablo Carreno-Busta, lo spagnolo più esperto e solido della spedizione di Ferrer, il romano gioca un match di potenza e controllo: servizio dominante, dritto esplosivo e pochissimi passaggi a vuoto.
Il 6-3, 6-4 finale non lascia spazio a interpretazioni: la partita non è mai davvero in bilico e il punto d’apertura indirizza la finale, accendendo il pubblico e togliendo pressione al compagno designato per il secondo singolare.
Cobolli da favola: rimonta da campione su Munar
L’eroe della giornata ha però un nome che, fino a un anno fa, nessuno avrebbe immaginato protagonista in un palcoscenico simile: Flavio Cobolli.
Il romano parte male contro Jaume Munar: il primo set è uno schiaffo, un 1-6 che pesa come un macigno. Ma Cobolli non molla, cresce punto dopo punto, ritrova il servizio, lotta su ogni scambio e trascina la partita al tie-break del secondo set, dove completa la rimonta emotiva prima ancora che tecnica.
Il terzo set è una battaglia di nervi e soluzioni: Cobolli regge, spinge, corre, soffre. E alla fine si prende tutto con il 7-5 finale, sigillando un successo che sa di svolta per la sua carriera.
Italia nella storia: è tris azzurro
La fotografia finale è quella di una squadra che, pur priva dei due talenti più puri, dimostra organizzazione, profondità e un carattere collettivo raro.
Volandri vince ancora, la squadra conferma una mentalità da grande potenza del tennis mondiale e l’Italia entra con pieno diritto tra le nazioni più vincenti dell’era moderna della Coppa Davis.
La notte di Bologna celebra Berrettini, Cobolli e un gruppo che non conosce limiti.
La Coppa è ancora azzurra. E non è più un caso: è un ciclo destinato a durare.
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