Coppa Davis, Binaghi: “Perseveranza, costanza e passione: questa è la Coppa Davis. Bologna? Si è rivelata una mossa vincente”
Una serata da ricordare. Una serata in cui Flavio Cobolli ha messo in campo determinazione e cuore, trascinando l’Italia alla vittoria contro il Belgio e regalando una semifinale di Coppa Davis da brividi al pubblico di Bologna. Il romano si è imposto su Zizou Bergs con il punteggio finale di 6-3 6-7(5) 7-6(15), conquistando il punto decisivo che permette agli azzurri di centrare per la terza volta consecutiva la finale della manifestazione. Un traguardo di grande prestigio per il team azzurro.
“Flavio Cobolli ha tenuto con carattere, orgoglio, voglia di combattere fino all’ultima palla. Oggi abbiamo visto che nel tennis questi valori vengono premiati. La perseveranza, la costanza, la passione, il cuore alla fine ti premia: questa è la Coppa Davis”. ha sottolineato il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, a SuperTennis, al termine del match.
Una gara che ha regalato emozioni forti sia a chi era presente sugli spalti sia agli spettatori davanti alla tv. “Sembrava un thriller, per fortuna a lieto fine per noi. E’ stata una grande emozione per gli spettatori qui a Bologna e per chi l’ha seguita in tv, penso che su Rai 1 questa partita avrà battuto il record di telespettatori di Sinner-Alcaraz su Rai 2. Abbiamo perfino spostato anche l’inizio del Tg1 delle 20”. ha aggiunto Binaghi.
Il match non è stato semplice per Cobolli, che ha dovuto affrontare un Bergs piuttosto combattivo.“Bergs era un avversario tosto, giocava molto bene. Ha avuto un po’ di fretta sui match point in suo favore ma quando non sentiva quella tensione emotiva, ha giocato a tennis anche meglio di Flavio”. Nonostante ciò, la solidità e la personalità dell’azzurro hanno fatto la differenza, trascinando l’Italia in finale.
E non va dimenticato il contributo di Matteo Berrettini, che ha aperto la strada alla vittoria battendo Raphael Collignon. “Matteo sembra costruito per le competizioni a squadre. Oggi ha fatto valere la differenza tra un ottimo giocatore e uno straordinario come lui. Quando il punto contava, mai un errore o una distrazione. In campo si sentiva un peso completamente differente”. ha spiegato Binaghi.
Ora l’Italia aspetta di conoscere l’avversaria della finalissima, che sarà una tra Spagna e Germania, per giocare la seconda finale in casa nella sua storia di Coppa Davis. “L’unica finora l’abbiamo persa a Milano nel 1998, c’ero quando Gaudenzi si fece male – ha evidenziato Binaghi – Austria e Belgio ci hanno insegnato che questa manifestazione è bella perché niente è scontato. Venderemo cara la pelle, sarà possibile qualunque risultato. Abbiamo ragazzi con un grande cuore, combiniamo il carisma di Matteo e l’esuberanza, la voglia di crescere di Flavio: un mix che potrà darci altre soddisfazioni”.
Infine, dal punto di vista organizzativo, Bologna si è confermata una scelta azzeccata come sede della prima Final Eight italiana. “Abbiamo fatto il nostro lavoro, ci siamo aggiudicati le finali di Coppa Davis e le abbiamo organizzate al meglio. Scegliere Bologna si è rivelata una mossa vincente: pienone in sala, grande accoglienza dalla città e dalla regione. Siamo la nazione più forte nel tennis e godiamo di grande rispetto. Dobbiamo continuare a lavorare con impegno, prendere le decisioni giuste e guidare questi ragazzi a liberare tutta la loro voglia di vincere”. Ha chiosato il presidente della FITP.

