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ATP Finals: Sinner si conferma più forte di De Minaur, è ancora finale

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[2] J. Sinner b. [7] A. de Minaur 7-5 6-2

Jannik Sinner agguanta la terza finale consecutiva a Torino. L’azzurro batte per la 13esima volta in altrettanti confronti Alex de Minaur con il punteggio di 7-5 6-2 e domenica cercherà di riconfermarsi “Maestro”. In attesa di scoprire se dall’altra parte della rete ci sarà Carlos Alcaraz o Felix Auger-Aliassime, già sconfitto in due set nel round robin.

La semifinale tra la seconda e la settima testa di serie è la classica partita dai due volti. Il primo set è conteso, con il punteggio che rimane in bilico fino all’11esimo gioco, quando Sinner trova il break all’ottava possibilità del parziale. Tuttavia, più che lo score, ad essere indicativo è il dato relativo ai punti giocati al servizio: 33 per Jannik contro i 59 di de Minaur. I turni di battuta dell’australiano non filano mai via lisci, al netto di tutte le difficoltà che ha l’azzurro a breakkare. Alex propone un tennis tanto brillante quanto rischioso per quasi tutto il primo set, ma le occasioni di vantaggio per lui sono parche. Nella seconda frazione di gioco il numero 2 del mondo ritrova se stesso e la potenza dei propri colpi. Il risultato è un dominio pressoché assoluto.

In una giornata non delle migliori da fondocampo, almeno per un’ora, a far ben sperare Sinner è senz’altro la prestazione al servizio: 7 ace e una percentuale del 75% di prime in campo, con cui vince 37 punti su 44 – mentre con la seconda porta a casa il 47% di punti.
Non solo la battuta, però. Nonostante gli intoppi iniziali, Jannik solamente in due turni di risposta non arriva a 40, sintomo di come la supremazia latente sia pronta a emergere con forza una volta rimessi a fuoco i colpi. Quello sull’australiano è il 30esimo successo indoor di fila.

Per De Minaur, Sinner si conferma una montagna insormontabile. In particolare nel primo set, è tatticamente impeccabile, ma contro l’azzurro non basta. In ogni caso, Alex può lasciare Torino con almeno un tabù sfatato: la prima vittoria alle ATP Finals, che, tra l’altro, gli è pure valsa la semifinale.

Primo set: Sinner fatica a trovare il break, ma si prende comunque il vantaggio per 7-5

La 13esima sfida tra questi due protagonisti inizia subito stimolando la battuta di de Minaur. L’australiano incappa nell’errore durante lo scambio sulla diagonale del diritto e offre due palle break in avvio. Si salva dapprima con lo schema servizio e diritto, poi prendendo la rete con tempi e modalità ottimi. Nonostante il doppio fallo sulla palla game, riesce a raddrizzare definitivamente il turno alla terza occasione. Nel gioco successivo è Sinner a rischiare di cedere la battuta, regalando tre possibilità consecutive con un errore di diritto inusuale rispetto a come ha abituato Jannik. Ne esce da campione, con una prima vincente e un ace inframezzati da un diritto in rete di de Minaur, e con cinque punti di fila fa 1-1. I turni di servizio non accennano a semplificarsi per Alex, che è nuovamente costretto ai vantaggi, ma tiene senza break point. Le chance tornano a manifestarsi nel settimo game ed è l’azzurro ad avere la palla del 4-3, ma manca il cambio lungolinea con il diritto. Tuttavia è sempre il lungolinea, dall’altro lato, a fruttargli la seconda possibilità, che sfuma con una prima al corpo da parte di de Minaur. “The Demon” cerca di trarre vantaggio dalla profondità dei propri fondamentali, provando anche qualche sortita a rete. Sul 4-4 de Minaur si fa recuperare da 40-0, commettendo tre errori consecutivi, cui se ne aggiunge un quarto sulla palla game. E l’australiano paga pegno concedendo un’altra occasione a Sinner. Con coraggio il numero 7 del mondo ripropone lo schema servizio e diritto. Jannik fa 5-5 con un game a 15; il servizio è sicuramente la certezza granitica di una partita in cui la versione odierna del suo avversario sta creando qualche grattacapo. Nell’11esimo gioco l’australiano torna a concedere qualcosa, con due gratuiti che lo riportano sul 30-30. Il passante di rovescio del numero 2 al mondo lascia inerme Alex, che deve vedersela ancora con la palla break. L’australiano non indietreggia e piazza il cross di diritto. C’è una nuova possibilità, ma ancora nulla da fare per Sinner: ace di de Minaur. Tuttavia, la terza – l’ottava del match – è quella buona: riga con il diritto e riga con il rovescio per prendersi il break e servire per il primo set. Sinner chiude per 7-5.

Secondo set: Sinner si ritrova definitivamente e centra la terza finale consecutiva a Torino

Il secondo parziale comincia con uno 0-30 in risposta per Sinner, che deve capitalizzare al massimo il momento favorevole. Con un lob mal de Minaur offre subito tre palle break. Sfuma la prima con uno scambio prolungato in cui Jannik è tradito dal rovescio, ma la seconda è quella buona: il lungolinea con il colpo bimane non perdona. Sul 2-0 l’australiano compromette ancora una volta il turno di battuta, facendosi recuperare da 40-15. Con una sortita a rete poco convinta regala la chance del doppio break, che Sinner non esita a prendersi. Nel quinto gioco, de Minaur annulla una palla del 5-0 con il servizio, ma ne concede una seconda con un rovescio in rete. Stavolta è Jannik a sbagliare, con un diritto non centrato. Con l’aiuto del nastro e del settimo ace, Alex smuove il punteggio dalla casella dello 0. Il 26enne di Sydney accenna una reazione, per la verità in una situazione già compromessa, sul 4-1, quando si porta 0-30. Sinner non fa una piega e inanella tre 15 consecutivi, finendo, però, per essere costretto ai vantaggi. Una volée in contropiede planata in corridoio regala a de Minaur la possibilità di recuperare uno dei due break, ma, come d’abitudine in questa settimana, Jannik piazza l’ace. Con un 6-2 perentorio, l’azzurro conquista la terza finale consecutiva a Torino e potrà provare a riconfermarsi campione.

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