Match Ball Firenze, il grande tennis immerso nel verde: “L’impegno per i soci è il cuore pulsante”
Quattro vittorie su cinque (con un pareggio) in questo inizio, in un girone per nulla semplice in cui figurano anche i campioni in carica del TC Crema: “Essere in Serie A1 è importante per tutto il movimento che aspira a militare nella massima serie, ma quello che è ancora più significativo è il lavoro di base che tanti circoli stanno facendo. La Toscana sta facendo molto bene, ha tante squadre che militano in A1 e A2 ed è segno che il nostro movimento è molto buono” ha raccontato il vice presidente Leonardo Casamonti.
Proprio attraverso le sue parole, insieme a quelle del capitano Francesco Caforio, che ha sposato il club da più di 15 anni, andiamo quindi alla scoperta di questo suggestivo circolo, dalle possibilità che offre e continua a implementare per i soci, fino alla grande vetrina della Serie A1.
Serie A1, domeniche di grande tennis per soci e appassionati
Prendere parte alla Serie A1 è sicuramente un motivo di prestigio per il circolo, ma soprattutto un’occasione per portare tra le proprie mura e offrire a soci e appassionati un tennis di altissimo livello: “C’è un’attività di base che rappresenta il cuore della vita del circolo. Questa massima espressione del campionato di A1 invece significa portare il tennis internazionale nel nostro club, un’occasione importante per i nostri soci a cui teniamo molto, dal momento che è diventata una tradizione per noi impegnarci in questo senso”, ha spiegato il vice presidente.
Gli fa eco il capitano Francesco Caforio introducendo anche un aspetto importante che riguarda la promozione di questo campionato: “Sicuramente è un format bello, ma andrebbe valorizzato un po’ di più perché le partite sono di livello assoluto e abbiamo bisogno ci sia più seguito possibile, soprattutto in un momento in cui il tennis è esploso in maniera clamorosa in Italia. Ci farebbe piacere se tutte le squadre riuscissero ad avere un valore aggiunto non solo da parte dei soci, ma anche di appassionati che magari non sanno che la domenica si gioca una competizione di livello così alto”.
Gruppo e coesione: la forza della squadra
Una squadra che in Serie A1 sta ottenendo risultati impressionanti, ma che nasce dalla conferma e la crescita di un gruppo solido: “Siamo ripartiti con il nucleo di giocatori dello scorso anno, tra cui tutti i nostri italiani Jacopo Berrettini, Gianmarco Ferrari e i due vivai Andrea Meduri e Lorenzo Sciahbasi”. Per il capitano il vero punto di forza è però l’unione e la coesione: “Anche se ci vediamo solo in questo periodo dell’anno, ormai lo facciamo da diversi anni ed è ciò che ci aiuta a creare quel clima di squadra per provare a dare tutti quel qualcosa in più e raggiungere i nostri obiettivi”.
Della stessa opinione è anche Leonardo Casamonti: “La nostra principale forza è il gruppo: noi ci basiamo su un gruppo storico con giocatori che ormai ci stanno seguendo da anni, ma anche chi è entrato più recentemente sta dimostrando grande attaccamento. La squadra credo sia abbastanza compatta ed è la forza di quest’anno. Voglio ricordare, in particolare, i nostri vivai Sciahbasi e Meduri che ormai sono con noi da tempo e i risultati sono anche frutto del loro lavoro”.
Un legame particolare è quello che lega il circolo anche alla famiglia Berrettini, con Jacopo presente in squadra. A tal proposito Francesco Caforio ci ha raccontato un aneddoto particolare: “Lo scorso anno quando giocammo l’andata dei playoff per andare in A1, a seguire c’era la finale di Coppa Davis. Così eravamo tutti insieme a vedere e tifare per Matteo che giocava le partite decisive per conquistare la coppa”.
Storia e natura: un circolo unico e attrezzato
Al di là dell’agonismo, però, il Match Ball Firenze è un circolo la cui storia parte da lontano. In particolare risale al 1974, quando fu fondato da Roberto Casamonti, con l’idea di trasformare un bellissimo rudere e podere abbandonato in riva all’Arno, in un contesto suggestivo che ad oggi è un vero e proprio punto di incontro per i soci, oltre che offrire un’importante Scuola Tennis e i grandi risultati agonistici di cui abbiamo parlato in precedenza.
Una realtà che ha un legame particolare con la natura: “Il nostro è un circolo con caratteristiche abbastanza particolari, è leggermente fuori città quindi gode della cornice della campagna toscana – ha spiegato il vicepresidente – vediamo con piacere che chi viene apprezza la struttura dei nostri 16 campi da tennis che restano in un contesto dove il verde è sempre dominante”.
Sono diversi i servizi che il circolo offre ai suoi soci tra cui una Clubhouse, una piscina e una palestra e nuovi progetti per implementare sempre di più l’offerta: “Ci sono stati diversi circoli che hanno fatto investimenti importanti sulle strutture. Il nostro ha già una struttura convincente, ma anche noi abbiamo progetti nel cassetto che stiamo portando avanti. A breve inizieremo la costruzione di una nuova palazzina all’ingresso che ci consente di liberare spazi per le altre strutture del circolo, quindi spogliatoi e Clubhouse”.
Progetti che aprono, però, anche ad un problema di cui tanti circoli risentono e che riguarda gli investimenti per chi si impegna anche dal punto di vista agonistico: “Saremo fortemente impegnati nell’implementare e migliorare le nostre strutture. L’investimento, però, diventa difficile nel momento in cui si investe e al contempo si portano avanti anche impegni agonistici. Non è semplice e il contributo dell’informazione e degli sponsor sarà fondamentale”.
In ogni caso, il boom del tennis italiano ha sicuramente portato con sé anche nuova linfa e nuovi giovani che si sono avvicinati a questo sport. Un risultato che inorgoglisce chi lavora da tempo nel tennis: “Sicuramente chi è nel settore da diversi anni ora sta vivendo un momento clamoroso, soprattutto se pensiamo a quando se c’era un giocatore italiano nei top 50 era già un gran risultato – ha raccontato Francesco Caforio – Vedere tanta domanda di tennis di tutte le età rappresenta un momento incredibile”.

