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Binaghi afferma: “Djokovic sarà alle Finals di Torino”

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Novak Djokovic sarà al via delle ATP Finals 2025. A rivelarlo è stato il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, che nel corso di un’intervista a “La Politica nel Pallone” di Emilio Mancuso ha annunciato: «Abbiamo la conferma che Djokovic giocherà a Torino». Un annuncio che segnerebbe il ritorno del numero 4 del mondo al torneo dei migliori otto, dopo l’assenza del 2024 e il titolo del 2023. Al momento, tuttavia, dal team del campione serbo non è ancora giunta alcuna comunicazione ufficiale.

Musetti nella corsa all’ultimo posto

Binaghi, nel corso del suo intervento, ha legato la notizia alla corsa alla qualificazione di Lorenzo Musetti, oggi nono nella Race to Turin. Secondo la classifica aggiornata, l’azzurro è in piena bagarre per l’ultimo posto utile, conteso con Felix Auger-Aliassime. Con il canadese attualmente in vantaggio, Musetti dovrà vincere l’ATP 250 di Atene per scavalcarlo e garantirsi un posto alle Finals. Un obiettivo che diventa ora necessario se, come affermato da Binaghi, anche Djokovic dovesse figurare tra i qualificati ufficiali.

Per la città e per il torneo, l’arrivo di Djokovic è sicuramente un valore aggiunto. Dopo le edizioni record con Sinner protagonista, l’ATP Finals di Torino conferma la presenza di tutte le stelle del circuito. Binaghi difatti non nasconde l’orgoglio: «Avere Djokovic qui significa offrire ai tifosi italiani lo spettacolo più alto possibile. Torino merita tutto questo». Con il serbo in campo e Sinner tra i protagonisti annunciati, l’edizione 2025 promette di essere un nuovo capitolo di lusso per il tennis italiano e mondiale.

Djokovic e la nuova vita ad Atene

Mentre in Italia si discute della sua partecipazione alle Finals, Novak Djokovic ha rilasciato un’intervista esclusiva al portale greco SDNA, in cui ha parlato della sua vita in Grecia e dei motivi che lo spingono, a 38 anni, a continuare a giocare.

Il campione serbo, infatti, ha sorpreso tutti trasferendosi definitivamente ad Atene, dove vive ormai da due mesi insieme alla famiglia.

Non era qualcosa che avevo pianificato da molto tempo, ad essere sincero. Negli ultimi due anni sono successe molte cose che hanno cambiato le nostre decisioni, nella vita privata e professionale. Ma va bene così, la vita è così. Abbiamo due bambini piccoli e cerchiamo di adattarci e di trovare l’ambiente migliore anche per loro. Perché questa è la priorità: far crescere i bambini nell’ambiente più favorevole alla loro salute psicologica, fisica ed emotiva.

L’approdo in Grecia non è solo una scelta familiare, ma anche un nuovo capitolo personale e sportivo per Djokovic, che ha già avuto modo di allenarsi e giocare davanti al pubblico ellenico. «È la prima volta che giocherò davanti ai tifosi greci e non vedo l’ora. Sono sempre stato amato qui, e i sentimenti sono reciproci», ha aggiunto.

Il serbo ha poi spiegato le ragioni profonde che lo tengono ancora sui campi da tennis, nonostante una carriera già ricca di tutto:

So che finché giocherò ci sarà l’attenzione del mondo del tennis. Ne sono consapevole e ne sento la responsabilità, ma non mi dispiace, mi piace. Mi piace contribuire al benessere, alla popolarità e allo sviluppo del nostro sport. Ci sono anche motivi personali e commerciali che mi spingono a continuare, ma non è solo per i successi. Dopo aver coronato il sogno olimpico, è stato strano tornare ai tornei e ricominciare tutto da capo. Allo stesso tempo, però, è anche fonte di ispirazione, perché sento di avere ancora motivazione e voglia di puntare a qualcosa di più.

La settimana decisiva verso Torino

In attesa dell’eventuale conferma ufficiale del serbo per Lorenzo Musetti, invece, comincia la settimana della verità. Il toscano, che ha alternato alti e bassi nel finale di stagione, dovrà trovare coraggio nel momento decisivo. Secondo Binaghi: «Musetti merita di entrarci di diritto, credo sarebbe successo anche l’anno scorso ma lui ha sacrificato la sua programmazione per poter vincere la medaglia alle Olimpiadi, e di questo gli va dato atto».

Nella passata stagione, infatti, Musetti rinunciò a diversi tornei per concentrarsi sulla preparazione olimpica, chiudendo poi la Race fuori dalla top 8 per poco più di mille punti.
Binaghi ha aggiunto: «È stata una scelta molto nobile, che a fine anno non gli ha fatto raggiungere la posizione che meritava. E credo che, per compensazione, debba avere quel pizzico di fortuna che gli serve per arrivare alle Finals quest’anno». La Race to Turin si delinea dunque apertissima. Con Djokovic potenzialmente confermato rimane una sola casella: chi la occuperà?

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