Notizie

ATP Parigi, Sinner: “Ho dovuto stringere i denti. Il n. 1 a fine anno? Felice, ma non dipende solo da me”

0 6

Jannik Sinner sale nuovamente sul tetto del mondo tennistico. A 56 giorni di distanza dalla sconfitta in finale allo US Open, l’azzurro ritrova la vetta del ranking, grazie al titolo al Master 1000 di Parigi. Battendo Felix Auger Aliassime, l’altoatesino non solo conquista solamente il secondo trofeo consecutivo dopo Vienna (tornando n. 1 del mondo), ma fa un favore indiretto a Lorenzo Musetti, che può continuare a sperare nelle ATP Finals, nonostante il sorpasso da parte del canadese all’ottavo posto nella Race. Ed è proprio su Torino che adesso ha messo gli occhi Sinner, il vero grande obiettivo di questo finale di stagione, dato che chiudere l’anno al numero 1 non dipende esclusivamente da lui.

D: Congratulazioni, Jannik. Due titoli consecutivi, a Vienna e a Parigi. Di cosa sei più orgoglioso?
JANNIK SINNER: “È stata una partita di altissimo livello. Lui ha servito in modo incredibile quando ho avuto un paio di possibilità di break nel secondo set. Ma è stato un percorso fantastico, a Vienna e qui, sono super felice e, naturalmente, adesso guardiamo avanti a Torino. Però voglio anche godermi questo momento. È una giornata davvero speciale”.

D: Congratulazioni per questa grande prima volta a Parigi, Jannik. Dopo Vienna, tu e il tuo team pensavate che potesse essere possibile, come un meraviglioso preludio a ciò che potrebbe accadere a Torino? Eri fiducioso di poter arrivare fino in fondo?
JANNIK SINNER: “No, onestamente abbiamo semplicemente affrontato le cose giorno per giorno, cercando di capire come si sentiva il mio corpo, come stava la mia mente. Vienna è stata molto importante. La finale è stata davvero dura, però da partite così porti via tante sensazioni positive, soprattutto quando vinci un incontro di quel tipo. Siamo venuti qui cercando di capire la situazione del campo e poi tutto il resto, come andava. Abbiamo preso ogni giorno come veniva. Alcuni giorni mi sentivo molto, molto bene; altri giorni devi solo stringere i denti e andare avanti. E avere adesso questo risultato con me, qui, è qualcosa di molto speciale”.

D: Hai alzato l’asticella senza perdere nemmeno un set in tutto il torneo e stai parlando di emozioni. In questo momento, come si sente Jannik? Sollievo? Gratitudine verso il tuo team e la tua famiglia? Come ti senti adesso?
JANNIK SINNER: “Sono molto felice di condividere questo momento con il mio team, con le persone che ho intorno. Sappiamo quanto lavoro e quanta dedizione abbiamo messo e quando arrivano risultati di questo tipo, siamo tutti davvero, davvero felici. La stagione non è ancora finita, ma questo non significa che non ci si possa godere questi momenti, perché non importa quanto grande sia il titolo: è una sensazione fantastica avere questo risultato con noi ora. Ma anche un po’ di sollievo, sai. Dopo una settimana come questa, così intensa, sono estremamente felice. Mi prenderò un paio di giorni di pausa — è molto importante adesso sia per il corpo che per la mente. Poi, naturalmente, cercheremo di prepararci nel miglior modo possibile per Torino”.

D: Hai già vinto molti titoli importanti. In che modo questo è speciale? In che modo magari questa settimana è stata speciale per te?
JANNIK SINNER: “Onestamente, ogni titolo che conquisti è speciale a modo suo. Ognuno arriva in circostanze diverse. A volte ti senti benissimo per tutta la settimana, altre invece devi lottare un po’ di più, fisicamente o mentalmente — e questo qui ha avuto situazioni particolari, anche fuori dal campo. Sono molto felice di come ho gestito tutto questo, l’intera situazione. Non è stato facile. Ma, come ho detto prima, affrontiamo ogni giorno cercando di capire cosa sia meglio per quel giorno. Ero molto concentrato sul giocare e sul giocare un buon tennis. Sono molto contento della partita. Ma, come ho detto, questo è davvero speciale, perché, dopo aver vinto a Vienna arrivi qui, non hai molto tempo e sono estremamente felice”.

D: Dicono che un campione impari continuamente. Cosa hai imparato su te stesso questa settimana? Può sembrare solo un altro titolo, ma immagino che il livello di attenzione ai dettagli che metti nel tuo lavoro ti abbia forse portato a scoprire qualcosa di nuovo su di te in questi giorni?
JANNIK SINNER: “Certo, impari sempre, di solito impari di più quando perdi, perché ti fermi un po’ di più a riflettere. Ma credo che anche questa settimana sia stato un processo di apprendimento, per capire molto meglio il mio corpo. Mostra anche che ogni giorno è davvero diverso: può essere positivo o negativo. In alcune partite ho dovuto stringere i denti, anche se da fuori, guardando solo il punteggio, poteva sembrare tutto sotto controllo. Ma in campo ci sono sempre delle difficoltà e non è mai facile. Poi, a un certo punto, da un giorno all’altro ti senti molto meglio. Quindi penso che questa sia la lezione che ho imparato durante questa settimana”.

D: Hai detto a New York, dopo la finale dello US Open, che volevi aggiungere alcune cose al tuo gioco, cambiare certi aspetti, fare un passo avanti nello sviluppo del tuo tennis. Immagino che sia ancora un lavoro in corso, ma puoi dire qualcosa su questo processo? Sei soddisfatto di ciò che hai mostrato magari già a Vienna o qui a Parigi?
JANNIK SINNER: “Se vai in un torneo con cento giocatori, tutti e cento vogliono migliorare, giusto? Non ce n’è uno che è in campo solo per colpire qualche palla. Quindi non sto facendo qualcosa di particolarmente speciale. Sto semplicemente facendo quello che fanno anche gli altri cento giocatori. Metto solo davvero tanto impegno. Cerco davvero, a volte, di uscire dalla mia zona di comfort, soprattutto negli allenamenti, per capire cosa possa darmi qualcosa in più in futuro. Nelle partite vere e proprie, invece, devi trovare un buon equilibrio tra il “provare” e il “vincere”, capisci? Non puoi solo sperimentare continuamente, ma nemmeno pensare solo a vincere ogni punto. Ed è proprio questo che intendevo due giorni fa quando ho parlato di “giocare con il punteggio”. Se, non so, sei avanti di un break, provi a fare qualcosa di diverso, magari ad essere un po’ più aggressivo a volte — tutto questo fa parte del processo che sto attraversando. Se guardi tutti i giocatori, sono già passati attraverso lo stesso percorso che sto facendo io. Tutti stanno lavorando su qualcosa. Non c’è nessuna magia: c’è solo tanto lavoro, e basta. Ma se chiedi a cento giocatori, tutti e cento ti risponderanno allo stesso modo: stiamo cercando di migliorare. E alla fine dei conti, è questa la cosa più importante. Certo, se ottieni risultati come questi, hai anche più fiducia che il lavoro che stai facendo sia quello giusto. Ma devi sempre passare attraverso momenti difficili prima, e anche qualche sconfitta, e solo allora capisci qual è davvero la strada e il modo giusto da seguire”.

D: Lunedì tornerai numero 1 del mondo. So che hai detto che non era un obiettivo, ma ora che sei di nuovo sul trono, stai pensando, “Ah, forse posso mantenerlo”?
JANNIK SINNER: “Non dipende solo da me, ma ovviamente sono felice. Sapevo dall’inizio della settimana che c’era questa possibilità. Ma, come ho detto, prima della finale, prima di ogni torneo o di ogni partita, cerco di offrire la miglior prestazione possibile in campo, e poi quello che arriva, arriva. Ed è così che sono sceso in campo. A Torino farò lo stesso: guardo dal mio lato, gioco il miglior tennis possibile e se non sarà, non sarà. L’obiettivo di questa settimana era affrontare le cose giorno per giorno, cercando di massimizzare il mio potenziale, cosa che ho fatto, e sono estremamente felice. Come ho detto, adesso ci ricarichiamo e speriamo di essere pronti al meglio per Torino, dove puntiamo a una grande settimana di tennis”.

Comments

Комментарии для сайта Cackle
Загрузка...

More news:

Read on Sportsweek.org:

Altri sport

Sponsored