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ATP Vienna: Sinner torna campione, Zverev desiste al terzo set

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[1] J. Sinner b. [2] A. Zverev 3-6 6-3 7-5

Non si affrontavano dalla finale dell’Australian Open 2025, Sascha Zverev e Jannik Sinner, che ha negato ancora una volta la gioia del trionfo al tedesco, sconfitto in tre set nell’atto decisivo dell’Erste Bank Open. Il ‘500’ di Vienna, dopo due anni, riconsegna la corona all’azzurro, assente nell’edizione 2024, conquistata invece da Jack Draper.

La finalissima, in terra austriaca, è stata più imprevedibile e tesa del previsto, con uno Zverev che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo sin dal primo punto, approfittando di una partenza titubante del numero due del mondo, cresciuto a dismisura a partire dal secondo parziale. Con lo score di 3-6 6-3 7-5, Jannik Sinner ha messo in bacheca il 22° titolo in carriera, il quarto del 2025. Continua la striscia di vittorie consecutive sui campi indoor, e col 21° sigillo di fila, l’azzurro ha ufficialmente scavalcato Andy Murray – fermo a 20 -, eguagliando il leggendario Stefan Edberg.

Primo Set: Jannik non eccelle. Zverev impeccabile al servizio

Si presenta benissimo Jannik Sinner all’alba della sua ottava finale stagionale. Un lampo di dritto – eseguito in corsa – esalta il pubblico di Vienna, che vede l’azzurro fronteggiare un break point nel primo game dell’incontro. Il servizio di Zverev funziona a meraviglia, e il tedesco riesce a sopravvivere al primo pericolo della finalissima. Jannik pressa Sascha sulla diagonale di rovescio, poi è solito nel cambiare sul timido dritto dell’avversario, che quando non impatta da fermo stampa a metà rete il colpo. L’azzurro ha la tattica vincente in tasca, ma il quarto game del primo parziale complica i suoi piani, tradito un paio di volte dai suoi ottimi fondamentali, e messo alle strette da uno Zverev piuttosto aggressivo. Inaspettatamente, è il numero due del seeding a rompere l’equilibrio, strappando il servizio al quattro volte Slam. La reazione dell’altoatesino è immediata, ma la duplice chance di controbreak va in fumo grazie all’efficiente difesa del tedesco. Sinner, in svantaggio per 1-4, attravarsa un game altrettanto complicato, affidandosi a soluzioni alternative frettolose che indirizzano Zverev a pochi passi dal doppio break. Jannik ritrova la lucidità, muovendo l’avversario col dritto e accorciando le distanze. Il tedesco si accinge a servire per chiudere la pratica del primo parziale, e se nello scambio non eccelle particolarmente – andando totalmente fuori tempo col dritto -, il servizio, da destra, risulta micidiale, utilizzando una curva in slice praticamente imprendibile per l’azzurro. Il numero due del seeding congela il primo set con lo score di 6-3.

Secondo Set: reazione immediata dell’azzurro, che s’impadronisce rapidamente del parziale

L’azzurro prova ad ottimizzare il suo tennis, insufficiente nel corso del primo set. Zverev replica bene da fondo campo, dunque Sinner tenta di sollecitarlo a muoversi verso la rete eseguendo diverse smorzate che risultano azzeccate. Il tedesco non è esattamente un velocista, e sul break point in favore dell’azzurro, arriva a stento sul dropshot avversario, poi viene infilzato con rovescio in controbalzo che regala il vantaggio a Jannik. L’inerzia è nettamente dalla parte dell’ex numero uno al mondo, che incassa i servizi poderosi di Zverev, ma quando riesce a far partire lo scambio, la differenza tra i due è abissale. Progressivamente, Sinner ritrova il suo gioco e le sue amate accelerazioni, focalizzandosi più sulla qualità dei suoi turni di servizio che su quelli di risposta, dove, quando entra la prima di Zverev, non c’è quasi mai possibilità di ribattuta. Con il medesimo score del primo parziale, ma questa volta in suo favore, Sinner pareggia i conti, prolungando al terzo e decisivo set la finalissima dell’Erste Bank Open.

Terzo Set: Sinner si impone sul finale. L’azzurro è di nuovo campione a Vienna

Grande equilibrio nei primi quattro game del set finale in quel di Vienna. Si avverte la tensione e il peso dell’incontro nelle fasi decisive, e il primo a tremare in questo terzo parziale è proprio Sascha Zverev. Il tedesco s’incarta su un dritto, Jannik prepara il colpo in canna e fulmina l’avversario con una gran risposta di rovescio. Sul break point in favore dell’azzurro, Zverev mostra grande coraggio, tirando a tutto braccio durante lo scambio e inducendo all’errore Jannik. Per risparmiare fiato, la famigerata curva da destra, al servizio, ritorna in soccorso di Zverev, che riesce ad evitare di consegnare il vantaggio all’avversario. Il tedesco mette il muso in avanti, mentre il body language di Sinner preoccupa per qualche istante, in virtù di una smorfia di dolore. La sfida si decide sui dettagli, e all’undicesimo game dell’incontro, Sinner tira fuori la glacialità del campione, concludendo un tesissimo scambio con un sublime lungolinea di rovescio. Sascha cede il servizio, consegnandosi con un 7-5 al campione di Vienna.

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