WTA Osaka: Fernandez batte Valentova in tre set e si prende il 5° titolo della carriera
[4] L. Fernandez b. [Q] T. Valentova 6-0 5-7 6-3
Vincendo i primi otto punti della partita e facendo suoi i primi sette games del match, con tale striscia vincente per far capire subito all’avversaria che “non ci fosse trippa per gatti”, Leylah Fernandez si è imposta nella finale del Kinoshita Group Japan Open di Osaka. La mancina canadese ha sconfitto in tre set, col punteggio di 6-0 5-7 6-3 maturato in due ore e undici minuti di gioco, la giovane qualificata Tereza Valentova.
E’ stata la settimana del risveglio per la finalista di Flushing Meadows 2021. Non vinceva almeno due partite consecutive nello stesso torneo – in Giappone ne ha messe in fila ben cinque – dallo scorso luglio quando anche in quel caso si aggiudicò il titolo a Washington. A proposito di trofei inseriti in bacheca, questo è il quinto alloro in carriera per la ventitreenne di Montreal: tutti conquistati sulla stessa superficie, il cemento. Grazie a questo successo in terra asiatica, nel prossimo aggiornamento di classifica Fernandez guadagnerà cinque posizioni assestandosi alla piazza n° 22 WTA e riprendendosi così lo scettro di n° 1 del suo Paese a discapito di Viktoria Mboko.
Fernandez: “Grazie a mio padre per aver sofferto con me”
“Prima di tutto, congratulazioni Tereza per il torneo disputato. Hai giocato in modo straordinario, hai avuto una settimana meravigliosa. Un premio dopo tanto lavoro svolto per te, per il team e per la tua famiglia. Sono sicura che ti rivedrò in molte altre finali come questa. Infine, voglio ringraziare la mia squadra e soprattutto mio padre, che è anche il mio allenatore. Grazie mille per aver sofferto con me in questa settimana, in questo mese, in tutta questa stagione. Voglio anche ringraziare la mia famiglia e i miei cari a casa. Senza di voi, non sarei qui. Senza i sacrifici e il supporto di tutti, non sarei su questo campo a ricevere questo trofeo. Quindi grazie di cuore per tutto l’amore e la motivazione che mi avete dato“, le parole di Leylah durante la cerimonia di premiazione.
Fernandez fa valere l’esperienza e batte Valentova
Come intuibile dal nostro incipit, la nordamericana è entrata in campo con la sicurezza agonistica che si addice ad una giocatrice – pur ancora anagraficamente molto giovane – che già gode di una certa esperienza tennistica alle spalle, impiegando meno di mezz’ora per travolgere la diciottenne ceca e rifilarle un sonoro bagel. Chiaramente questo parziale in apertura di match è dipeso in gran parte anche dalla forte emozione che ha attraversato Valentova, che non ha retto trovatasi di fronte a quello che finora è il momento più importante della sua giovanissima carriera. Scrollatasi di dosso però della tensione iniziale, Tereza è riuscita a giocare con maggiore scioltezza e fluidità mentale e meritatamente strappando il servizio alla canadese per ben tre volte ha trascinato di forza la sfida alla terza frazione.
Nel set finale, a fare da ago della bilancia è stato ancora una volta il chilometraggio della tennista di origini filippine che avanti 2-1 si è avventata sulla rivale per rompere l’equilibrio e portarsi al comando. Tuttavia, la classe 2007 ha reagito prontamente, ricucendo lo svantaggio e tornando a contatto a dimostrazione di come abbia tutti i mezzi per esprimersi al meglio a questi livelli. Nonostante poi la nativa di Praga sia riuscita a costruirsi altre opportunità di break, alla fine il cinismo canadese ha fatto la differenza con l’allungo decisivo avvenuto nell’ottavo gioco.
Valentova può comunque sorridere
Certamente però questo KO ha un sapore agrodolce per Valentova: dopo un avvio complesso è stata infatti protagonista di un’ottima prestazione al cospetto di un’ex finalista Slam. Ciò che rimane è il suo segno su questo torneo. Una settimana cominciata con le qualificazioni e che l’ha vista vincere 6 partite consecutive superando Tre Top 50 e una Top 30 ovvero la testa di serie n° 3 Elise Mertens al secondo turno. Altrettando dominante è stata l’affermazione su altro giovane prospetto come Alexandra Eala – già finalista ‘1000’ – perdendo appena tre set in tutto il torneo prima della finale.
Altro dato altamente significativo è che su sei match, se escludiamo la finale dove ci è andata comunque vicinissima, nella metà delle occasioni ha vinto in rimonta a riprova della sua caparbietà agonistica: nel turno finale delle quali contro Minnen, ma soprattutto nei quarti e in semifinale al cospetto di avversarie molto più solide come Danilovic e Cristian. Da lunedì sarà best ranking, n° 58 WTA, con venti posizioni guadagnate rispetto a dove si trovava prima del torneo.