Sinner ingiocabile domina Alcaraz Tennis meraviglioso a Riad
Il riposo dopo i crampi di Shanghai ci ha restituito il miglior Jannik Sinner di sempre. Il suo tennis meraviglioso a Riad è impossibile da controbattere anche per Carlos Alcaraz. Sinner trionfa nel Six Kings Slam per il secondo anno consecutivo, e come nel 2024 la sua vittima in finale è lo spagnolo. vittoria netta, 6-2 6-4, che ribadisce ancora una volta la superiorità netta dell’altoatesino in superfici indoor, dove non perde dalla finale delle Finals 2023 contro Novak Djokovic. Sinner si intasca così ancora una volta il mostruoso assegno di 6 milioni di dollari, ottenuto in soltanto in due ore e 14 minuti di lavoro: tanto sono durate complessivamente le due sfide di Jannik a Riad. Mica male. Dominio assoluto, la conferma che sulla superficie veloce Jannik è il più bravo anche se la classifica Atp dice che il numero uno è lo spagnolo. Dettagli. Questi due faranno incetta di Slam per i prossimi dieci anni. Giocano un tennis che è lontanissimo da quello dei loro avversari. Categorie diverse.
La partita
Il primo set è stata un’esibizione di Sinner. Sul servizio di Jannik praticamente non si è giocato, mentre su quello di Alcaraz lo spagnolo è stato costantemente in difficoltà. L’altoatesino ha ottenuto subito il break, sparando bordate formidabili da fondo campo ma vincendo anche i molti duelli a rete. Alcaraz è apparso confuso, incapace di reagire ai colpi di Sinner. Sul 3-1 ecco tre palle break e Sinner ne approfitta. Col servizio in questo parziale l’azzurro è inavvicinabile (55% di prime ma 91% di punti quando l’ha messa dentro) e lo è fino alla fine, con un 6-2 che non ammette repliche. Alcaraz sembra un po’ in difficoltà anche dal punto di vista fisico, su questa superficie non riesce a muoversi come al solito. Nel secondo set resta in partita fino al 3-3, poi Sinner alla seconda palla break strappa il servizio allo spagnolo e il resto è accademia. Sinner è per la seconda volta consecutiva il re dei re in Arabia Saudita vincendo la settima partita contro il grande rivale (anche se le statistiche ufficiali dicono 5), mettendosi in tasca 6 milioni di dollari.
Sempre amici
Alla fine Sinner e Alcaraz scherzano come al solito a dimostrazione dell’ottimo rapporto. Carlos dice: “A volte sembra di giocare a ping pong, non è divertente stare dall’altra parte della rete. Quando gioca così bene mi fa arrabbiare! Ma mi dà ancora più motivazione per allenarmi e migliorare.” Sinner è molto soddisfatto della sua prova: “Vorrei giocare così ovunque, non solo qui. È sempre bello condividere il campo con Carlos. Lui e la sua squadra hanno fatto un lavoro incredibile per tutta la stagione: ha lavorato duro, vincendo un titolo dopo l’altro. Lo ringrazio per avermene lasciato uno… È bello avere una rivalità così, che ti spinge a migliorarti. Ma è ancora più importante l’amicizia che abbiamo fuori dal campo”. E a volte arrivano anche messaggi di complimenti. “Mi capita di scrivergli per sapere come sta o per congratularmi”, racconta Alcaraz. “Abbiamo un’amicizia speciale, non solo una rivalità in campo. La gente potrebbe pensare che, quando due giocatori competono per grandi traguardi, sia impossibile, ma non è così”.