ATP Stoccolma: Rune si rompe il tendine d’Achille e si ritira in lacrime. Humbert approda in finale e sfida Ruud
[4] U. Humbert b. [1] H. Rune 4-6 2-2 rit. (a cura di Andrea Binotto)
Le immagini e le parole non lasciano ben sperare per Holger Rune. Il 22enne danese stava giocando la semifinale del BNP Paribas Nordic Open contro Ugo Humbert, sempre sconfitto nei cinque scontri diretti passati (tutti su cemento). La partita sembrava procedere con il medesimo andazzo degli altri precedenti andati in scena. Il 27enne francese non aveva convertito una chance per il 5-2 nel primo set e, cedendo la battuta due volte di fila, si era fatto fregare il parziale per 6-4 dal numero 11 al mondo.
L’inizio del secondo set stava procedendo a ritmo dei turni di servizio. Sul 2-2 40-40, però, accade l’irreparabile. Il campione del 500 di Barcellona sente un dolore lancinante al polpaccio sinistro e capisce subito la gravità della situazione. Si ferma durante il punto, va a sedersi in panchina e chiama il medico. Quest’ultimo arriva, ma quello che si sente dire dal finalista di Indian Wells va ben oltre un semplice intoppo muscolare. Holger, infatti, lo informa che ha avvertito una fitta all’altezza del tendine d’Achille. In lacrime, Rune si ritira e viene scortato dal medico fuori dal campo.
Il danese, che di recente si era esposto riguardo le minacce di morte subite negli ultimi tempi, abbandona quindi l’ATP 250 di Stoccolma nella maniera peggiore possibile (una magra consolazione sarà il ritorno in top 10 il prossimo lunedì). Il 25esimo tennista mondiale invece, dopo i successi su Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego, avanza nel tabellone e ottiene così la sua decima finale nel Tour, la sesta su cemento indoor, ovvero la sua superficie prediletta (è campione in carica del 250 di Marsiglia e finalista uscente nel 1000 di Parigi). Insieme ad Alexandre Muller diventa poi il secondo francese ad agguantare più di un ultimo atto ATP in stagione. Cercherà ora di strappare il secondo titolo nel 2025. Tra lui e il trofeo più ambito si frapporrà nella giornata di domenica il norvegese Casper Ruud.
Aggiornamento: per Rune confermata la rottura del tendine d’Achille
Come rivela il quotidiano danese ‘Ekstra Bladet’, Aneke Rune ha inviato un messaggio a un collaboratore della testata confermando la rottura del tendine d’Achille di suo figlio Holger. Prossimamente il numero 11 ATP dovrà quindi essere operato e, come afferma Aneke, è plausibile che rimarrà lontano dai campi per circa sei mesi.
[2] C. Ruud b. [3] D. Shapovalov 6-3 6-4
Shapovalov è molto propositivo ma anche impreciso, costruisce e sbaglia cercando la misura oppure sceglie l’angolo occupato dal rivale per l’affondo da seguire a rete; il pubblico ne sostiene la vivacità ma il tennista nordamericano subisce il break nel quarto game servendo due doppi falli da 0-30. Ruud rende subito il vantaggio ma in generale il suo muro a fondocampo tiene con sicurezza e gli permette anche alcune sortite improvvise, nonché un secondo break che gli agevola la strada verso il 5-2. Il tennista norvegese non tentenna quando serve per incamerare la frazione e firma il 6-3 con un game composto da soli quattro punti: Casper si è rivelato di solidità superiore e comunque sufficiente per indurre troppo spesso l’avversario all’errore. Per chi ha vinto c’è l’84 per cento punti con la prima palla, il tutto in 32 minuti.
Il numero tre del seeding non muta atteggiamento, in fondo non ne pratica di diversi e inoltre la battuta principale lo sostiene più spesso e gli perdona qualche sbadataggine, come sulla palla-break nel terzo game, che Denis annulla con l’ace che lo agevola nella via fino al 2-1. Anche Ruud alza la frequenza di prime palle nel quadrilatero utile, accrescendo la percentuale di punti vinti con la stessa, e con alcuni scatti in avanti a raccogliere i dropshot del rivale offre anche una notevole dimostrazione di freschezza atletica.
Nonostante quanto detto anche Ruud affronta una palla-break, nel sesto gioco, e come il suo avversario poco prima si affida al servizio. L’atleta nordamericano spacca una racchetta durante il settimo game per un dritto che oltrepassa la riga di oltre un metro, ma poco dopo può ugualmente servire per il 4-3: Ruud però risponde con una fiondata e correndo in avanti colpisce al volo il passante della parità. Il norvegese insiste sul rovescio del rivale e la pressione gli vale la palla-break, che trasforma recuperando a grandi passi un ‘altra palla corta del canadese e spedendo oltre il net un cross di dritto irrecuperabile.
Ruud è oggi troppo solido alla battuta per tentennare sul traguardo e nel nono game fugge agevolmente sul 40-0; la reazione di Shapovalov è rabbiosa e spettacolare e un magnifico rovescio incrociato gli garantisce la parità, ma Ruud riparte come se nulla fosse successo e il quarto matchpoint gli offre il passaggio nella finale di domenica con Ugo Humbert.