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Cobolli: “Sto cercando di diventare un giocatore da Davis. Vorrei avere questa opportunità”

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Luci e ombre durante l’intensissimo 2025 di Flavio Cobolli, riuscito ad accaparrarsi – per la prima volta in carriera – la posizione numero 17 del ranking mondiale: “È stato inaspettato perché ho iniziato l’anno non molto bene, con un piccolo infortunio”, ha commentato l’azzurro, “ero anche un po’ smarrito. Non è facile giocare il secondo anno nel tour. Le straordinarie doti atletiche del capitolino, associate ad una personalità ed una grinta agonistica pregevoli, lo hanno consacrato come terzo tennista italiano più forte del momento, alle spalle dei due colossi Sinner e Musetti.

Flavio sgomita in una classifica gremita da talenti cristallini come il suo, a caccia di una convocazione per le Finals di Coppa Davis che metterebbe la ciliegina sulla stagione del tennista azzurro: Sto cercando di diventare uno dei cinque giocatori della Coppa Davis. È un sogno che mi sta molto a cuore. Vorrei davvero avere questa opportunità”, ha detto Cobolli, in esclusiva, ai microfoni di Tennis.com, aggiungendo: “È stato un anno fantastico con due titoli, ma l’anno non è ancora finito. So come prepararmi mentalmente per essere più positivo e concentrato in campo“.

L’avventura ad Almaty, per Flavio – entrato in main draw come terza testa di serie – è durata troppo poco, sorpreso ai quarti dall’australiano Duckworth, che lo ha sconfitto in due agevoli set. Il cemento indoor del sembrava poter essere una buona opportunità, per Cobolli, per mettere in saccoccia un paio di vittorie utili per il morale, dopo uno swing asiatico non impeccabile. “Non mi sono divertito molto nelle ultime tre, quattro settimane. È stato un anno difficile. Il calendario è molto fitto“. L’azzurro ha dunque ottenuto soltanto una vittoria all’Almaty Open, ai danni di Hijikata, sconfitto agli ottavi: “Sapevo che Rinky era un avversario difficile, quindi ho cercato di essere concentrato fin dall’inizio e di avere un ottimo atteggiamento e uno spirito positivo. Ho giocato una delle mie migliori partite di tennis su campo duro quest’anno“.

Le grandi aspettative hanno tradito l’admin dell’ATP nel turno successivo, ma Flavio non rimugina, guardando dritto al prossimo obiettivo: “Ho cambiato il mio approccio, la mia mentalità. Ho iniziato a non pensare al risultato. Ho iniziato a divertirmi in campo. Mi alleno più di prima e ho ottenuto molti risultati, non solo in termini di punti e denaro, ma anche su me stesso. Dopo questo torneo ho Vienna, Parigi e forse Metz”.

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