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Six Kings Slam: Sinner sperimenta e vince contro uno scarico Tsitsipas. Giovedì c’è Djokovic

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J. Sinner b. S. Tsitsipas 6-2 6-3

I crampi di Shanghai sembrano già essere un ricordo sbiadito per Jannik Sinner, prestante e ispirato durante il match contro Stefanos Tsitsipas, demolito in soli 75 minuti. L’azzurro ha gestito da cima a fondo il ritmo dell’incontro, nel quale si è trovato in vantaggio di due break in entrambi i parziali (addirittura tre nel primo). Il numero due del mondo ha avuto modo di sfoggiare l’intero bagaglio tennistico, amplificato da una situazione di punteggio parecchio favorevole e da uno Tsitsipas lontano dalla sua miglior versione e condizionato da alcuni fastidi alla schiena che non l’hanno mollato nemmeno nel corso della sfida col campione azzurro. Sinner tornerà nella ANB Arena di Riad già nella giornata di giovedì 16 ottobre, quando sfiderà Novak Djokovic nella seconda semifinale del Six Kings Slam prevista non prima delle 20 italiane (alle 18.30 Fritz-Alcaraz).

Primo set: Tsitsipas rischia il bagel, Sinner padrone assoluto

La pressione del numero due del mondo ingabbia immediatamente Stefanos Tsitsipas, che viene stuzzicato ripetutamente sul traballante rovescio. Il timing in risposta dell’azzurro è stucchevole e il greco resta quasi ipnotizzato dal bimane dell’avversario, rapido a convertire i primi break point dell’incontro. La tattica di Sinner è chiara e definita: “stressare” il rovescio monomano di Stefanos, il quale però approfitta di due errori di misura dell’ex numero uno del mondo per gustarsi un’opportunità di contro-break. Jannik è solidissimo, e in pochi istanti inverte la tendenza confermando il vantaggio.

La qualità dei fondamentali dell’altoatesino fa sobbalzare dagli spalti il pubblico arabo. Stupisce l’esecuzione dei colpi in appoggio, mediante i quali non perde campo, anzi, caccia indietro Tsitsipas, sprofondato in svantaggio di due break. La fiducia di Sinner cresce a dismisura, punto dopo punto, e l’ex numero uno al mondo si concede anche il lusso di sperimentare delle interessanti variazioni che tendono la trappola al greco, atterrito dalla versione brillante dell’avversario. Sinner mette a segno il terzo break consecutivo, ma pasticcia con qualche errore al momento di siglare il bagel, facendo iscrivere al match anche Tsitsipas. Jannik si distrae per qualche istante e, dopo aver “stappato” il tennis del greco, si ritrova sotto 0-30 anche nell’ottavo gioco, ma improvvisa un coraggioso kick da sinistra e libera il furioso dritto. 6-2 il primo parziale in suo favore.

Secondo set: Sinner incanta, per Stefanos solo pochi momenti di gloria

Il soliloquio tricolore non ha fine. Tsitsipas sembra riuscire a mettere il muso avanti, nello score, all’alba del secondo parziale, ma Sinner si ribella aumentando il forcing da fondo campo, in virtù di una condizione psico-fisica pressoché eccellente. In una manciata di minuti – complice un greco tutt’altro che ostico -, Jannik si ritrova in vantaggio di due break, ma come accaduto nel primo set, l’abissale gap che lo separa da Tsitsipas, induce Sinner a sperimentare tattiche di gioco rischiose, che riavvicinano nel punteggio il nativo di Atene.

Lo squisito livello espresso da Sinner, nella seconda metà del set, esorta persino l’avversario a tirar fuori il meglio di sé, e dopo due parziali ricchi di errori grossolani commessi col rovescio, Tsitsipas riesuma il suo tallone d’Achille in un settimo game che tiene a galla l’ex numero 3 del mondo. Mentre la fiducia del greco cresce, la schiena di quest’ultimo inizia a inviare dei segnali scoraggianti, e dopo l’intervento del fisioterapista, Tsitsi crolla verticalmente, consegnando l’accesso in semifinale a Jannik Sinner.

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