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Sara Errani: “L’esperienza da Bollettieri mi ha fatto crescere. Avversaria più forte? Serena Williams!

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Il nuovo format “Back in the game” – firmato Reale Mutua – ha dato vita ad uno splendido episodio pilota, nel quale la protagonista è la campionessa azzurra Sara Errani. L’incalzante intervista condotta da Yuri Chechi – ex ginnasta – ha ripercorso le tappe principali della carriera della medaglia d’Oro Olimpica, che alla veneranda età di 38 anni, nutre ancora un’immensa passione per il gioco del tennis, infinita fonte di traguardi professionali.

All’alba della chiacchierata tra le due leggende dello sport tricolore, Yuri confessa: “Sono un disastro nel tennis, però mi sono divertito tanto. C’è un’altra cosa però che ci accomuna, una scelta che abbiamo dovuto fare quando eravamo più giovani. Da piccolina ti sei dovuta trasferire a Miami?”, chiede l’ex ginnasta a Sara.Sì, ho deciso di fare questa esperienza quando avevo 12 anni – replica Errani – con i miei abbiamo deciso un po’ di provare. Sono andata da Bollettieri in Florida, sono stata là sette mesi. Mi ha lasciato cose negative, ma mi ha fatto anche crescere tantissimo, quindi è stata una parte molto importante della mia carriera. Nel mio caso è stato forse un po’ eccessivo, perché comunque a 12 anni mi rendo conto che ero molto piccola, sono andata là senza i miei genitori, in America, una lingua che non conoscevo, quindi è stata bella tosta, però poi quando sono tornata indietro mi sono resa conto di quanto mi avesse fatto crescere“.

La tennista azzurra ha raggiunto risultati straordinari in carriera, sia in singolare che in doppio, dividendo il campo con Roberta Vinci, Jasmine Paolini e persino con Andrea Vavassori nel misto: Di carattere sono molto diversi tra loro – rivela Sara – Jasmine è molto più ‘pazza’. Tantissima energia, molto divertente. Roberta era invece un pochino più tranquilla, un po’ più seria. Con Roberta ero quella che stava più a fondo cercando un po’ di costruire gli scambi, invece ora con Jasmine sono quella che sta più a rete. Ovviamente con entrambe, un po’ alla volta, abbiamo trovato un po’ i nostri punti forti, cercare di puntare più su quelli e gestire le partite in quel modo lì”. La carriera di Errani – vincitrice di ben 36 titoli in doppio – non è stata tutta rose e fiori. La squalifica per doping l’ha tenuta lontana dai campi per parecchi mesi, i più complicati della sua vita da giocatrice: Ho passato momenti molto duri psicologicamente – confessa l’azzurra – avevo paura a giocare le partite però probabilmente penso anche che l’aver passato tutte queste situazioni mi abbiano fatto arrivare ad oggi. Io credo che comunque tutti gli atleti che vivono certe esperienze negative vuoi o non vuoi poi ottengono anche di più e quindi questa è una cosa incredibile”.

La serie “Back in the game”, prevede un simpatico format finale “Under Pressure”, nel quale Sara si è sottoposta a una sfilza di domande in Plank, ovvero la posizione usata per mantenere il corpo in posizione prona, sollecitando gli addominali. Così, Yuri Chechi mette alla prova Errani con degli interessanti botta e risposta: “C’è un torneo al quale sei particolarmente affezionata?”, chiede il campione Olimpico. Roma lo metto in cima. Sono stata fortunata ho avuto bellissime esperienze”, replica Sara. “Qual è l’avversare più forte che hai incontrato nella tua carriera?“, domanda ancora Chechi. “Troppo facile, Serena Williams”, conclude Errani.

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