ATP Shanghai, Rinderknech spiega la vittoria su Zverev: “Ne avevo parlato con Pouille. Ma resto umile”
Tre mesi dopo Wimbledon, Arthur Rinderknech ha colpito ancora. Il francese ha sconfitto in rimonta Alexander Zverev 4-6 6-3 6-2 al Rolex Shanghai Masters 2025, firmando la sua seconda vittoria consecutiva contro il tedesco dopo quella sull’erba londinese.
Il francese non ha mancato di entusiasmo dopo l’incontro, sia per la vittoria che per il traguardo di essere avanti nel testa a testa con il tedesco. Seppur non sia nel periodo più brillante della sua carriera, Zverev si mantiene al quarto posto della Race verso Torino, sottolineando come rimanga un avversario temibile. “Non ci sono molti giocatori che possono dire di essere 2-0 contro Zverev, per giunta in due grandi tornei”.
Il successo è nato da una chiara scelta tattica, studiata con Lucas Pouille, nientemeno che il suo allenatore: costringere Zverev ad avanzare, portandolo fuori comfort zone. “Ne avevo parlato con Lucas (Pouille, ndr). L’ho fatto spesso anche a Wimbledon“, ha spiegato Rinderknech, “non è il suo punto di forza. L’idea era farlo venire avanti per destabilizzarlo. Gli piace stare lontano dalla linea, contrattaccare e colpire forte. Dopo il primo set ho trovato più precisione tattica, alternando colpi in avanti e palle corte per tenerlo sulle spine.“
Arthur, seppur con un tocco di esuberanza nel divulgare così apertamente la tattica con cui ha battuto Zverev, ha dichiarato di non essersi montato la testa. Il francese è consapevole che il tennista non lo fa una partita, ma una stagione intera: “Sono felice di aver vinto, ma ora sono comunque molto umile. Sto bene mentalmente e con il mio livello di gioco, ma è pur sempre una partita di tennis“.