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ATP Shanghai: Musetti doma un super Darderi. Prosegue il sogno Finals

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[8] L. Musetti b. [26] L. Darderi 7-5 7-6(1)

E alla fine, vince Musetti. Il numero due d’Italia si prende, con forza e determinazione da vero top 10, una vittoria importante non solo per la classifica, ma anche per la fiducia. In un derby italiano tutt’altro che scontato, il carrarino supera Luciano Darderi 7-5 7-6 in due ore e otto minuti di tennis intenso e ben giocato da entrambi. Una sfida interna tra rappresentanti di una generazione di tennisti formidabili: da una parte il talento ormai consolidato di Musetti, dall’altra la potenza in crescita di Darderi, che conferma di poter stare a questo livello.
La partita si gioca su equilibri sottili, spesso decisi da un colpo di genio o da un ace nei momenti chiave. Musetti, elegante e istintivo come sempre, alterna fasi di dominio a brevi passaggi a vuoto; Darderi risponde con la sua energia, spinge, cerca di imporre ritmo e profondità, ma gli manca quel pizzico di lucidità nei momenti che contano.
Il risultato finale, però, non racconta di una passeggiata: l’incontro è combattuto, fisico, giocato sotto un’afa che toglie il fiato e mette alla prova la tenuta mentale di entrambi. A fare la differenza è la capacità di Musetti di alzare il livello quando serve davvero, di tirare fuori le prime nei momenti più caldi e di affidarsi al suo rovescio per aprire il campo.
Il successo vale a Lorenzo l’accesso agli ottavi, dove affronterà Felix Auger-Aliassime, in un incrocio che profuma di rivincita dopo la finale per il bronzo olimpico di Parigi. Ma stavolta, oltre all’orgoglio, c’è in ballo molto di più: sarà quasi uno spareggio in chiave ATP Finals di Torino, con entrambi ancora in corsa per gli ultimi posti disponibili.
Il successo gli vale l’accesso agli ottavi, dove affronterà Felix Auger-Aliassime, in un incrocio che profuma di rivincita dopo la finale per il bronzo olimpico di Parigi. Ma stavolta, oltre all’orgoglio, c’è in ballo molto di più: sarà quasi uno spareggio in chiave ATP Finals di Torino, con entrambi ancora in corsa per gli ultimi posti disponibili.

Primo set: Musetti parte forte, Darderi rimonta ma cede nel finale

Lorenzo Musetti parte col piede giusto e nei primi minuti del match impone subito il suo ritmo, approfittando di un Darderi un po’ contratto. Dopo cinque giochi il carrarino si trova avanti 4-1, padrone degli scambi e in pieno controllo grazie al suo rovescio elegante, che spesso inchioda l’avversario sulla diagonale sinistra. Nonostante il punteggio, gli scambi sono intensi e godibili, con Darderi che prova comunque a restare agganciato al match con coraggio e qualche buon affondo di dritto.
Nel sesto game Luciano si scuote e riesce a interrompere l’emorragia, tenendo la battuta con autorità. Da quel momento il match cambia volto: Musetti accusa un leggero calo di tensione e subisce il controbreak, restituendo fiducia al connazionale. Darderi ringrazia e, spingendo con continuità soprattutto col fondamentale d’inizio gioco, completa la rimonta fino al 4-4.
L’equilibrio regge fino al dodicesimo game, quando Musetti – più esperto nei momenti che contano – ritrova il suo tennis migliore. Sul 6-5 si procura due set point: li manca entrambi, ma non si lascia scoraggiare. Alla terza occasione utile chiude i conti con una veronica da applausi che accende il pubblico.
Tre ace, un rovescio in gran forma e sangue freddo nei momenti chiave: così Musetti si aggiudica un primo set dalle mille emozioni, durato 59 minuti. Il 75% di prime palle in campo e i 16 vincenti del carrarino contro i 6 del connazionale fotografano bene la differenza nei momenti decisivi.
Un parziale comunque positivo anche per Darderi, che mostra un tennis più maturo: non solo solidità, ma anche lucidità tattica e capacità di variare, tenendo spesso sotto pressione il numero 2 d’Italia. Musetti è stato più bravo a sfruttare l’unico vero passaggio a vuoto dell’avversario, quello nell’undicesimo game, portando a casa un set pesante sotto un’afa soffocante.

Secondo set: equilibrio e coraggio, poi Musetti cala il sipario al tie-break

Darderi parte forte nel secondo set: un vincente di rovescio, una risposta aggressiva e subito la sensazione di voler cambiare ritmo. Musetti, però, si salva col servizio e sale 1-0. Luciano conferma il piano tattico, spingendo col dritto appena possibile, e tiene a 30 per l’1-1.
Nel terzo gioco l’argentino d’Italia trova lo strappo: due palle break, e gli basta la prima per salire 2-1 grazie a una risposta profonda su una prima a 211 km/h. La reazione di Musetti è immediata: con un recupero spettacolare si riprende subito il servizio, 2-2.
Nel quinto game Lorenzo rischia di nuovo: fronteggia una palla break ma la annulla con personalità, aiutato da quattro ace consecutivi che lo riportano avanti 3-2. I ritmi, inevitabilmente, calano col passare dei minuti; Darderi chiude un bel game con un dritto a 170 km/h per il 3-3. Musetti tiene a zero per il 4-3, mentre Luciano risponde con un turno di servizio impeccabile: 4-4.
Sul 4-4, il match entra nella sua fase più tesa. Musetti salva un’altra palla break con l’ennesimo ace e si issa sul 5-4. Darderi resta dentro la partita, tiene a zero e forza il 5 pari. L’undicesimo game è quello che pesa di più: tre palle break per Darderi, tutte annullate con grande freddezza da Musetti, che poi chiude con un pallonetto di classe e il dodicesimo ace del match. È il punto che vale il 6-5.
Luciano non molla, tiene ancora la battuta e porta il set al tie-break. Lì Musetti cambia passo. Parte con un servizio, dritto e smash per l’1-0, trova il mini-break con un nastro beffardo e vola 4-0. Sul 5-0 chiude un punto in avanti su una palla corta che sa di resa per Darderi, ormai svuotato dopo due ore di ottimo tennis. Lo smash largo dell’argentino sul 6-1 consegna il successo a Musetti: 7-1 nel tie-break, 7-5 7-6 il finale in due ore e otto minuti di grande qualità. Probabilmente il match più bello di tutto lo swing asiatico finora.

Si ringrazia Francesco De Salvin per la collaborazione al pezzo

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