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ATP Pechino: Djokovic fa sua la battaglia contro un ottimo Hanfmann

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[4] N. Djokovic b. [Q] Y. Hanfmann 4-6 7-5 6-3

Sono servite 2 ore e 42 minuti a Novak Djokovic per spegnere l’entusiasmo di uno scatenato Yannick Hanfmann. Con lo score di 4-6 7-5 6-3 in suo favore, Nole, ha raggiunto il 112° ottavo di finale della sua carriera in un torneo Masters 1000, eguagliando Rafael Nadal.

Il tedesco ha complicato i piani della leggenda di Belgrado, che ha impiegato quasi 120 giri d’orologio per cambiare marcia e rompere l’equilibrio, dettato da una prestazione degna di nota di Hanfmann, impeccabile per due parziali. Novak Djokovic sfiderà Jaume Munar agli ottavi di finale del masters 1000 di Shanghai.

Primo Set: Hanfmann da 10. Nole non riesce a disturbare i suoi servizi e cede il primo parziale

Inizio propositivo per il tennista tedesco, autore dell’eliminazione di Lorenzo Sonego al primo turno del masters di Shanghai. Hanfmann pressa Nole sulla diagonale di dritto, pescando ottimi angoli che mettono in seria difficolta la leggenda di Belgrado, costretto ad affrontare una palla break. Non manca il coraggio a Nole, che viene avanti seguendo un buon attacco dritto, ma l’avversario rintuzza l’offensiva con un fortunoso passante in lob, che gli consegna il break. Il numero 159 del mondo mette a segno un filotto di ace che iniziano a far titubare uno dei migliori ribattitori della storia, stizzito per questo primo parziale imprevisto. Quando Nole attacca, l’avversario si difende egregiamente col back, tenendo lontano il serbo, ripetutamente infilato da un brillante bimane lungolinea di Hanfmann, senza timore per tutto il corso del primo parziale. Il tedesco si assicura una lunghezza di vantaggio, mettendo in cassaforte il set col punteggio di 6-4.

Secondo Set: Nole attende il momento propizio per la svolta, prolungando il match al 3°

L’umidità della megalopoli cinese sfianca i due atleti in campo, che diminuiscono il ritmo, giocando la prima parte del secondo set su pochi scambi. Ancora un Djokovic poco incisivo in risposta, mai giunto a break point in questo match. Sui “pressure points” Hanfmann non trema, continuando a stupire con un rovescio, che dal punto di vista del rendimento, somiglia a quello dell’avversario nei giorni migliori. Le prime palle break in favore del 24 volte Slam arrivano al 12esimo gioco del secondo parziale, dove un dropshot perfettamente eseguito nel quindici iniziale, indirizza il game dalla parte del serbo, che con uno smash agevolissimo mette la firma sul set. (7-5)

Terzo Set: Djokovic s’impadronisce del match. Hanfmann cala nettamente d’intensità

Le oltre due ore di gioco quasi perfette di Hanfmann iniziano a pesare sul fisico dell’ex numero 45 del mondo, non più solido come i set precedenti. Djokovic capisce di aver davanti l’opportunità di sorpassare l’avversario, insistendo sul dritto del tedesco, oramai traballante. Non passa molto dall’ottenimento del break in favore del serbo, visibilmente più energico rispetto all’atterrito Hanfmann, che ha speso tanto per rimanere “incollato” a Nole nel match. Yannick si spreme per regalarsi l’ultima possibilità di rimettersi in corsa, ma l’ex numero uno del mondo concede le briciole al servizio, completando la rimonta ai danni del tedesco con lo score di 4-6 7-5 6-3.

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