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ATP Pechino, De Minaur ancora sconfitto da Sinner: “Jannik ha vinto perché per 5′ il mio livello è calato”.

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Jannik Sinner ci aveva avvertito che quella contro l’australiano Alex de Minaur, in semifinale a Pechino, non sarebbe stata la solita partita. Strano detto da qualcuno che contro l’australiano non ha mai perso. “È migliorato molto negli ultimi mesi. Sta giocando un ottimo tennis (…). Mi aspetto una partita molto dura”. Alla fine ha avuto ragione ancora l’altoatesino che sì, ha battuto per l’undicesima volta in carriera il classe 1999 in altrettanti incontri, ma che ha anche perso il primo set contro di lui da Sofia 2020, dopo ventuno parziali consecutivi.

Il 26enne di Sydney è uscito sconfitto dalla semifinale del China Open con il punteggio di 6-3 4-6 6-2, ammettendo, a fine partita, le netta superiorità dell’azzurro nei momenti chiave: “È stato un match duro, ma sono orgoglioso del mio sforzo: alla fine si è deciso sulle palle break. Io non sono riuscito a breakkarlo, ma soprattutto lui è stato troppo bravo. Nei momenti clou ha servito alla grande. Se avessi sfruttato alcune di quelle opportunità sarebbe stato un match diverso”.

De Minaur: “Nel 3° set sono rimasto deluso dal mio rovescio”

L’attuale numero 8 del ranking ATP ha affermato che il livello del suo rovescio nel set decisivo non è stato all’altezza delle aspettative. Nel terzo set sono rimasto deluso dal mio rendimento con il rovescio. Un giocatore come Jannik non ha bisogno di altro, è una cosa che non ti puoi permettere. Non a caso alla fine gli è bastato questo per vincere”. Inconsolabile, l’australiano non ha avuto chance di sfruttare le palle break ottenute nel game successivo. “Quando vinci un set l’unico obiettivo è assicurarti di continuare a giocare in quel modo e approfittare del momento. Io invece sono incappato in un brutto game, e nonostante abbia avuto due palle break in quello seguente Sinner ha tirato fuori due servizi incredibili.

“È stato scoraggiante non avere la possibilità di approfittare di una delle due chance. A dir la verità non chiedevo molto. Mi sarebbe bastata una seconda di servizio o comunque una semplice occasione di far partire lo scambio e mettergli un po’ di pressione. Invece non ho potuto. È deludente, ma spero di avere altre opportunità in futuro”. L’australiano contro Sinner ha giocato per la prima volta alle Next Gen ATP Finals del 2019, da neo top 20. Da allora ne hanno giocate altre dieci, ma le più speciali restano i due successi in Davis nel 2023 e 2024, decisivi per la conquista della doppia Insalatiera.

De Minaur: “Sinner saliva in cattedra sulle palle break”

A proposito del servizio di Jannik Sinner, Alex de Minaur ne ha lodato la particolare efficacia nei momenti delicati: Sulle palle break saliva costantemente in cattedra, servendo ace o prime vincenti. Io rispondevo bene, tanto da procurarmi molte possibilità, ma poi nei punti importanti lui serviva al meglio. Ho fatto un grande sforzo per guadagnarmi le palle break, anche perché se non rispondi bene lui aggredisce la palla seguente. I break però non sono arrivati”.

Grande merito al vincitore dunque, che esprime un tennis di grande potenza e profondità, difficile da arginare. “Era dura per entrambi tirare vincenti. In queste condizioni lente il giocatore più potente ha un vantaggio perché può continuamente tirare forte senza sbagliare. Penso che abbiamo visto durante il match come Jannik colpisse con grande profondità, trovando le linee con frequenza. Magari non tirava vincenti, ma generava una tale potenza che per me era difficile contrastarlo. Ci ho provato variando la velocità e i colpi”.

De Minaur: “Con un break in più sarebbe stato un altro match”

“È incredibilmente solido da entrambi i lati, si muove bene e ha una velocità di palla molto elevata. Inoltre riesce a buttarti fuori dal campo, ma può anche fare affidamento sulla sua velocità. E poi sa anche difendersi molto bene, in maniera costante e senza commettere errori. Infine ha un ottimo servizio. L’ha migliorato negli ultimi anni e sta lavorando per aggiungere varietà. È il motivo per cui ha perso pochi match negli ultimi due anni e in carriera”.

Nonostante tutto de Minaur sostiene di non essere andato troppo lontano dal forzare un epilogo diverso: “Nel complesso è stato un match che Jannik ha vinto perché io ho avuto cinque minuti in cui il mio livello è calato. Con le mie statistiche e per il modo in cui ho risposto avrei dovuto breakkare di più di una volta su 12 chance. Sono convinto che in qualsiasi altra partita sarei riuscito a ottenere più di un singolo break. E con un break in più sarebbe stato un altro match“.

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