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ATP Pechino: il ritiro di Musetti regala la semifinale a Tien

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Un match iniziato con la promessa di spettacolo e talento, ma chiusa prima del tempo dalla sfortuna, che ha deciso per tutti. Lorenzo Musetti, numero 9 del mondo, ha dovuto alzare bandiera bianca nei quarti di finale contro Learner Tien, quando il terzo set era appena iniziato, fissando il punteggio sul 4-6, 6-3, 3-0 rit. Dopo un primo set dominato 6-4, il toscano ha accusato un fastidio al gluteo sinistro, che ne ha limitato la mobilità e la capacità di imporsi nei colpi da fondo, permettendo a Tien di rimontare e vincere il secondo parziale 6-3.

Il ritiro nel terzo set lascia un velo di rammarico, non solo per la semifinale sfumata a Pechino, ma anche per le conseguenze in chiave Finals di Torino. Con il Rolex Masters 1000 di Shanghai alle porte e la rincorsa verso un posto tra i migliori otto della stagione ancora aperta, lo stop forzato era l’ultima cosa che Musetti avrebbe voluto perché intacca la classifica, il morale, ma soprattutto il fisico. La speranza è che il problema fisico sia contenuto e temporaneo, così da permettergli di rientrare al top nella fase fonale della stagione, quella dove ogni partita peserà doppio.

Resta di buono di sicuro il primo set e la parte iniziale del secondo set, dove il carrarino ha messo sul banco del match tutto il suo miglior repertorio, passando più e più volte un timido Tien che ha più volte tentato un azzardoso approccio a rete. Non sappiamo come sarebbe andata se, ma sappiamo com’è andata. La speranza, come dicevamo, è che il problema fisico non sia nulla di grave. Il giovane Learner (che continua ad essere lo spauracchio dei top 10 – ne abbiamo scritto qualche settimana fa) affronterà in semifinale il vincente tra Medvedev e Zverev.

Primo set: servizio e rovescio doc, Musetti vince il primo set 6-4

Avvio scintillante nei quarti di finale tra Lorenzo Musetti e Learner Tien, con il numero 9 del mondo che conferma lo stato di grazia mostrato negli ultimi giorni sul cemento cinese. Il primo set, archiviato con un 6-4 che rasenta la perfezione, porta la firma di un Musetti solido, preciso, capace di dettare i tempi e colpire con la varietà che lo contraddistingue.

Il match si apre con un game già ad alta tensione: Tien, mancino californiano classe 2005, non trema davanti al palcoscenico e regge l’urto del toscano. Annulla una palla break e, dopo due parità, conquista il primo turno di battuta (1-0). Un biglietto da visita che racconta bene la voglia dell’americano di giocarsi le proprie chance. Musetti replica con autorità, quattro vincenti e un solo gratuito (1-1), ma Tien continua a rispondere colpo su colpo (2-1). L’azzurro inizia però a dare la sensazione di poter controllare lo scambio, procurandosi subito una palla break nel quarto game: sfuma, ma la pressione resta costante (2-3).

Il pareggio arriva con un passante di dritto che strappa applausi (3-3), preludio alla svolta. Nel settimo game, Lorenzo si procura tre palle break: la seconda viene trasformata con un passante incrociato di rovescio giocato da due metri oltre la linea di fondo. Una gemma che gli vale il 4-3 e che indirizza il parziale. Il toscano non concede spiragli: turno di battuta tenuto a zero per consolidare il vantaggio (5-3). Tien non si arrende, bravo a difendersi con smash sicuri e un tennis propositivo (5-4), ma il set è nelle mani di Musetti.

Il numero 2 d’Italia chiude senza sbavature, sigillando il 6-4 con numeri che parlano chiaro: 72% di prime in campo, 94% dei punti vinti con la prima, 4 ace, 14 vincenti e appena 3 gratuiti. Una fotografia di un set giocato con lucidità e controllo, in cui Musetti ha saputo contenere l’esuberanza di Tien e al tempo stesso mostrare la qualità del suo tennis.

Secondo set: Tien approfitta di un Musetti non al 100%

Se il primo set aveva visto un Musetti quasi perfetto, il secondo ha raccontato un’altra partita. Learner Tien ha saputo sfruttare con lucidità il calo fisico dell’azzurro, colpito da un fastidio alla coscia sinistra che ha richiesto un medical time-out, e ha incassato il parziale per 6-3, rimandando il verdetto al terzo set.

L’avvio è equilibrato, con Tien capace di salvarsi al primo turno di battuta e Musetti che risponde con un ace al centro (1-1). Ma al quarto game, dopo l’intervento del fisioterapista, lo scenario cambia. Lorenzo rientra in campo meno esplosivo negli spostamenti, costretto a gestire le accelerazioni più che a dettare i tempi. L’americano, ordinato e maturo, coglie l’occasione: break chirurgico per il 3-1 e inerzia tutta dalla sua parte.

Da lì la partita prende un’altra piega. Tien, solido e attento a non concedere regali, consolida il vantaggio (4-1) continuando a martellare con colpi profondi e regolari fino a portarsi sul 5-2. Musetti reagisce con coraggio, annullando tre set point di fila con un ace e una prima vincente ottiene il punto che vale il 5-3, ma il gap fisico è piuttosto evidente. Nel game successivo l’americano non trema e alla quarta palla set trova il punto che vale il 6-3, grazie anche ad una deviazione del nastro decisiva.
L’accesso in semifinale si decide al terzo.

Terzo set: Musetti alza bandiera bianca e si ritira

Il terzo set non vede più Musetti in grado di lottare come nei primi due parziali. Learner Tien approfitta della ridotta mobilità dell’azzurro, accentuata dal fastidio alla coscia sinistra, e piazza subito un break inaugurale (0-1). La partita prende una piega purtroppo definitiva. Ancora un break per il giovane statunitense (0-2), Musetti appare in affanno e i suoi colpi perdono precisione e brillantezza.

Il terzo game conferma il dominio di Tien: con un altro break consecutivo porta il punteggio sullo 0-3, mentre l’italiano fatica a muoversi e a trovare ritmo da fondo. L’azzurro decide quindi di ritirarsi, chiudendo la sfida prematuramente.
Un ritiro che lascia rammarico e qualche apprensione: con il Masters 1000 di Shanghai alle porte e la corsa per un posto alle Nitto ATP Finals di Torino ancora aperta, lo stop forzato era l’ultima cosa che Musetti poteva permettersi. Tien, invece, approfitta della situazione e conquista la semifinale, dimostrando sangue freddo e capacità di capitalizzare ogni occasione.

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