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ATP Pechino: Medvedev impone a Zverev la legge della “remata”

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[8] D. Medvedev b. [2] A. Zverev 6-3 6-3

Al China Open, Daniil Medvedev prosegue la sua striscia vincente contro Alexander Zverev imponendosi 6-3 6-3 in un’ora e 22 minuti in quella che è già la ventunesima sfida tra i due ex Next Gen della prima ora. 14-7 il bilancio a favore del classe 1996 moscovita, con cinque vittorie nelle ultime cinque sfide. Nel lunedì di Pechino, l’ex n. 1 e ora 18° del ranking è stato superiore negli scambi medi e lunghi con un impressionante 35 a 14, oltre che con la resa della prima di servizio.

Il primo set si è deciso al quarto game – tenuto vivo da uno smash tedesco quasi sui propri piedi – quando Daniil ha trasformato l’unica occasione a disposizione per strappare il servizio avversario nel parziale, difendendo poi l’allungo nel gioco successivo nonostante lo 0-40 e un vantaggio esterno; insomma, 1 su 1 contro 0 su 4 sui break point. Sascha ha talvolta cercato di accorciare gli scambi con qualche serve&volley e altre discese a rete spesso non esattamente impeccabili e proprio due di queste gli sono costate il turno di battuta a metà secondo set, momento in cui si è definitivamente chiuso un confronto ormai segnato. Daniil raggiunge così la sua 60^ semifinale ATP e guadagna il 20° posto nella Race, scavalcando Cobolli e Cerundolo.

Primo set – Zverev spreca, Medvedev cinico

(di Carlo Galati)
Il set si apre sotto il segno del servizio, arma primaria di entrambi i contendenti in campo: il sorteggio è vinto da Medvedev che decide di servire concedendo un solo 15 al suo avversario. Stessa sorte nel secondo game, dove però Zverev si complica un po’ la vita prima, concedendo il 30 pari prima di chiudere il game con un servizio vincente e un errore del russo.
Nel terzo punto del terzo game si rivedono sprazzi del “vecchio” Daniil, giocatore che, ad un certo punto della sua carriera, sembrava ingiocabile sul veloce: scambio durissimo sulla diagonale del rovescio fino all’errore di Zverev. È il canovaccio del game, che il russo conquista con un rovescio saltato dal centro del campo e che gli dà il 2-1. Nel quarto game sul 40-15 arrivano due errori banalissimi di Zverev, quasi comico il secondo smash in rete, preludio alla palla break, la prima del match, per il russo conquistata grazie ad un vincente di rovescio lungolinea servito con i piedi in campo: una gran difesa di Medvedev e un errore di Zverev che fa terminare la propria palla in rete, valgono il 3-1 per l’unico campione Slam in campo.

Sembrerebbe chiusa ma nel game successivo si va sullo 0-40 per il tedesco che però sbaglia due dritti in corsa prima di subire l’ace del 40 pari. Ed è a suon di ace (o servizi vincenti – sono due gli ace fino a questo punto del match) che il russo annulla una quarta palla break prima di issarsi sul 4-1, che è quasi una pietra tombale sul match, se non altro mentalmente, visti gli ultimi due game persi da Zverev in situazione di 40-0 e 0-40. Ed è di nuovo nella situazione di vantaggio 40-0, quella nella quale si ritrova Zverev che però stavolta chiude il game alla prima utile, con un punto molto divertente, giocato al volo a rete dai due contendenti. Dopo aver vinto piuttosto agevolmente il proprio game di battuta, Medvedev, strappando il servizio al suo avversario, potrebbe chiudere il set, ma la prima di Zverev è solida; è però solo questione di tempo. Il russo va al servizio e, dopo essersi portato agevolmente sul 40-15, chiude con un ace il set fissando il punteggio sul 6-3 in 41 minuti di gioco. 

Secondo set – Medvedev serve come un treno, Zverev sbaglia tanto e poi scompare

Si ricomincia con il punteggio che segue l’ordine di battuta, anche se Daniil ottiene molto di più dell’avversario dal colpo di apertura e, come nella prima frazione, vince molti più punti quando lo scambio supera i quattro colpi.
Il settimo gioco decide il set e il match: Zverev prende due volte la rete lasciando troppo spazio al passante e, se salva un primo vantaggio esterno con un’ottima volée dietro al servizio, finisce con il cedere il game con il suo marchio di fabbrica, il dritto lungolinea in corridoio – alla fine saranno 17 gli errori non forzati dal suo lato destro. Racchetta rotta, warning e incontro pressoché terminato: Medvedev tiene e brekka ancora, chiudendo con un parziale di 11 punti a 2 sul gratuito tedesco numero 24 a fronte di 14 vincenti, mentre 18-14 è il saldo finale del sorridente vincitore.
In semifinale lo aspetta Learner Tien, contro il quale ha perso l’unico precedente, quest’anno all’Australian Open al tie-break del quinto.

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