Sara Errani: “Io l’anno prossimo ancora a Shenzhen? Vediamo… Questa Nazionale è speciale”
Cinque titoli in Billie Jean King Cup (l’ultimo solo pochi giorni fa a Shenzhen), un ruolo sempre più centrale nello spogliatoio azzurro e la consapevolezza di poter dare ancora tanto al tennis italiano, dentro e fuori dal campo. Sara Errani si è raccontata così al Corriere dello Sport, all’indomani del trionfo in Cina, il secondo consecutivo per la Nazionale guidata da Tathiana Garbin.
L’atmosfera nella squadra è carica di entusiasmo e gratitudine. Quando le chiedono se tornerà a Shenzhen, Sara sorride e prova a svicolare: “Vediamo dai…”. Ma Garbin la interrompe con decisione: “È obbligata… è obbligata!”. Un siparietto che racconta più di mille parole l’affiatamento di questo gruppo vincente.
Errani è stata decisiva nel doppio contro l’Ucraina, contribuendo con un mattoncino fondamentale al cammino verso il titolo. Ma è la sua presenza costante, il suo esempio, il suo supporto alle compagne, a fare la differenza: “Cerco di aiutare tutte. Ovviamente di recente ho visto tutti i match di Jasmine (Paolini) e provo ad aiutarla il più possibile in un momento in cui sta ancora cercando un nuovo allenatore. Parliamo molto di tennis e lei, tra allenamenti e partite, è sempre molto ricettiva”.
Sul percorso di Paolini, Errani si mostra orgogliosa e fiduciosa: “Già adesso si esprime a un livello altissimo, e l’obiettivo è continuare così. Credo che possa ancora crescere molto, ed è la sua volontà ovviamente. Speriamo di chiudere bene l’anno, a partire già dal prossimo torneo”.
La romagnola, classe 1987, è un punto fermo della Nazionale da oltre un decennio. Eppure, anche lei fatica a realizzare ciò che sta vivendo: “Non me lo sarei mai aspettato onestamente, ma non potrei essere più felice di far ancora parte di questa Nazionale. In campo e fuori do tutto per essere utile, questa squadra è speciale”.
Ripensando alla finale, Errani confessa: “Non lo avrei mai pensato, mi aspettavo un confronto durissimo. Cocciaretto ha giocato un match perfetto, così come Jas. Nei primi game Pegula stava giocando a un livello alto e lei ha tenuto bene il campo, andando poi a crescere e vincere”.
A chi le chiede se coltiva ancora dei sogni per la sua carriera, Sara risponde con sincerità: “Sì e no… a volte mi sembra esagerato chiedere di realizzare altri sogni. Io do il massimo e stanno continuando ad accadere cose pazzesche. Poi qualcosina magari è rimasta…”.
Infine, sul futuro, viene interpellata su un possibile ruolo da capitana azzurra. Tathiana Garbin, infatti, ha recentemente dichiarato che il prossimo capitano probabilmente sta ancora giocando. “Non lo so – ammette Errani – non mi sono mai soffermata su questo pensiero. Per il momento continuo a giocare e poi vedremo”.
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