ATP Chengdu: Tabilo e Nakashima sono i primi semifinalisti dopo due battaglie
[Q] A. Tabilo b. C. O’Connell 4-6 7-5 6-2
Il qualificato cileno Alejandro Tabilo, dopo aver passato due turni eliminando dal tabellone la seconda testa di serie Luciano Darderi, cede il primo set nel quarto di finale che lo vede opposto all’australiano Christopher O’Connell; il numero 103 del mondo, che ha appena incontrato il rivale sudamericano nel challenger di Guangzhou in una semifinale durata solo tre game per il ritiro proprio del tennista oceanico, esprime il suo bel tennis aggressivo e adeguatamente supportato dal servizio (sei ace nella frazione). Dopo aver subito un break in apertura ne effettua due consecutivi e si prende il parziale al decimo game, non disdegnando qualche corsa in avanti a copertura della rete.
Nel frattempo, Tabilo cresce nel rendimento alla battuta e nel set successivo aumenta la pressione sul rivale; O’Connell ribatte con altri otto ace e intensificando la sua presenza nei pressi della rete, con risultati brillanti per efficacia ed eleganza. L’australiano annulla tre palle-break nel primo turno al servizio e sul 5-5 ne ha una che lo potrebbe mandare in battuta sul 6-5, ma il colpaccio non arriva e anzi nel game successivo Tabilo toglie il servizio al rivale e pareggia il conto dei set. Il match è divertente e i colpi vincenti sopravanzano gli errori per entrambi, soprattutto per Christopher, che però comincia a soffrire in fase di contenimento; il tennis più pesante dell’atleta sudamericano moltiplica la sua efficacia e Alejandro fugge sul 3-0.
O’Connell ritrova il comando nei turni al servizio ma smette di produrre ace e sulla seconda palla diviene più attaccabile, Tabilo si porta sul 5-2 e 0-40 con un lob di dritto perfetto e chiude con il colpo successivo. Per lui c’è la così la prima semifinale della stagione, con Giron o con Nakashima, che gli garantisce quantomeno un rientro nei primi cento del ranking.
[4] B. Nakashima b. M. Giron 6-3 2-6 7-6(3)
Il numero 4 del seeding spinge con maggiore efficacia e sa rompere l’equilibrio dello scambio con il rovescio lungolinea, mentre Giron insiste con il dritto inside in, con risultati alterni. Il break nel secondo gioco a favore di Nakashima sembra così consequenziale, ma Brandon si complica le cose con ingenuità nel game seguente e rende il bottino al rivale. Giron cede nuovamente la battuta perché Nakashima esibisce un eccellente utilizzo dello slice di rovescio, in particolare nella versione incrociata, e sfida il rivale ad aggirare la pallina per l’affondo con il dritto.
Giron non ha sempre il tempo per completare il movimento e perde il servizio; la sua azione rimane vivace e rende difficile al rivale la gestione dei turni alla battuta, ma l’imperturbabile Brandon si difende bene, si porta sul 5-2 e poi sul 6-3 al termine di un game bellissimo con Giron capace di prendersi una palla-break con il dritto in cross ma inerme di fronte al ritorno del rivale con la battuta. Spettacolo interessante e pochi errori da entrambi i lati.
Giron riparte nel secondo parziale trovando buona profondità per sfidare Nakashima a campo aperto e lo statunitense di origini asiatiche si difende accentuando la differenza di rendimento a suo favore con la battuta e nel 3-2 senza break per Marcos ci sono ben 4 ace. Brandon però manca qualche prima palla e ci ricorda che dall’inizio del match ha un misero 2 su 13 con la seconda; nel sesto gioco Giron esce vincitore da un paio di scambi splendidi e coglie il break, improvviso. Marcos prosegue nel solco e furoreggia fino alla conquista di un altro break e del set per 6-2.
Il set decisivo non offre nemmeno una palla break e si decide al tredicesimo game, quando Nakashima ritorna a servire meglio del rivale e fugge subito sul 3-0, per concludere al decimo punto: “A very tough match” – dice Nakashima comentando le parole dell’intervistatore, che parla di un “see-saw match”, una partita altalenante.