Diego Schwartzman torna in campo. Ma stavolta il tennis non c’entra
Diego Schwartzman ha ufficialmente voltato pagina. Dopo aver salutato il tennis professionistico a inizio anno, l’ex top 10 del ranking ATP ha deciso di riscoprire un’altra sua grande passione giovanile: il calcio. Oggi il 33enne argentino è infatti un nuovo giocatore del Barkojba, squadra dilettantistica affiliata alla comunità ebraica di Buenos Aires. Un ritorno alle origini, che va oltre lo sport. Già, perché prima di diventare uno dei tennisti più amati del circuito – famoso per aver sfidato giganti a colpi di talento e resilienza – Schwartzman era un ragazzino come tanti, cresciuto tra i campetti del Barkojba e le prime racchette impugnate al Club Náutico Hacoaj, due istituzioni sportive profondamente legate alla cultura ebraica argentina.
Lì, dove tutto è cominciato, ha mosso i primi passi, prima con il pallone e poi con la racchetta. Per anni ha messo da parte il calcio per evitare infortuni, dedicandosi al tennis con una dedizione che lo ha portato fino alla semifinale del Roland Garros nel 2020. Oggi, però, le priorità sono cambiate. Libero dagli impegni del circuito, Diego ha deciso di tornare a indossare gli scarpini. Lo fa con gli amici di sempre, nel campionato Over 28 organizzato dalla FACCMA, federazione che riunisce i club sportivi ebraici del Paese. “Giocare con le persone con cui sono cresciuto è una gioia che va oltre il risultato”, ha sottolineato l’ex numero 8 del mondo. “Sono cresciuto con loro, mi hanno supportato durante la mia carriera e ora che ho lasciato il tennis, sono tornato a giocare a calcio con loro, proprio come quando eravamo giovani. È parte di quello che sono”, ha dichiarato durante una serata di gala per i 90 anni dell’Hacoaj, dove era stato invitato come ospite d’onore.
Nel nuovo ruolo di centrocampista, Schwartzman si è già tolto qualche soddisfazione. Secondo quanto racconta Guido Plotnik, amico e compagno di squadra, l’ex tennista ha deciso una partita recente con una doppietta nei minuti finali: “Siamo sul 2-2, entra a 15 minuti dalla fine e segna due gol. È ancora decisivo, anche se in un altro sport”. Il Barkojba, fondato nel 1937 come spazio di aggregazione per gli immigrati ebrei tedeschi, è oggi uno dei principali centri sportivi e culturali della comunità ebraica di Buenos Aires. E la squadra Over 28, con Schwartzman in rosa, ha iniziato la stagione senza sconfitte.
Presto, secondo il sunnominato Plotnik, Diego condividerà il campo anche con il fratello Matías, chiudendo simbolicamente un cerchio: “Vederli giocare insieme sarà un momento speciale, per loro e per tutti noi che li conosciamo da anni”. E chissà che, dopo essersi fatto apprezzare dagli appassionati di tennis sui campi in giro per il mondo, Schwartzman non sia pronto a diventare l’uomo chiave anche nel cuore della comunità che lo ha visto crescere. L’atavico potere dello sport.