BJK Cup: terza finale consecutiva per l’Italia, Ucraina battuta al doppio decisivo da Errani/Paolini
Billie Jean King Cup Finals, semifinale: Italia b. Ucraina 2-1
[ITA]S. Errani/J. Paolini b. [UKR] L. Kichenok/M. Kostyuk 6-2 6-3
Sara Errani e Jasmine Paolini regalano all’Italia il punto della finale. La vittoria in due set, con il punteggio di 6-2 6-3, sulla coppia ucraina completa la rimonta in semifinale e consentirà al team azzurro di provare a difendere il titolo del 2024. Poco prima dell’inizio della partita decisiva, Illya Marchenko dirama la sua scelta a sorpresa: al fianco di Lyudmyla Kichenok scende in campo Marta Kostyuk. Neppure questa mossa destabilizza le campionesse olimpiche, che conducono la sfida con personalità, spegnendo ogni entusiasmo nelle loro avversarie. Jasmine Paolini è senza dubbio il nome del giorno: dalla sua racchetta è partita la risalita, con il successo su Svitolina, e sempre lei ha concluso l’opera.
L’Italia, così, conferma l’imbattibilità contro l’Ucraina in questa competizione, con il quinto tie su cinque portato a casa. L’attesa adesso è tutta per il nome della seconda finalista che sfiderà la compagine tricolore nella giornata di domenica: USA e Gran Bretagna si fronteggeranno domani.
Per i corsi e ricorsi storici, questa è l’ottava finale della storia azzurra in Billie Jean King Cup – in tutte le sue denominazioni – e in bacheca ci sono già cinque trofei. Nel mirino c’è il sesto titolo.
Primo set: La scelta di schierare una coppia a sorpresa non scombussola le azzurre
Sara Errani e Jasmine Paolini scendono in campo con gli occhi della tigre. Niente pare poterle distogliere dall’obiettivo finale, neppure la scelta di capitan Marchenko di schierare a sorpresa Marta Kostyuk al posto di Nadiia Kichenok per affiancare l’esperta doppista Lyudmyla Kichenok. Già nel secondo game le azzurre mettono in mostra tutte le fragilità della coppia ucraina, soprattutto di Kostyuk, in difficoltà nel trovare la posizione. Se la decisione di optare per la numero 26 del mondo in singolare può apportare benefici per quanto riguarda la pesantezza di palla, soprattutto con i colpi di inizio gioco, i movimenti a rete di Marta sembrano destabilizzare anche Kichenok. È subito 2-0 per il duo italiano, grazie a un diritto poderoso di Paolini, ancora sulle ali dell’entusiasmo per la rimonta portata a termine contro Svitolina.
L’unico sussulto delle ucraine arriva nel quinto gioco quando riescono a piazzare il controbreak, più estemporaneo che principio di una rimonta. Infatti, quello rimane l’ultimo gioco messo a referto nel primo parziale. Sul 3-2 le italiane tornano a togliere il servizio alle avversarie: Errani chiude comodamente lo scambio sottorete, mettendo il set in discesa. Nell’ottavo gioco Sara e Jasmine sigillano il primo parziale in risposta al primo set point, ringraziando Kichenok per il doppio fallo.
Secondo set: Errani e Paolini recuperano un break di svantaggio e regalano all’Italia la finale
La seconda frazione di gioco appare come una propaggine del primo set. Le azzurre non tribolano alla battuta e riescono a fare affiorare tutte le difficoltà delle loro avversarie. Se Kostyuk appare poco a suo agio, è la prestazione di Kichenok a destare qualche dubbio. La campionessa dello US Open 2024 con Jelena Ostapenko commette più di un errore grossolano sottorete, non riuscendo a trascinare la sua compagna. Nel secondo gioco, grazie a un erroraccio di Kostyuk al volo, Sara e Jasmine hanno una chance di break che semplificherebbero l’impegno. Tuttavia, Marta si riscatta con uno smash un po’ traballante, ma efficace. Poco dopo arriva anche una seconda opportunità, che sfuma ancora una volta. E nel terzo gioco, allora, è il duo ucraino a piazzare il break sul servizio di Errani. Se le prime due palle break sono cancellate da uno smash steccato di Kostyuk e da un’ottima volée di Paolini, alla terza occasione la numero 26 WTA trova la pesantezza dei suoi colpi, che rende semplice per Kichenok appoggiare il tocco che vale il 2-1. La falsa partenza di Kostyuk e Kichenok è sostituita da una nuova versione della coppia. La scelta è di andare all’arrembaggio su ogni colpo, prendendosi rischi che al momento stanno pagando. Una migliore performance di Marta permette a Lyudmyla di ritrovare anche la sua versione più brillante.
Nel sesto gioco arriva la palla del controbreak. Al termine di uno scambio rocambolesco, in cui le ucraine provano a ributtare oltre la rete tutte le palle, il diritto di Jasmine sulla riga fa la differenza. È 3-3. Quando la spinta propulsiva delle ucraine sembra affievolirsi, in risposta si portano 0-30. Errani e Paolini infilano quattro punti consecutivi, che valgono loro il sorpasso, seppur sempre on serve. Per poco. Sul 4-3 le azzurre si guadagnano due palle break consecutive. Sulla prima fa male l’errore al volo di Errani, ma sulla seconda Kostyuk perde la pazienza e sbaglia in lunghezza il diritto che consegna alla coppia italiana la possibilità di servire per il match. Con un game a 15, Sara e Jasmine regalano la finale all’Italia.