Laver Cup, Cobolli: “Un onore essere qui. Contro Fonseca darò il 100%”
Dopo l’esperienza dello scorso anno in qualità di riserva, Flavio Cobolli è pronto a fare il suo debutto vero e proprio alla Laver Cup. L’azzurro, classe 2002, ha preso parte alla conferenza stampa del Team Europe alla vigilia dell’inizio della competizione e non ha nascosto l’entusiasmo per l’opportunità ricevuta. “Lo scorso anno ero come Tomas (Machac, ndr.), una riserva, ma mi sono davvero goduto questa competizione. È un piacere e un onore essere qui con questi ragazzi“, ha dichiarato il romano. “Non vedo l’ora che inizino i prossimi giorni, perché stiamo per cominciare, sono davvero felice di essere qui. Spero che riusciremo a fare un ottimo lavoro”.
Cobolli sarà impegnato nella nottata di tra venerdì 19 e sabato 20 settembre (intorno alle 4, orario italiano) contro Joao Fonseca, giovane talento brasiliano che ha già incrociato in passato. Interpellato da un giornalista sull’evoluzione del suo avversario e sull’incontro imminente, l’azzurro ha risposto con grande rispetto ma altrettanta determinazione: “Penso che tutti conoscano il potenziale di Joao. È un grande giocatore, ma noi siamo qui per cercare di batterlo. Per il bene della squadra e della panchina darò il massimo. Domani cercherò di dare il 100% per provare a vincere”.
Nel corso della conferenza è emerso anche un tema ricorrente in questa fase della stagione: il sovraccarico del calendario e la stanchezza accumulata dai giocatori. Dopo l’intervento articolato di Alexander Zverev sulla necessità di riformare la programmazione del tour, anche Cobolli – pur riconoscendo la sua giovane età e la limitata esperienza – ha voluto esprimere la propria opinione, seppur con la solita semplicità: “È il mio primo anno nel tour, quindi…”, ha detto con un sorriso, aggiungendo poi: “Sono d’accordo“.
Una battuta che dice molto sul talentuoso giocatore italiano: consapevolezza del proprio ruolo ma anche grande attenzione ai temi più discussi tra i colleghi. Per Cobolli, la Laver Cup rappresenta un’opportunità importante per misurarsi in un contesto internazionale di alto livello e al tempo stesso per dare il proprio contributo a una squadra piena di talento ed esperienza. L’impressione è che l’azzurro sia arrivato pronto, motivato e desideroso di dimostrare il proprio valore. La risposta, come sempre, verrà dal campo.