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ATP Hangzhou, Medvedev: “Posso tornare a vincere tornei, devo solo rimettere insieme i pezzi”

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Dopo mesi di difficoltà, tensioni e cambiamenti profondi, Daniil Medvedev è pronto a voltare pagina. Il tennista russo, ex numero 1 del mondo, debutta questa settimana al Lynk & Co Hangzhou Open con un obiettivo preciso: lasciarsi alle spalle un 2025 deludente e risalire la china, sia in classifica che nel gioco.

Il 2025, finora, è stato tutt’altro che positivo per Medvedev, scivolato al numero 18 del ranking ATP. La battuta d’arresto più significativa è arrivata nell’ultima edizione dello US Open, dove è uscito clamorosamente al primo turno contro il francese Benjamin Bonzi. Un match surreale, segnato da un’atmosfera tesa e da frizioni con arbitro e pubblico, culminato in una sconfitta al quinto set dopo una rimonta che aveva lasciato sperare in una remuntada epica. A quel punto, è arrivata anche la rottura con Gilles Cervara, il coach che lo aveva accompagnato per otto anni e con cui aveva raggiunto i vertici del tennis mondiale. “Non è stato semplice dire addio a Gilles – ha ammesso Medvedev – ma sentivo che era arrivato il momento di cambiare”

E il cambiamento è arrivato con l’ingresso di due figure esperte nel box del russo: Thomas Johansson, vincitore dell’Australian Open 2002 e già allenatore di Wozniacki e Goffin, e Rohan Goetzke, tecnico con esperienza internazionale ed ex direttore tecnico della IMG Academy. “Mi piace come lavorano, mi piace quello che dicono – ha raccontato in conferenza stampa – È un progetto nuovo e stimolante per la mia carriera. Sono felice di provarci con loro almeno fino a fine stagione, poi vedremo“. Dopo la delusione newyorkese, Medvedev si è concesso una pausa di due settimane lontano dai campi, per staccare mentalmente e ricaricarsi. Il rientro agli allenamenti è avvenuto in quel di Monte-Carlo, dove ha ripreso a lavorare con intensità. “La scorsa settimana, in allentamento, ho giocato il mio miglior tennis dell’anno, forse in assoluto. – ha dichiarato – L’obiettivo, adesso, è riuscire a trasferire quelle sensazioni in partita. Se ci riuscirò, posso tornare a vincere tornei. Ed è la cosa più importante

A Hangzhou, dove figura come seconda testa di serie, Medvedev esordirà contro Nishesh Basavareddy. Il bilancio stagionale fin qui è modesto: 26 vittorie e 18 sconfitte, numeri lontani dagli standard abituali del russo. Ma la voglia di riscatto non manca. Con lo sguardo già rivolto al 2026, Medvedev spera che la trasferta asiatica possa rappresentare una sorta di svolta. Non solo per salvare un’annata complicata, ma per ritrovare quella continuità che negli ultimi mesi è venuta a mancare. “Voglio tornare competitivo. So di avere il livello per farlo, devo solo rimettere insieme i pezzi” Insomma, la risalita è iniziata, e a giudicare dal nuovo approccio mentale e tecnico, Medvedev sembra intenzionato a tornare dove sente di appartenere: ai vertici del tennis mondiale.

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