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Musetti, le Finals sono a portata di mano: l’Italia sogna due azzurri a Torino

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La stagione 2025 di Lorenzo Musetti prosegue a vele spiegate. Il carrarino, appartenente alla categoria elitaria degli “esteti” del tennis, e considerato uno dei talenti più puri del circuito, per varie annate è meramente rimasto un “bello e incompiuto”. Poi il click, la metamorfosi in un giocatore completo, solido, disposto a scendere a compromessi col suo tennis pur di ottenere i risultati sperati. Durante il Rolex Monte-Carlo Masters – tappa che ha segnato l’inizia di una primavera da favola – lo stesso Lorenzo ha dichiarato: “Sono sempre stato il bello talentuoso che deve giocare “champagne” e che non si sporca le mani. Mentre oggi mi sono sporcato le mani e anche i piedi”, ha aggiunto al termine del fatidico incontro di secondo turno vinto contro Jiri Lehecka in quel del Principato, dove un infortunio spense le speranze dell’azzurro durante la finalissima giocata con Carlitos Alcaraz.

Da Montecarlo in poi, la versione deluxe di Musetti incombe sul mattone tritato di mezz’Europa. Il carrarino mette a sedere gli avversari più temuti, ottenendo tre semifinali consecutive tra Madrid, Roma e il Major di Parigi. La seconda metà dell’estate 2025 si rabbuia con delle prestazioni sottotono, condizionate da un infortunio che Lorenzo si trascina dal Roland-Garros, ma allo US Open – nonostante il suo amore mai sbocciato con il cemento – Muso si spinge sino ai quarti, arrendendosi soltanto a sua maestà Jannik Sinner.

Un anno semplicemente meraviglioso per Musetti, entrato per la prima volta tra i migliori 10 giocatori del mondo, e attualmente in corsa per le ATP Finals di Torino. Oltre ai già qualificati Alcaraz e Sinner, sono ancora 6 i posti disponibili per prendere parte all’ultimo evento – il più importante dopo gli Slam – della stagione tennistica, e Lorenzo occupa momentaneamente l’ottavo posto – nonché ultimo disponibile – a quota 3.070 punti.

Il pericolo Draper – alle spalle dell’azzurro nella classifica Race – è svanito dopo l’ufficialità dello stop del tennista inglese sino a fine 2025, dunque, Musetti si è già liberato della pressione di un diretto rivale, e con un Nole ancora incerto della sua presenza a Torino, le chance di partecipazione di Lorenzo aumentano notevolmente. Dopo la semifinale persa contro Carlitos Alcaraz, a Flushing Meadows, Djokovic ha dichiarato: “Ho in programma di giocare il torneo di Atene, quello è sicuro, ma per il resto ancora non so dove andrò e cosa farò”. Nel 2024 la leggenda serba saltò l’appuntamento delle Finals e se quest’anno dovesse riconfermare la sua scelta – anche se solo per una questione di programmazione – libererebbe un posto per gli attuali inseguitori, tra i quali scalpita il ritrovato Felix Auger-Aliassime.

Archiviato lo US Open, la fitta stagione sul cemento prosegue in Asia, e i tornei da affrontare prima delle Finals di Torino sono ancora parecchi. Lorenzo parteciperà all’ATP 250 di Chengdu, in Cina, dove difende la finale raggiunta lo scorso anno, persa poi contro il mancino di casa Shang. Oltre a guardarsi le spalle per una probabile repentina ascesa del canadese Aliassime – attualmente a quota 2705 punti (distaccato di 365 rispetto all’azzurro) – Musetti tallona insistentemente il numero 7 della Race, Alex De Minaur, che lo precede di soli 75 punti. Decisamente meno raggiungibile il duo statunitense rappresentato da Shelton e Fritz, i quali occupano al momento, rispettivamente, quinta e sesta posizione della Race.

La Race to Turin aggiornata dopo lo US Open

1 Carlos Alcaraz22ESP10540
2✓ Jannik Sinner24ITA7950
3Novak Djoković38SRB4180
4Alexander Zverev28GER4180
5Ben Shelton22USA3710
6Taylor Fritz27USA3465
7Alex de Minaur26AUS3145
8Lorenzo Musetti23ITA3070
9Jack Draper23GBR2990
10Félix Auger-Aliassime25CAN2705

Qualora Musetti dovesse qualificarsi per le Finals di Torino, sarebbe un evento storico per la nazione tricolore, che vedrebbe per la prima volta due rappresentanti azzurri competere nel prestigioso evento. Nel 2021, Berrettini fu costretto a ritirarsi per infortunio e cedette il testimone ad un giovanissimo Jannik Sinner che subentrò a competizione in corso, disputando un match in meno rispetto agli avversari. Dunque, la suddetta “staffetta” non va considerata come una doppia partecipazione azzurra. Lieto evento che potrebbe verificarsi invece il prossimo novembre.

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