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Dimitrov torna ad allenarsi dopo l’operazione: il lungo calvario che ha interrotto una striscia record

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Grigor Dimitrov è ritornato ad allenarsi. Il bulgaro, fermato da un infortunio al muscolo del pettorale destro durante l’ottavo di finale di Wimbledon edizione 2025, disputato contro Jannik Sinner, ha finalmente ripreso la racchetta tra le mani (sui campi della sua città natale), primo passo verso un ritorno sul circuito che si preannuncia ancora tutto da scrivere.

Del resto, l’ultima immagine che abbiamo di Dimitrov in un Major è quella di lui che, avanti due set a zero contro Sinner, si piega sul petto e guarda sconsolato il proprio angolo. Un gesto inequivocabile: qualcosa si era strappato – letteralmente. Le prime diagnosi parlavano di lesione muscolare; qualche giorno dopo, l’esito degli esami ha confermato uno strappo parziale al pettorale destro, che ha richiesto un intervento chirurgico. Con conseguenze immediate: niente swing nordamericano – US Open compreso – dove difendeva i quarti di finale. E una striscia, quella di Slam consecutivi disputati, che si è fermata a quota 58.

Una costanza quasi impressionante quella dimostrata da Grigor, iniziata nel gennaio 2011 all’Australian Open e durata – per l’appunto – fino a luglio 2025: nessun forfait, sempre presente nel main draw, record assoluto tra i tennisti in attività e quinto nella classifica all-time. Il tutto reso ancor più paradossale dal fatto che i suoi ultimi cinque Slam si sono conclusi tutti allo stesso modo: con un ritiro a partita in corso.

Il calvario era cominciato circa un anno fa, proprio in quel di Wimbledon, nel 2024. Allora fu uno strappo all’adduttore a fermarlo (sempre agli ottavi) contro Daniil Medvedev. Da lì, una serie di infortuni muscolari lo ha perseguitato come in una sorta di maledizione: già, perché allo US Open edizione 2024 era stato costretto a ritirarsi ai quarti per un problema alla gamba sinistra; all’ Australian Open 2025, invece, era stato costretto a dire basta nel secondo set contro Francesco Passaro per un problema alla zona schiena-anca; al Roland Garros 2025, nuovo ritiro nel terzo set contro Ethan Quinn per un infortunio alla coscia.

Infine, l’ultima edizione di Wimbledon. È proprio lì, sull’erba che tanto ama, che il suo fisico lo ha tradito ancora una volta. Stavolta in un match che sembrava potesse rappresentare una rinascita: Dimitrov era avanti due set contro Jannik Sinner, ma l’infortunio di cui sopra ha cambiato tutto. Si è trattato di uno snodo chiave anche per il forte tennista azzurro, che da lì in poi non si è più fermato, fino al trionfo finale. Una sliding door tanto crudele per Grigor quanto decisiva per Jannik.

Il bulgaro, 34 anni compiuti a maggio, si è dovuto fermare in un momento in cui, ironia del destino, stava attraversando uno dei periodi migliori per qualità di gioco. Grigor, che nei mesi scorsi aveva mostrato un tennis brillante e maturo, sembrava vicino a una seconda giovinezza. Ma la sua carriera, mai banale, si conferma ancora una volta un viaggio a ostacoli. Il ritorno agli allenamenti è però un segnale incoraggiante. In fondo, per uno come Grigor, che ha sempre giocato con eleganza e cuore, la partita più importante potrebbe essere proprio questa: quella contro il tempo, contro il dolore, contro la sfortuna. E chissà che non sia proprio questo nuovo inizio – lento, silenzioso, lontano dai palcoscenici più importanti – a riportarlo ancora una volta sotto i riflettori.

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