Alcaraz torna n° 1 al mondo: i record, la situazione e i possibili scenari
Si interrompe a 65 settimane il regno di Jannik Sinner da numero uno del mondo, ben 454 giorni passati ad osservare tutti dall’alto. Ora però è giusto celebrare Carlos Alcaraz che ieri è riuscito non solo a strappare lo US Open al campione in carica, ma è anche stato in grado di riprendersi la posizione di primo nel ranking che si era conquistato già all’età di 19 anni e 4 mesi nel 2022, diventando il più giovane di sempre.
La vittoria di ieri è stata senza attenuanti con Carlos Alcaraz superiore sotto ogni aspetto del gioco, un 3-1 che sta quasi stretto allo spagnolo che come detto ritorna a sedersi sul trono del tennis maschile. Una dinamica mai scontata e banale, anche se onestamente in molti se lo sarebbero aspettato per un semplice discorso di punti. Infatti Alcaraz ne difendeva appena 60 tra Montreal, Cincinnati e US Open mentre Sinner ben 3200. Questo significa che Jannik, considerando il ritiro da Montreal e un Alcaraz sempre finalista, avrebbe dovuto vincere sia Cincinnati che US Open per confermare i punti ottenuti nel 2024 e restare in vetta. Così non è stato e Alcaraz è stato perfetto nel riscattare ciò che non era riuscito a fare lo scorso anno ovvero trovare continuità nel periodo tra agosto e settembre.
Oltre al record di precocità, Alcaraz è stato il tennista che ha scalato il maggior numero di posizioni in un singolo anno per raggiungere la prima posizione del ranking, precisamente tra novembre 2021 e 2022 dalla 32esima posizione alla prima. Numeri che fanno capire sia quanto sia stata impressionante la serie di Sinner fino a ieri e al tempo stesso la grandezza di Alcaraz, arrivato al sesto Slam in carriera a 22 anni e con solo l’Australian Open ancora da conquistare.
Sinner vs Alcaraz: è possibile un colpo di scena entro il 2026?
La domanda che si fanno in molti è se Alcaraz possa collezionare un numero di settimane consecutive simile se non superiore alle 65 di Sinner. La risposta naturalmente è imprevedibile, ma se volessimo fare una sorta di previsione possiamo affermare che sia tutto molto equilibrio. Ad oggi Alcaraz, non solo per lo stato di forma spaziale, ha un finale di 2025 con solo 950 punti da difendere contro i 2880 di Sinner dunque potrebbe cavalcare l’onda.
Torneo | Jannik Sinner | Carlos Alcaraz |
Pechino | 330 punti | 500 punti |
Shanghai | 1000 punti | 200 punti |
Bercy | – | 100 punti |
ATP Finals | 1500 punti | 200 punti |
I punti da difendere nei prossimi tornei
Certo, un passo falso potrebbe compromettere tutto per Alcaraz ancora prima del 2026, ma si tratta di un’eventualità al momento remota anche se sulla carta Jannik ha un ottimo feeling con gli ultimi tre mesi della season. L’inizio del prossimo anno però potrebbe sorridere a Sinner, specialmente nel periodo tra Australian Open e Internazionali di Roma ovvero quei mesi in cui ha dovuto scontare la squalifica (e quindi non ha potuto guadagnare punti). Insomma, non ci resta che metterci comodi e viverci il più a lungo questa coppia che sta trascinando il tennis.