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A Genova trionfa Luciano Darderi in una finale tutta italiana 

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Se è vero che gli azzurri al Challenger 125 di Genova avevano fatto i fuochi d’artificio fino ai quarti, non si può certo dire che poi si siano tranquillizzati. Lo conferma la finale tutta tricolore tra Luciano Darderi, salito a bordo all’ultimo momento, come si diceva, ma col piglio del capitano, e Andrea Pellegrino il cui spartito, in una carriera tutta alti e bassi, suggeriva questa volta buone note. Arnaboldi, Popko, Monteiro e Gentzsch le vittime di Darderi in un torneo dove ha rischiato qualcosa solo nella semifinale contro il qualificato tedesco Tom Gentzsch (n.370).

Pellegrino da parte sua aveva via via eliminato Bertola, Sanchez Izquierdo, Picchione e Travaglia. E anche per lui i primi problemi sono arrivati in una semifinale in cui Travaglia l’ha portato al terzo set. Nulla comunque in confronto ai problemi che si è trovato a dover fronteggiare in finale contro un avversario scatenato che ha confermato di valere, almeno sulla terra rossa, i primi della classe. Il 6-1 6-3 finale in poco più di un’ora di gioco rende bene l’idea. 

Sono stato benissimo in questo torneo dove era la prima volta che giocavo ed è stata davvero un’esperienza bellissima. Campi perfetti, livello tecnico molto alto e organizzazione super. In questa settimana è stato molto bello poter giocare sempre davanti a tantissimo pubblico che voglio davvero ringraziare”. 

Con questo risultato Luciano migliora il proprio best ranking alla posizione n. 30 e sarà per lui una bella sfida cercare di migliorarsi ancora tra un paio di settimane all’ATP 500 di Tokyo dove si giocherà sul cemento, cioè non la sua superfice preferita. 

Zeppieri vince il Challenger di Shanghai

Giulio Zeppieri, lontano dai riflettori, si è sobbarcato un’infinita trasferta verso Shanghai dove nel locale Challenger 100 (cemento outdoor) è andato a vincere il suo terzo titolo in carriera, superando in sequenza Onclin, Biryukov, Peliwo e Hsu senza lasciare per strada un solo set. In finale ha trovato dall’altra parte della rete il giapponese Yasutaka Uchiyama (n.225 ATP, ma n.78 nel 2019) e la faccenda si è leggermente complicata, come conferma il punteggio a favore dell’azzurro: 7-6(2) 7-5 in 1h e 40′ di gioco.

Ma Giulio, in uno stadio tanto bello quanto deserto, è sempre riuscito a non perdere il filo del discorso, come invece gli è capitato fin troppo spesso in passato. Era dal febbraio 2023 (Cherbourg-La Manche) che Giulio non alzava un trofeo e questo successo gli permette di risalire in classifica al n. 171 ATP, ad una sessantina di posizioni dal suo best che raggiunse nel gennaio 2024.  

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