Trump va alla finale dello US Open. E l’associazione Usa del tennis chiede di oscurare eventuali “contestazioni”
La finale maschile dello U.S. Open tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sarà segnata anche dal ritorno sugli spalti di Donald Trump. Il presidente, assente da Flushing Meadows da dieci anni, sarà ospite di Rolex, sponsor del torneo, che lo accoglierà in un proprio box di lusso. E un’email interna dell’U.S. Tennis Association, scrive Ben Rothenberg sul suo sito Bounces, rivelache in occasione della sua presenza i broadcaster internazionali sono stati invitati a non mostrare eventuali proteste o reazioni negative del pubblico.
Nel messaggio si precisa che Trump sarà inquadrato durante la cerimonia dell’inno, uno dei momenti più solenni e rumorosi, così da schermarlo da possibili contestazioni, ma si chiede espressamente di evitare la messa in onda di “qualsiasi interruzione o reazione in risposta alla presenza del presidente”. La USTA allega all’email anche la policy social del torneo e un documento di “talking points” per gestire la visita, ridotto però a una sola indicazione: Trump seguirà la finale “come ospite di uno sponsor”.
L’approccio ha già sollevato critiche: nel 2013, alla sua ultima apparizione all’U.S. Open, il tycoon fu accolto da sonori fischi, e il tentativo di censurare eventuali dissensi rischia di essere un boomerang.
Il fatto poi che l’inquilino della Casa Bianca sia ospite del marchio svizzero, scrive Rothenberg, non è secondario: Rolex potrebbe voler coltivare buoni rapporti con colui che ha imposto alla Svizzera pesanti dazi che rischiano di danneggiare i produttori.
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