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Gli italiani fanno i fuochi d’artificio al Challenger di Genova 

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Il Challenger 125 di Genova era di gran lunga il più importante della settimana oltre che quello, per ovvi motivi, con più italiani in tabellone. Gli azzurri ai nastri di partenza erano infatti ben 16, di cui sette provenienti dalle qualificazioni (Dalla Valle, Pennaforti, Compagnucci, Bondioli, Fonio,  Cadenasso e Picchione). Il torneo si è allineato giovedì ai quarti di finale, con ben 5 italiani a presidiare il tabellone.  

Ci sembra d’obbligo cominciare dai più giovani, e precisamente da Carlo Caniato e Federico Bondioli, partito dalle qualificazioni, che hanno dato vita ad un bellissimo derby di secondo turno da cui è uscito vincitore il secondo col punteggio di 6-7(5) 7-5 6-2 dopo quasi due ore di lotta. Abbiamo già notato diverse volte come il destino si diverta a fare dei giri strani, e questo caso non fa eccezione.

I due ragazzi non solo sono ottimi amici ma la prossima settimana partiranno per una tournée di tre settimane negli USA per giocare altrettanti Challenger, condividendo tra l’altro l’allenatore. Questo non ha comunque impedito loro di gettare in campo ogni stilla di energia. Il tennista ravennate ha affrontato nei quarti Stefano Travaglia che lo ha battuto in 6-4 6-3.

La parte alta del tabellone è presidiata da Luciano Darderi che, eliminato al terzo turno degli US Open da Carlos Alcaraz, è salito a bordo in extremis qui a Genova, senza nascondere le proprie ambizioni: “Punto alla top 20” ha dichiarato appena arrivato al circolo. Nei quarti se la vedrà con il brasiliano Thiago Monteiro (ex n.61 ATP) in quella che potrebbe anche essere una sorta di finale anticipata. Nella parte bassa del tabellone l’hanno fatta da padroni Andrea Pellegrino e Andrea Picchione, entrambi senza perdere un set. Il classe 1997 si è imposto sul connazionale con un netto 6-3 6-2.

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