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US Open: Errani e Paolini si fermano a un passo dalla finale

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[3] G. Dabrowski/E. Routliffe b. [2] S. Errani/J. Paolini 6-4 6-3

(Ha collaborato Danilo Gori)

Niente da fare per Sara Errani e Jasmine Paolini, che devono arrendersi con il punteggio di 6-4 6-3, a un passo dalla finale, contro Gabriela Dabrowski e Erin Routliffe. Per le azzurre è una giornata poco brillante, soprattutto per la giocatrice toscana. I turni di servizio non scorrono mai via agevolmente, mentre in risposta faticano a impensierire le avversarie, chiudendo il match con uno 0 nella casella delle palle break conquistate. Il duo oceanico-canadese approda in finale con pieni meriti, mettendo in difficoltà le italiane con il loro tennis da doppiste pure. Eppure nell’unico precedente, seppur vinto sempre da Dabrowski e Routliffe, i giochi si sono decisi solamente al match tiebreak, alle WTA Finals di Riad del 2024. Oggi per Sara e Jasmine, però, qualcosa non funziona a dovere.

IL MATCH

Il sodalizio terza forza del seeding ha buonissime attitudini a rete e si difende dai colpi tesi di Paolini e dalle traiettorie alte e profonde di Errani, che provano inizialmente senza troppo successo a passare per spingere indietro le rivali. Routliffe si mostra particolarmente sicura nell’esecuzione dello smash e della prima volée, lenta ma ben piazzata, esibendo anche ottimi riflessi; non ci sono break nei primi sei game ma sul 3-3 la pressione del duo oceanico-canadese sale di grado e di nuovo la neozelandese rimbalza tutto e causa il primo break del match. Paolini prova a far valere la sua maggior solidità nei colpi in risposta e in manovra ma nemmeno lei riesce ad allentare la pressione e si arriva in tal modo al 5-3 con Jasmine che deve servire per allungare la prima frazione.
Jas ottiene il punto ma Routliffe fa altrettanto concludendo un set perfetto con un turno alla battuta in assoluta coerenza in termini di qualità; doppista di razza, tiene la rete senza sforzo apparente e dirige i colpi con maestria per il 6-4 finale in trentotto minuti.

Il secondo set purtroppo ripropone lo stesso copione. Nel terzo gioco le azzurre sono messe sottopressione nel turno di servizio di Errani, sprofondando 0-30. Si salvano con quattro punti consecutivi, ma i margini di errore sono ormai azzerati. Anche nel game di battuta di Paolini emerge qualche problema quando, con due gratuiti, uno di Sara al volo e un diritto in rete di Jasmine, regalano alle avversarie due rischiose palle break. La tennista toscana è brava a mettere in campo altrettante prime vincenti e a ribaltare l’inerzia del gioco. Dabrowski e Routliffe sono implacabili alla battuta e sempre efficaci in risposta, il tutto grazie a un gioco di volo puntuale e a geometrie ben congegnate. Il duo italiano non riesce ad essere altrettanto performante e nel settimo gioco si trova a fronteggiare altre tre chance di break. Alla seconda occasione, Errani tenta di alzare un pallonetto che le rimane corto, permettendo alla canadese di portarsi avanti di un break con un semplice smash. È 4-3, con un allungo che rischia di essere quello decisivo. Sul 5-3 Paolini fatica al servizio e deve fronteggiare un match point. La firma finale porta, e forse non porteva essere altrimenti, il nome di Erin Routliffe, che chiude sottorete la semifinale.

[1] K. Siniakova/T. Townsend b. [4]V. Kudermetova/E. Mertens 6-3 7-6(3)

Di Danilo Gori

Le finaliste della parte alta del tabellone sono le favorite Siniakova-Townsend, coppia pluridecorata con la ceca alla ricerca del suo undicesimo titolo Major in doppio, cui va aggiunto un alloro nel misto a Wimbledon pochi mesi or sono, e l’americana, protagonista quest’anno anche in singolare, che contribuisce con due Slam. Nella penultima fatica il binomio più forte ha prevalso con le quarte teste di serie Veronika Kudermetova/Elise Mertens con il punteggio di 6-3 7-6(3) in un’ora e tre quarti.

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