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US Open, Swiatek: “Tutti sappiamo come può giocare Anisimova. Se ho bisogno di una pausa? Forse tu…”

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Iga Swiatek saluta New York ai quarti di finale, sconfitta per mano di Amanda Anisimova, che doveva e voleva vendicare la sconfitta di Wimbledon per 6-0 6-0. In conferenza stampa la polacca si è soffermata sul match e su cosa non è andato, specificando come la finale dei Championships ormai sia alle spalle per entrambe. C’è stato spazio anche per un siparietto con un giornalista che le ha chiesto se avesse bisogno di staccare un po’ dopo tutti questi impegni ravvicinati.

D: Pensieri sulla partita di oggi?
SWIATEK
: “Magari fatemi delle domande. Sarà più facile

D: È stata una buona estate per te. Non si è conclusa come avresti voluto. Dopo una partita come questa, ci vuole un po’ per riuscire ad avere una prospettiva sulla qualità degli ultimi mesi e sui risultati che hai ottenuto?
SWIATEK
: “No, perché so cosa ho raggiunto, quindi non posso cancellarlo solo perché ho perso oggi. Sì, ne sono consapevole. E non potevo vincere la partita di oggi giocando così, servendo in quel modo e con Amanda così aggressiva in risposta. Quindi lo capisco

D: Come pensi di aver giocato oggi? Di cosa sei meno soddisfatta nella tua prestazione?
SWIATEK: “Da fondo mi sembrava di giocare bene, però credo che sia stato il servizio a fare la differenza. Lei vinceva, credo, più punti con il suo servizio e io ho fatto un po’ di fatica a mettere dentro la prima e lei rispondeva bene sulla seconda. Quindi direi che è stata quella la differenza

D: Com’è per te affrontare una partita contro qualcuno che l’ultima volta hai battuto 6-0 6-0? Come cambia l’approccio rispetto a una partita in cui sai che l’avversaria farà qualcosa di diverso, ma non sai esattamente cosa? È una situazione un po’ insolita.
SWIATEK
: “Per me non ha contato per niente. Penso che tutti sappiano come può giocare Amanda. Non ha giocato bene a Wimbledon, ma non è che farà sempre gli stessi errori o si sentirà sempre allo stesso modo. So che è una brava giocatrice. Può giocare un gran tennis. Quindi, per quanto mi riguarda, ero pronta a una partita difficile. Ha vinto lei, ma non ha fatto differenza

D: Quanto è difficile quando la partita prima della tua dura quattro ore? Ti scombina la routine o è un fattore irrilevante?
SWIATEK: “Devi essere pronta a questo in uno Slam. Non è comodo, soprattutto quando i “not before” (orari indicativi) non hanno senso. Devi comunque essere pronta a giocare all’una, perché c’è scritto “non prima dell’una”. Ma poi aspetti, perché ovviamente… Quante volte una partita maschile finisce in un’ora e mezza? È semplicemente il tennis. Devi adattarti. Non ha senso pensarci troppo

D: Puoi descrivere quanto Amanda sia stata diversa oggi come avversaria rispetto alla finale di Wimbledon? La palla ti sembrava diversa? Cosa è cambiato?
SWIATEK: “Ha messo le palle in campo. È stato totalmente diverso. Come ho detto, non è una sorpresa. Mi alleno con lei, so come può giocare. È stato tutto diverso. Si muoveva meglio, ha giocato meglio

D: Parlando dei problemi al servizio, li attribuisci a una mancanza di ritmo oggi, oppure alla pressione che Amanda ti metteva in risposta?
SWIATEK: “No, penso di non aver servito al meglio per tutto il torneo, forse. Ma credo che, siccome lei rispondeva così bene, si è vista di più la differenza. D’altra parte, non l’ho nemmeno allenato tra una partita e l’altra, quindi devo semplicemente lasciar perdere e concentrarmi sulla prossima

D: In generale, sono state settimane intense di tennis: Wimbledon, i tornei americani in precedenza e ora questo torneo. Quanto ti senti stanca in questo momento?
SWIATEK: “Beh, non lo so. Non è che le mie partite qui siano state così stancanti

D: Senti il bisogno di una pausa mentale? Non parlo della sconfitta in sé.
SWIATEK: “Perché dici così?

D: Mi chiedevo solo. Hai giocato tanto di fila. Hai voglia di prenderti una pausa?
SWIATEK: “Parla con chi si occupa del calendario. Tu hai bisogno di una pausa mentale?

D: Scusa?
SWIATEK: “Sembri uno che ha bisogno di una pausa mentale

D: In effetti sì.
SWIATEK: “E allora che ci fai qui?

D: Devo arrivare alla fine del torneo.
SWIATEK: “Buona fortuna

D: Cosa pensi di come Amanda ha reagito alla sconfitta di Wimbledon e di come è riuscita a rientrare?
SWIATEK: “Non so come abbia fatto, perché non sono lei. Dovresti chiedere a lei qual è stato il processo.
Ma credo che, nel tennis, le sconfitte che spezzano il cuore ci saranno sempre e non hai alternative. Devi solo andare avanti e cercare di giocare bene la volta dopo

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