US Open e n. 1 del mondo: continua la sfida Sinner-Alcaraz, Sabalenka chiude i conti
Il tema del numero uno del ranking ha da sempre la sua importante figura all’interno dell’universo tennis. Lo è ancora di più nel nostro Paese da quando Jannik Sinner, il 10 giugno 2024, è diventato il primo tennista italiano a raggiungere questa ambitissima posizione in classifica.
Sono passate 64 settimane da quel giorno e l’altoatesino – che oggi inizia la 65esima – non ha ancora mai ceduto il passo nemmeno per un secondo in questi 15 mesi. Non si può dire però che possa dormire sogni tranquilli, specialmente in questa settimana che potrebbe essere l’ultima a causa del pressing asfissiante di Carlos Alcaraz.
Qualche settimana fa vi parlavamo proprio di questa difficile situazione per Sinner, che avrebbe dovuto difendere ben 3200 punti tra Montreal (200), Cincinnati (1000) e US Open (2000) mentre Alcaraz solo 60, 10 a Cincy e 50 nell’ultimo Slam dell’anno.
Se in Canada nessuno dei due si è presentato, a Cincinnati ad avere la meglio è stato Alcaraz in finale a causa del ritiro di Sinner. Essendo attualmente numeri 1 e 2 del mondo, l’unico modo per vederli contro in un torneo è quello di aspettare la finale e mai come questa volta c’è tanta attesa. L’eventuale ultimo atto italo-spagnolo allo US Open varrebbe non solo un titolo Slam, il terzo di fila che i due si giocherebbero l’uno contro l’altro dopo Roland Garros e Wimbledon (mai nessuna coppia nell’Era Open ha giocato tre finali Slam nello stesso anno), ma anche la testa del ranking.
Infatti se Alcaraz dovesse vincere il torneo andrebbe a far abdicare l’azzurro dal numero uno della classifica, mentre un successo di Jannik lo farebbe proseguire nella sua personalissima corsa. Altrimenti Sinner dovrebbe vincere un match in più rispetto ad Alcaraz, ma ad oggi è difficile pensare ad un’eliminazione dello spagnolo, che vive uno stato di forma pazzesco. Quindi, più probabile che si decida tutto in finale.
Come ormai siamo abituati a ricordarvi ogni volta che parliamo del ranking, Sinner ha già superato abbondantemente le 53 settimane consecutive da debuttante numero uno di Novak Djokovic, essendo a 65. Solamente in tre hanno messo a referto una striscia più lunga di settimane in vetta al ranking da quando sono diventati numeri uno per la prima volta, ovvero Lleyton Hewitt (75), Jimmy Connors (160) e l’inarrivabile Roger Federer (237). Se per raggiungere gli ultimi due servirebbe un miracolo, superare il tennista australiano non è così impossibile.
Tennista | Settimane consecutive da #1 |
Roger Federer | 237 |
Jimmy Connors | 160 |
Lleyton Hewitt | 75 |
Jannik Sinner | 65 (in corso) |
Novak Djokovic | 53 |
Di seguito, invece, la classifica delle settimane consecutive da n. 1 del mondo in generale.
Tennista | Settimane consecutive da #1 |
Roger Federer | 237 |
Jimmy Connors | 160 |
Ivan Lendl | 157 |
Novak Djokovic | 122 |
Pete Sampras | 102 |
Novak Djokovic II | 86 |
Jimmy Connors II | 84 |
Pete Sampras II | 82 |
Ivan Lendl II | 80 |
Lleyton Hewitt | 75 |
Jannik Sinner | 65 |
Ranking WTA: Aryna resta regina
Passiamo ora alla classifica WTA, dove questa notte abbiamo avuto una conferma aritmetica: Aryna Sabalenka resterà numero uno del ranking indipendentemente da quando verrà eliminata e da chi vincerà US Open. Infatti tutte le combinazioni vedono la bielorussa salda in vetta (seppur qualcuna per pochi punti) grazie all’accesso ai quarti di finale, conquistato in virtù del 6-1 6-4 contro la spagnola Cristina Bucsa.
La tigre di Minsk vanta 9655 punti, irraggiungibili anche in caso di vittori degli US Open da parte di Coco Gauff (9634) o Iga Swiatek (9503). Potrebbe invece registrare il proprio best ranking Mirra Andreeva, ora al quarto posto live ma già eliminata (ora è a quota 4793 punti). Per quanto riguarda Jasmine Paolini, l’azzurra resterà numero 8 al mondo con 4006 punti, appena 3 in più di Zheng che però è infortunata.