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US Open: quattro Slam, sempre due italiani in ottavi: record! Con Zverev K.O. crescono le chance di Sinner

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Per la prima volta nella storia del tennis italiano almeno due italiani hanno raggiunto gli ottavi in tutti e 4 gli Slam dell’anno!

A Melbourne Sinner (vincitore) e Sonego (quarti)
A Parigi Sinner (finale) e Musetti (semifinale)
A Wimbledon Sinner (vincitore) Cobolli (quarti) e Sonego (ottavi)
A New York Sinner e Musetti il cui torneo è tutt’altro che finito, Sinner affronterà Bublik, Musetti sfiderà Munar.

Come si vede la costante si chiama Sinner che ha raggiunto gli ottavi di finale a New York per la quinta volta consecutiva 2021-2022-2023-2024 e 2025 e dopo 2 successi in 3 finali mira alla terza vittoria in 4 e, se accadrà,  con mille rimpianti per i 3 matchpoint mancati al Roland Garros. In quel caso infatti potrebbe dire che nessuno è’ andato più vicino di lui a realizzare il Grande Slam dal 1969 a oggi. Ma non so se sarebbe contento di ciò. La sconfitta patita con Aliassime da parte di Zverev (46 76 64 64), testa di serie n.3 che aveva battuto il canadese 6 volte su 8 ma persa l’unica sfida Slam, non sembra essere una cattiva notizia per Sinner che con Zverev ha un bilancio in rosso, mentre con Aliassime sebbene ci avesse perduto due volte nel 2022 c’è il recentissimo precedente di Cincinnati quando gli ha lasciato appena due game, 60 62!
Purtroppo non mi hanno consentito di fare a Jannik, (reduce dalla vittoria n.24 di fila sul cemento in uno Slam), una domanda dopo la sua vittoriosa rimonta con Shapovalov che, vinto un primo set giocando alla grande sia pure “Sciupavalovando” un vantaggio di 5 a 2, aveva avuto la pallabreak per il doppio break e il 4-0 nel terzo set – ma lì ha sbagliato un rovescio gratuito in rete- e poi quella del 4-1 e questa volta l’errore è venuto dal dritto.
Spero che quella domanda non mi sia stata impedita di farla per ordini di scuderia a seguito di quell’altra domanda, l’altro giorno, quando gli avevo chiesto se era “per caso” davvero necessario avere uno sponsor alle spalle per ottenere una intervista da solo one&one, cioè quelle che non hanno nulla a che fare con le conferenze stampa collettive.

Qualcuno mi ha fatto presente che non si poteva escludere questa possibilità. Spero che non sia così, verificherò alla prossima occasione. Mi sarebbe piaciuto sapere che cosa passasse per la testa di Jannik nel momento del quasi 0-4. Chissà se ce lo avrebbe detto.
Ma rispondendo a un collega americano che gli chiedeva che cosa gli fosse successo nel match che lo aveva visto in così seria difficoltà lui aveva dato una risposta da titolo, finalmente! “Non sono una macchina!”. E infatti il titolo su Ubitennis ce lo abbiamo subito fatto. 

A 24 anni e 14 giorni Sinner diventa il quarto tennista più giovane a vincere 20 partite in uno dei 4 Slam: fino a ieri a New York aveva vinto 19 partite e perse 5. Qui aveva giocato la sua prima sfida di Slam: contro Wawrinka. E la ricordo benissimo. Aveva perso in 4 set e invece di essere orgoglioso di aver strappato un set al campione svizzero era seccatissimo.


E’ vero che ormai la gente si aspetta che lui vinca sempre, su qualunque superficie e contro qualunque avversario. Prima o poi invece perderà, anche se mi auguro che succeda il più tardi possibile.
E’ abbastanza probabile secondo me che Jannik batta anche Bublik che ha vinto a notte fonda contro Tommy Paul dopo una battaglia di 5 set e che Musetti superi Munar anche se ci ha perso ben 4 volte su 5. Ma 4 sono match datati. In questo caso avremmo un quarto tutto italiano e un sicuro semifinalista, ma io avrei preferito di gran lunga che Musetti si fosse trovato nella metà inferiore del tabellone nella speranza, secondo me piuttosto fondata di avere due semifinalisti azzurri invece di uno solo. Si fosse almeno trovato nel quarto di cui fanno parte adesso Aliassime e Rublev, Riedi e de Minaur al posto di uno qualunque dei quattro, sarebbe stata un’altra musica.
Mi chiedo con una punta di malizia che cosa sia passato per la testa di Lorenzo nel momento in cui sembrava che Shapovalov potesse procurare la clamorosa sorpresa. Sicuramente in genere Musetti è contento se Sinner vince, ma un pizzico di egoismo in uno sport individuale e’ più che comprensibile e certo le chance di Musetti di arrivare in semifinale e oltre sarebbero ben diverse con Sinner fuori dai giochi.

Purtroppo per Musetti anche il suo vittorioso duello con Cobolli, al di là del fatto che gli consente di salire di un posticino nella classifica virtuale – n.9 superando Khachanov ma restando per 40 punti alle spalle del n.8 de Minaur favorito dal ritiro di Altmaier…ma la corsa per le finali ATP è apertissima, con Draper ancora 7° ma messo male al braccio – e che gli procura per la prima volta un ottavo di finale all’US Open che è sempre un traguardo di prestigio anche se lui può aspirare di meglio, non servirà granchè per influenzare Filippo Volandri quando ci sarà da scegliere il singolarista n.2 per le finali di novembre a Bologna in Coppa Davis.

Mancano infatti due mesi e poi il derby azzurro qui a New York non è stato giocato ad armi pari. Cobolli era oggettivamente stremato per le sue due maratone. I dieci set con Passaro e Brooksby avevano lasciato tracce pesanti sul suo corpo e forse anche sulla sua testa.

E poi le cose in due mesi possono cambiare tantissimo, se si pensa che un mese fa, dopo l’open del Canada, quasi tutti i lettori di Ubitennis si erano pronunciati per la superiorità di Musetti su Cobolli sulla terra battuta e per quella di Cobolli su Musetti sulle superfici dure outdoor. Ma già ieri mattina i pronostici erano in gran parte favorevoli a Musetti.

Mancano raffronti diretti e indiretti per le superfici indoor e poi ci sono anche tutte quelle componenti psicologiche che in Davis hanno la loro importanza, perché ci sono sempre stati giocatori più da Davis e altri meno.

Ad esempio negli anni Settanta fra Panatta e Barazzutti si era dimostrato più da Davis Barazzutti che non Panatta, perché Corrado battè diversi giocatori meglio classificati di lui e Adriano invece no. Tuttavia, curiosamente, capitò diverse volte che la copertina di un trionfo italiano in Davis fosse conquistata da Adriano perché lui poteva aver anche perso in prima giornata da un giocatore che Corrado avrebbe battuto nella terza, ma se lui vinceva il doppio e il secondo punto insieme a Paolo Bertolucci e poi anche il terzo decisivo punto ecco che la vittoria italiana pareva conquistata da Panatta anziché da Barazzutti. Poi, come diceva scherzando Mario Belardinelli, il ct di allora, “Adriano era il bello che piace, l’uomo copertina, e Corrado restava comunque il brutto anatraccolo”.

Se Berrettini ritornasse lui nei tempi giusti (cioè nei prossii due mesi), ma ne dubito, Volandri schiererebbe ancora lui, dopo che Musetti in Davis ha offerto per ora prove più deludenti di Sonego, ma non è che Cobolli abbia avuto troppe occasioni per dimostrare chissà che cosa. Comunque sia è troppo presto per parlare di questo argomento. Fra un mese e mezzo si vedrà che cosa è successo e chi potrebbe convenire schierare con l’obiettivo di vincere la terza Coppa Davis consecutiva.

Cobolli e lo stesso coach di Musetti Tartarini, parlando con il sottoscritto, hanno detto che Musetti deve credere più in se stesso. A me è sembrato che Lorenzo stia …imparando da Sinner un certo tipo di mentalità.

Nei giorni scorsi Sinner, dopo aver vinto troppo facilmente contro Kopriva aveva deciso di ritornare subito in campo per allenarsi più seriamente. Un po’ come ha preso a fare anche Zverev da un annetto a questa parte.

Musetti non l’aveva mai fatto. Ma ieri, rendendosi conto che negli ultimi game contro Cobolli gli erano entrate ben poche prime palle di servizio, ha deciso di “ritrovare ritmo e fluidità” ed è andato sul campo d’allenamento P5 dove c’era un’altra tennista, Coco Gauff, che dopo aver lasciato solo 5 game alla polacca Frech ha pensato che anche il suo servizio – notoriamente affetto dalla doppia fallite – avesse proprio bisogno di un po’ di olio. Lei ha ingaggiato uno specialista del settore, tale Gavin MacMillan, un tecnico esperto in bomeccanica che si era occupato di Aryna Sabalenka quando lei faceva una dozzina di doppi falli a match, nel 2022. L’anno dopo Aryna avrebbe vinto il suo primo Slam, poi altri due, fino all’US Open 2024. Il prossimo match della Gauff, battuta tre volte quest’anno da Jasmine Paolini, è contro Naomi Osaka, sei anni dopo il loro primo duello che fu vinto qui dalla giapponese quando Coco aveva solo 15 anni. Ma erano gli anni in cui Naomi, con 4 Slam vinti sarebbe stata anche n.1 del mondo.

Ora che tutti speriamo in un quarto di finale tutto italiano, bisogna però tener presente che Musetti ha perso con il maiorchino Munar ben 4 volte su 5, la prima delle quali sotto ai miei occhi, al primo turno del challenger che si giocò al mio circolo delle Cascine nel 2019 (un anno dopo che Lorenzo aveva vinto lì, al CT Firenze, il torneo junior di Pasqua). Ma poi anche 2 su 3 nel massimo circuito ATP: la sola recente è quella di quest’anno a Hong Kong quando lo spagnolo ha vinto 26 76(4) 75.

Cobolli ha detto: “A Musetti, che deve credere più in se  stesso, non ho trovato un solo punto debole”. Effettivamente Musetti mi è sembrato in una grandissima condizione. A prescindere dalle difficoltà fisiche di Cobolli. Sono quasi certo che Cobolli se non avesse giocato contro Musetti, cui non voleva togliere la soddisfazione di una vittoria comunque meritata, si sarebbe ritirato anche prima.

Fra i due c’è al momento più di una differenza: quella al servizio è abbastanza notevole. Musetti serve di media, sia sulla prima sia sulla seconda a 15 km di più.

Oggi il programma non è di quelli che fanno impazzire. Pegula-Li seguita da Alcaraz che non può perdere da Rinderknech. Stasera (stanotte) c’è Djokovic che piano piano, sia pure dichiarandosi scontento delle sue performances e ogni tanto fermandosi per farsi curare da qualche piccolo intoppo, gioca contro Struff, il tedesco reduce da due exploit ai danni di Rune e Tiafoe ma che con Djokovic non ha mai avuto fortuna.Io non credo che l’avrà neppure stasera.

Singolare maschile

[3] Zverev (3T vs Auger-Aliassime)
[5] Draper (2T walkover vs Bergs)
[6] Shelton (3T ritirato vs Mannarino)
[9] Khachanov (2T vs Majchrzak)
[11] Rune (2T vs Struff) 
[12] Ruud (2T vs Collignon)
[13] Medvedev (1T vs Bonzi)
[14] Paul (3T vs Bublik)
[16] Mensik (2T vs Blanchet)
 
[17] Tiafoe (3T vs Struff)
[18] Davidovich Fokina (2T vs Rinderknech)
[19] F. Cerundolo (2T vs Riedi)
[22] Humbert (1T vs Walton)
[24] Cobolli (3T vs Musetti)
[26] Tsitsipas (2T vs Altmaier)
[27] Shapovalov (3T vs Sinner)
[28] Michelsen (1T vs Comesana)
[29] Griekspoor (1T vs Mannarino)
[30] Nakashima (2T vs Kym)
[31] Diallo (2T vs Munar)
[32] Darderi (3T vs Alcaraz)

Singolare femminile

[5] Andreeva (3T vs Townsend)
[6] Keys (1T vs Zarazua)
[7] Paolini (3T vs Vondrousova)
[10] Navarro (3T vs Krejcikova)
[12] Svitolina (1T vs Bondar)
[14] Tauson (2T vs Eala)
[15] Kasatkina (3T vs Osaka)
[16] Bencic (2T vs Li)

[17] Samsonova (2T vs Hon)
[19] Mertens (3T vs Bucsa)
[20] Shnaider (1T vs Siegemund)
[21] Noskova (3T vs Muchova)
[22] Mboko (1T vs Krejcikova)
[25] Ostapenko (2T vs Townsend)
[26] Kenin (1T vs Krueger)
[28] Frech (3T vs Gauff)
[29] Kalinskaya (3T vs Swiatek)
[30] Yastremska (1T vs Pavlyuchenkova)
[31] Fernandez (3T vs Sabalenka)
[32] Kessler (2T vs Vondrousova)

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