US Open, Shapovalov: “sono contento per come ho giocato, Sinner non è numero uno per caso”
Denis Shapovalov sa leggere in merito ai buoni segnali che gli ha portato questa buona prestazione contro Jannik Sinner e a caldo commenta nella conferenza stampa dopo il match come la sconfitta, pur dura da accettare, gli confermi quanto alto possa essere il livello del suo tennis, livello che deve però consolidare nel corso del match.
D: Dopo il 3-0 nel terzo set la partita è scappata via velocemente e tu eri contrariato verso il tuo angolo. Cosa accade nella tua mente in casi come questi? Devi cambiare qualcosa?
Shapovalov: “Non credo sia una questione mentale, oggi non lo è stata in ogni caso. Ho capito nel terzo set che la battuta stava calando di efficacia e ho pensato a come avrei potuto recuperarla. Mentalmente sono stato nel match per tutta la sua durata; sono cresciuto molto sotto questo aspetto e infatti ho vinto tre titoli negli ultimi dodici mesi”.
D: In pochi sono stati così vicino a Sinner negli Slam.
Shapovalov: “Sì, siamo stati punto a punto, diversi game sono stati lottatissimi. Sono contento perché posso produrre grande tennis e se gioco bene non è facile fronteggiarmi, oggi ha mixato bene i colpi, ho cercato di variare molto i colpi per rendergli la vita più difficile, l’ho attaccato. Certo, lui è il numero uno: ha rimontato giocando benissimo e alzando il suo livello di gioco, uno sforzo temendo per riprendere la partita nel terzo set. Non è un caso se lui è il numero uno, io però posso imparare molto: devo essere ancora più consistente e solido”.
D: Nessuno ha mai vinto due volte di fila dopo il 2008, pensi Jannik possa farcela?
Shapovalov: “E’ difficile farlo, ci sono alcuni tennisti veramente forti in tabellone. Ovviamente i primi due sono Jannik e Carlos, dal momento che hanno giocato diverse finali ultimamente, però non si può mai sapere, io gli ho messo pressione, qualcun altro potrebbe farlo ancora”.
D: Hai detto che mentalmente sei cresciuto molto: qualcuno ti ha spinto a crescere?
Shapovalov: “Penso innanzitutto di essere maturato con l’età; cerco di capire cosa mi serve e cosa no nei diversi momenti. A volte devo essere più carico, in altri momenti al contrario non devo pormi troppo stress, in altri ancora voglio giocare punto dopo punto. Sto imparando a fare tutto questo meglio, quando ho dovuto fermarmi per il ginocchio il beneficio non è stato solo fisico, ma anche mentale. Ho potuto riflettere su di me e sugli obbiettivi che voglio raggiungere.
Volevo”– conclude Denis – vincere titoli ed essere più forte a quei livelli, perciò sono molto contento. Mi spiace per la sconfitta, ma sono contento per come ho perso, per gli sforzi che ho messo in atto”.