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US Open, Paolini: “Sono contenta di come ho gestito i momenti importanti”

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Sfoggiando un nuovo abito nero creato dal suo sponsor per le sessioni serali, Jasmine Paolini ha superato in due set il primo turno dello US Open contro la qualificata australiana Destanee Aiava. Queste le sue parole dopo il match.

Ti piace il tuo abito nero?

JASMINE PAOLINI: Sì, è un vestito serale. Bello, no? A me piace molto, tutto nero secondo me è molto bello.

Come si gioca con questo vestito?

JASMINE PAOLINI: No, bene, è stata una buona partita. Non so se per il vestito, ma sicuramente è una partita positiva, non era facile. Lei comunque giocava un buon tennis, aveva già fatto tre partite, è una giocatrice a cui piacciono molto questi campi veloci. Anche in Australia credo abbia giocato bene, quindi poteva essere un turno pericoloso.

Cosa ti è piaciuto di te stasera? Il contrattacco, l’approfittare delle occasioni nei momenti giusti?

JASMINE PAOLINI: Più che il tennis, sono contenta di come ho gestito certi momenti importanti della partita. Ho cercato sempre di rimanere positiva, e quello secondo me è stato l’aspetto più positivo oggi.

Una partita difficile anche perché lei tirava tutto, spesso senza criterio ma molto forte. Aveva un bel rovescio e poteva essere difficile entrare in ritmo.

JASMINE PAOLINI: All’inizio sono rimasta sorpresa perché giocava molti rovesci lungo linea nei momenti in cui non me lo aspettavo, quindi non era semplice. Dopo ho cercato di coprire più quella parte ed è andata meglio, però devo dire che aveva colpi veramente pesanti a volte, arrivava una palla molto veloce. Non era facile, soprattutto per un primo turno, dove magari c’è un po’ più di tensione e bisogna prendere ritmo. Sicuramente è stato positivo.

Conosci l’avversaria del secondo turno?

JASMINE PAOLINI: Jovic o Sasnovich.

Le conosci entrambe?

JASMINE PAOLINI: Sì, le conosco tutte e due. Con Jovic ho giocato a Indian Wells quest’anno, è una giovane giocatrice in crescita che gioca molto bene. L’ho rivista a Cincinnati e, se vinceva con Krejcikova, ci avrei giocato contro. Ha un buon potenziale. La Sasnovic è un po’ che non mi alleno con lei, però ogni tanto ci ho giocato. Vedremo, domani giocano.

Cosa fai in quei casi? La guardi dal primo punto all’ultimo, la segui in TV? Come ti prepari?

JASMINE PAOLINI: In genere non la guardo io, faccio guardare la partita ad altri. Ovviamente ci sono casi in cui non conosco bene la giocatrice e allora do un’occhiata anch’io. Ho già un’idea delle due giocatrici, visto che con una ci ho giocato a marzo e con la Sasnovich mi sono allenata qualche volta, però la partita va vista e va preparata.

Perché poi Gaio non è tuo coach da sette anni e quindi non conosce tutte le giocatrici, quindi un po’ di mano gliela devi dare anche tu, non solo lui.

JASMINE PAOLINI: La partita sicuramente la guarderanno Federico [Gaio], la guarderà Sara [Errani] e poi ne parleremo insieme per fare un piano e entrare con le idee chiare. Abbiamo sempre fatto così; oggi sapevo che la giocatrice andava molto lungo, non mi aspettavo così tanto subito, però ero preparata.

Tu guardi il tabellone o lo eviti?

JASMINE PAOLINI: No, non lo guardo. Non lo guardo, quindi non spoileriamo, anche se è già stato spoilerato.

Tanti non ci credono. Dicono: “Ma non è possibile, come fai a resistere?” Sei dalla parte di Swiatek o di Sabalenka?

JASMINE PAOLINI: Quello è facile, perché non giochi un giorno sì, un giorno no, quindi è abbastanza facile.

Quindi almeno sai in che settore sei.

JASMINE PAOLINI: Quello sì, per forza. Però cerco di pensare alla partita che devo affrontare senza andare troppo oltre. Questo sì, l’ho sempre fatto e mi trovo bene a far così.

Qual è la cosa più importante che ti sei portata via da Cincinnati, da quella settimana?

JASMINE PAOLINI: Ho ritrovato serenità in campo, sensazioni positive e positività che mi era un po’ mancata negli ultimi tornei. Sono contenta di aver giocato alcune partite, che aiutano per il torneo dopo, per lo Slam. Ho ritrovato confidenza e fiducia, e mi è piaciuto il livello che ho messo in campo, spero di riuscire a portarlo anche qui con continuità.

Il campo su cui hai giocato, il Louis Armstrong, ti ha tenuto a battesimo.

JASMINE PAOLINI: Sì, con Azarenka, me lo ricordo benissimo.

Invece stasera sei stata headliner. Ci hai pensato? Che effetto ti ha fatto?

JASMINE PAOLINI: Ieri mi sono allenata con Azarenka su quel campo. Mi piace come campo, anche se è molto rumoroso e c’è vento perché è aperto a metà, passa tanta aria. Sicuramente è un bel campo ed è sempre bello giocare in questi stadi, sono felicissima.

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