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WTA Cincinnati, Paolini si complica la vita ma la spunta al terzo: sarà finale con Swiatek

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[7] J. Paolini b. V. Kudermetova 6-3 6-7(2) 6-3

Jasmine Paolini torna in finale in un WTA 1000 dopo quelli vinti a Dubai nel 2024 e Roma quest’anno. Lo fa forte del successo sulla ex numero 9 WTA Veronika Kudermetova che si sta ritrovando dopo aver chiuso il 2024 al n. 77.
6-3 6-7(2) 6-3 in due ore e venti minuti per un match dai due volti: dopo l’equilibrio iniziale, Jasmine ha preso il controllo dell’incontro, con entrambe che ottenevano molto dalla prima di servizio (fatta eccezione per il break decisivo subito da Kudermetova nel primo set) e pochissimo dalla seconda, con la differenza che l’azzurra ne metteva in campo tre su quattro e la tennista senza bandiera circa una su due. Mentre l’avversaria diventava viepiù fallosa, specialmente in risposta e con il dritto che, a dispetto della superficie veloce, andava sotto nel confronto con quello azzurro più lavorato, Paolini ha servito per il match dopo un piccolo rimpianto nel precedente game di risposta. Kudermetova stava però ritrovando una vaga fiducia e, riuscendo finalmente a tenere la palla in campo con un certa continuità, ha operato il sorpasso finendo per dominare il tie-break. L’occasione persa non ha lasciato scorie nella testa di Jasmine che nel terzo non ha permesso a Kudermetova di ripartire da dove aveva lasciato ed è tornata avanti di un break subito difeso con tenacia e determinazione per poi andare a prendersi la vittoria con un ultimo turno di battuta a zero.

Primo set – Paolini sale in risposta a metà frazione e dilaga nel finale

Parte in battuta Jasmine, che poi non riesce a incidere nonostante le poche prime di Veronika e il punteggio si ancora ai turni di servizio. Entrambe le tenniste non riescono a entrare nei game di risposta, con due punti a testa vinti da chi è in ribattuta nei primi sette giochi.
Kudermetova comincia però l’ottavo game con due errori gratuiti, un altro è forzato dalla risposta profonda di Paolini, che poi contiene la quarta prima consecutiva e tiene lo scambio sulla diagonale destra fino alla palla scentrata dall’avversaria per il break che la porta 5-3. Altro turno senza difficoltà e l’azzurra fa sua la frazione in 27 minuti con un parziale finale di 12 punti a 1.
5 vincenti e 9 non forzati per Jasmine a fronte di un bilancio di 4-20 da parte di Veronika.

Secondo set – Paolini serve per il match, ma Kudermetova smette di sbagliare (troppo), piazza prime come Opelka e allunga la sfida

La ventottenne di Kazan torna a tenere la battuta agevolmente e arriva per la prima volta a “40” in risposta grazie a due dritti in rete in uscita di Jasmine che rimedia prontamente. Un po’ nervosa, Kudermetova, sente che se il servizio non le dà una mano l’avversaria è molto più solida nello scambio. È così che, smarrita la prima (e anche una seconda) dal 40-15 del quinto gioco, Veronika sbaglia tanto e presto soprattutto con il dritto – ormai una vera miniera di insicurezze – e la classe 1996 di Castelnuovo di Garfagnana allunga anche in questo set, 4-2. Non senza difficoltà, Kudermetova tiene ai vantaggi e rimane in scia, registrando nel parziale un 10 su 10 quando entra la prima e un 3 su 14 sulla seconda. Il game pare averle dato fiducia nello scambio, ma non ha fatto i conti con le capacità difensive di Jas e con i regali che, suo malgrado, continua a distribuire in risposta. Un dritto azzurro sbagliato sul 5-3 15-30 gira il nono gioco a favore dell’allieva (e moglie) di Sergey Demekhine, così bisognerà chiuderla con la battuta dopo il tempo di un cambio campo per (non) pensarci.

Inizia bene, con la risposta di dritto fallita sulla seconda, poi però un bel punto comandato con il rovescio, due errori di Jas (esiziale quello a campo ormai aperto) e 15-40, prime palle break del match per lei. Rimediate quelle ne arriva una terza e questa volta si materializza il 5 pari con la risposta profonda. Situazione invertita, con Kudermetova che tiene senza rischiare e Paolini che sbaglia: c’è il sorpasso, 6-5. Ora c’è bisogno di un turno di battuta autoritario e Jasmine agguantando il tie-break.

Verolinka va avanti 4-1 decidendo che sulla seconda è meglio entrare e tirare un vincente che sbagliare dai teloni. E, sulla prima esterna da destra, choppare il dritto invece che tirare i dadi. Il servizio fa il resto e Kudermetova chiude 7-2 portando l’intera faccenda faccenda al terzo. La n. 36 WTA fa ancora registrare molti più errori (33 a 20), ma anche più vincenti, 16 (8 ace) contro 4.

Terzo set – Paolini torna avanti e stavolta tira dritto

Dopo la pausa per il cambio di abbigliamento, si ricomincia come al solito, dai servizi tenuti senza problemi. È il momento di dimostrare chi è la top player e al sesto game Jasmine aggredisce bene le seconde avversarie, approfitta di un doppio fallo, tiene il palleggio profondo e allunga, 4-2. Kudermetova c’è e bisogna soffrire, due vantaggi esterni vengono cancellati e Paolini tiene un fondamentale game da 16 punti: 5-2.
L’altra rimane in scia e Jasmine torna dove si trovava oltre un’ora fa, al servizio per andarea giocarsi il titolo. E questa volta fa vedere che il tempo per scherzare è finito: tiene a zero a raggiunge la sua terza finale “1000”, dopo quelle vinte a Dubai e Roma.

La aspetta Iga Swiatek, che l’ha sempre battuta nelle cinque precedenti sfide, l’ultima lo scorso giugno in semifinale sull’erba di Bad Homburg. Intanto, qui Jas ha già battuto le due volte campionesse Slam Krejcikova e la n. 2 del mondo Gauff e dimostrato di saper uscire da situazioni complicate. Appuntamento a lunedì non prima di mezzanotte.

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