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ATP Toronto: Musetti cala alla distanza. Annulla sei match point, ma Michelsen passa in tre set

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Ha collaborato Pietro Sanò

[26] A. Michelsen b. [3] L. Musetti 3-6 7-6(4) 6-4

Finisce al terzo turno l’avventura di Lorenzo Musetti al National Bank Open Presented by Roger, torneo affrontato per la prima volta da terza testa di serie. Il numero 10 del mondo deve arrendersi ad Alex Michelsen, 34 ATP, con il punteggio di 3-6 7-6(4) 6-4. La sfida – la prima tra i due giocatori – vive di due momenti. Nel primo set l’azzurro riesce a incartare il tennis dell’avversario con le sue trame tattiche, variando le rotazioni e le traiettorie. In questo frangente, lo statunitense non pare avere le armi per fronteggiare i colpi di Lorenzo, soprattutto l’infido slice. Da metà del secondo parziale, tuttavia, la 26esima testa di serie sale di livello e, al contempo, Musetti perde di efficacia. Il tie-break tradisce il carrarino e, in un terzo set dall’andamento ondivago, non sfrutta il break di vantaggio ottenuto in apertura. Nonostante i sei match point salvati e le due chance di controbreak nell’ultimo game, il numero tre del seeding saluta Toronto. Agli ottavi di finale per Michelsen si prospetta un derby a stelle e strisce: dall’incontro tra Learner Tien e Reilly Opelka uscirà il suo avversario.

Primo set: Musetti incarta con le sue trame Michelsen e si porta in vantaggio

(Di Pietro Sanò)

Parte molto bene il match di Lorenzo Musetti, testa di serie numero tre del ‘1000’ canadese. Il giovane Michelsen – classe 2004 – è tutt’altro che concreto nelle battute iniziali dell’incontro, manovrato perfettamente dai cambi di ritmo di Lorenzo, che grazie ad una seconda di servizio praticamente assente dello statunitense, conquista il break di vantaggio al quarto gioco. Lorenzo è padrone dello scambio, e Michelsen non sembra avere soluzioni a disposizione per imbastire una controffensiva, se non attendere un calo dell’azzurro. Musetti resta saldamente al comando, mandando – più volte – fuori giri l’avversario col velenoso slice, per Michelsen c’è poco da fare nel primo parziale: 6-3 in favore dell’azzurro.

Secondo set: Michelsen prende le misure e, al tie-break, si riporta in parità

La seconda frazione di gioco pare seguire lo stesso canovaccio. Musetti manovra lo scambio e, colpo dopo colpo, cercando di non offrire mai una palla uguale all’altra a Michelsen, ottiene un’importante palla break che potrebbe indirizzare l’incontro in via quasi definitiva. In uno scambio rocambolesco, in cui lo statunitense tenta una goffa discesa a rete, il pallonetto di Lorenzo atterra a pochi centimetri dalla riga, ma il 20enne californiano riesce a salvarsi con pazienza. Il servizio poi fa il resto e il set rimane on serve. Sul 2 pari il carrarino si porta sullo 0-30, ma, come raramente gli è successo in questo match, Michelsen ottiene tre punti diretti dal servizio. Dopo aver apparentemente messo a posto la battuta, il numero 34 ATP si rende pericoloso in risposta. Sul 4-3, Musetti perde i primi due punti e, nonostante il passante del 15-30, con il terzo errore di rovescio regala due palle break all’avversario. Sulla prima si salva con una seconda assai coraggiosa, mentre in seguito è Michelsen a non sfruttare l’assenza di prime di servizio dell’italiano, mettendo lunga una risposta di diritto. Prime difficoltà oltrepassate da campione per Lorenzo, che, tuttavia, deve stare attento a non rallentare troppo la sua azione, dato il momento di crescita dell’americano. Musetti serve egregiamente per rimanere nel set per due volte e i verdetti sono demandati al tie-break. L’azzurro va due volte sotto di un minibreak e, se nella prima occasione, Michelsen con un gratuito gli regala la parità, nella seconda circostanza non riesce più a recuperare e addirittura ne incassa un altro che si traduce nel punteggio con un 7-4 in favore di Michelsen.

Terzo set: Musetti vanifica un break di vantaggio e si arrende a Michelsen, nonostante 6 match point salvati

È il momento di alzare la voce” suggerisce Simone Tartarini a Musetti in apertura di terzo e decisivo set. E Lorenzo legge alla perfezione il momento. Nonostante il set perso, vuole riprendere a tessere le sue trame di gioco e, nel secondo game, si procura tre chance di break consecutive. Sul 30-40 Michelsen commette il secondo doppio fallo del turno e l’azzurro può compiere il primo allungo: è 2-0. Segue un gioco speculare, in cui è il numero 10 del mondo a trovarsi in grande difficoltà, con tre palle del controbreak da fronteggiare. Riesce a salvarne solo una, con il conseguente ritorno in equilibrio. In seguito, per la terza volta consecutiva il giocatore al servizio si ritrova sotto 0-40. A cambiare è, però, l’esito. Alex si tira fuori dagli impicci salvando quattro palle break e riagganciando Lorenzo sul 2 pari. La partita è cambiata diametralmente. Se le prime due frazioni di gioco hanno seguito un andamento piò o meno lineare, con un solo break – quello di Musetti nel primo parziale – e una manciata esigua di palle break, adesso tutti i turni di battuta sono potenzialmente contendibili. E Michelsen trova un inatteso vantaggio. Nel quinto gioco, Musetti affronta altre due palle break e, dopo essersi riportato sulla parità, una terza, che è quella fatale. Alex sale 3-2 e, con il quarto game consecutivo, conferma il vantaggio. Lorenzo cerca di scuotersi e di ritrovare spinta da fondocampo. Nell’ottavo game ha una preziosissima opportunità di controbreak, che spreca malamente non mettendo in campo una risposta di diritto su una seconda di servizio dello statunitense. Sul 5-3 Michelsen scaglia un’accelerazione di diritto che lo porta a match point, ma l’azzurro lo cancella con la prima di servizio. Con un cross stretto su cui Musetti non può niente, se ne prende subito un altro, vanificato da un errore. Nel decimo game arrivano per lo statunitense i match point pesanti, quelli al servizio. Il californiano tentenna al momento di chiudere e sciupa altre tre palle match, grazie anche all’italiano che gioca con classe e attenzione, cui se ne aggiunge un quarto. La tensione blocca il braccio e la racchetta di Alex che, con un doppio fallo, regala la chance di controbreak, ormai inaspettata. Musetti tenta in ogni modo di rimanere nello scambio con una difesa coriacea, costringendo l’avversario a una miracolosa demi volée. Dopo aver annullato la seconda palla break del gioco con un servizio al corpo, Michelsen si prende la vittoria al settimo match point.

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