Tyra Grant, radici siciliane e sogni americani: “Sinner e Paolini fonte d’ispirazione, ora punto all’azzurro”

Reduce dai quarti di finale all’ATV Bancomat Tennis Open di Roma, Tyra Caterina Grant si racconta in un’intervista al Corriere dello Sport, a poche ore dall’esordio al WTA 125 di Palermo contro Tamara Zidansek. Una nuova tappa in una stagione da protagonista per la classe 2008, già a ridosso della Top 250 WTA dopo essere partita da oltre la posizione 800 appena otto mesi fa.

Con radici siciliane forti – “i miei nonni materni sono di Bisacquino” – e un presente internazionale, Tyra ha scelto di rappresentare l’Italia e sogna in grande: “Sento il richiamo di questa terra anche se ci sono stata solo poche volte. Palermo è un torneo che ha lanciato tante campionesse e spero sia di buon auspicio anche per me”.

Seguita in prova da Renzo Furlan e stabilmente da Matteo Donati, Grant è in una fase delicata ma promettente della carriera. “Io e Renzo abbiamo deciso di capire entro agosto se proseguire insieme. Intanto lavoro con Donati, mi trovo bene con il suo team”.

Nel mirino c’è anche una possibile convocazione in nazionale: “Con Tathiana Garbin ci conosciamo da tempo, è una persona stupenda. Vestire la maglia azzurra sarebbe un sogno. Non so se succederà presto, ma ci spero”.

A ispirarla, da vicino, ci sono due modelli speciali: “Conosco Jannik Sinner dai tempi in cui ci allenavamo entrambi a Bordighera con Riccardo Piatti. È diventato straordinario. Anche Jasmine Paolini mi ha emozionata: vivere da vicino il suo trionfo a Roma è stato bellissimo”.

Dopo Miami e Roma, adesso Palermo. Ma l’obiettivo dichiarato è lo US Open: “Giocare le qualificazioni a New York sarebbe un sogno. Vediamo cosa succede questa settimana”.

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