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ATP Washington, americani sugli scudi: Quinn e Tien guidano il gruppo

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Nel cuore dell’estate americana, mentre il tour ATP e WTA si riallinea in vista dello US Open, è il Citi Open di Washington ad aprire le danze americane in attesa che i ferraioli incalliti, impegnati negli ultimi sprazzi di polvere rossa europea, decidano di raggiungerli, traversando l’oceano Atlantico.
A farla da padrone i giovani, ma soprattutto i padroni di casa: uno su tutti, Ethan Quinn. L’americano classe 2004 ha fatto il suo esordio nella capitale rifilando un netto 6-3 6-2, in 71 minuti, all’australiano Christopher O’Connell, senza fronzoli, senza pause. Un solo break point concesso (annullato) e tanta autorità nei colpi, anche nei momenti meno comodi.
Penso ci sia ancora tanto margine di crescita”‘, ha dichiarato l’americano, “ma oggi è stato un esempio perfetto di come posso vincere senza andare sempre al terzo. Ho giocato tanti match quest’anno chiusi al fotofinish, e adesso voglio imparare a farlo prima, risparmiando energia”.
Parole semplici, ma pesanti per chi ha già centrato il terzo turno al Roland Garros, è entrato nei main draw di tre Masters 1000 (Indian Wells, Miami, Madrid) e ha scalato la classifica fino al numero 82 del ranking partendo da fuori dai primi 200 a gennaio. Il prossimo passo sarà con il connazionale Brandon Nakashima, e non sarà semplice: “Lo rispetto molto. È uno dei colpitori più puri del Tour”.

Daniel Evans, il cuore dell’ex campione

Esordio anche per l’ex campione Daniel Evans, che lo scorso anno non potè difendere il titolo per partecipare al torneo olimpico. Il britannico ha perso il primo set contro Zizou Bergs, ma ha ribaltato il match con mestiere e grinta: 3-6 6-4 6-3 in due ore e 29 minuti davanti a un John Harris Court tutto dalla sua parte.
Evans, uno che negli anni ha imparato a convivere con i momenti difficili, si è aggrappato al back, alla variazione e alla capacità di leggere il tennis dell’avversario. La classica vittoria da ex campione, di quelle che servono più alla testa che alla classifica.

Opelka torna a bombardare, McDonald e Tien convincono

A proposito di ritorni, Reilly Opelka ha piazzato 23 ace contro Murphy Cassone, piegandolo 7-6(4) 6-7(5) 6-3 in poco più di due ore. Una prestazione che ricorda i suoi giorni migliori: servizio devastante, prime vincenti sopra l’85%, e nessun passaggio a vuoto nei momenti chiave.
Tra gli altri americani in evidenza, bene anche Mackenzie McDonald (6-4 6-1 a Colton Smith) e il baby Learner Tien, che ha battuto Emilio Nava 6-1 6-4. Giovani, rapidi, aggressivi: il ricambio generazionale a stelle e strisce ha le gambe buone.

Norrie, Nishioka e Vukic: passaggi da non sottovalutare

Tra i nomi più noti, il britannico Cameron Norrie ha dovuto faticare più del previsto per avere la meglio su Billy Harris: 6-3 7-6(4) il punteggio di un match più spigoloso di quanto racconti lo score. Yoshihito Nishioka ha dovuto invece sudare tre set per superare Jenson Brooksby (6-4 5-7 6-1), mentre Aleksandar Vukic ha rimontato Giovanni Mpetshi Perricard (6-4 3-6 6-3).

Fabian Marozsan ha mandato al tappeto Benjamin Bonzi 7-5 6-1, Alexandre Muller ha superato Beibit Zhukayev 6-4 6-4.

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