Tre Slam, ATP Finals e Coppa Davis: mai nessuno come Jannik Sinner
Quando si parla di Jannik Sinner, si parla anche di record. A volte questi però iniziano con: ‘è il secondo tennista che…’, ‘è il terzo nella storia a…’, ‘è il quarto nell’Era Open ad aver…’. Questa volta però no, nessun precedente. Il 23enne altoatesino è il primo giocatore da quando esiste il torneo dei maestri di fine anno esiste (1970) a detenere in contemporanea il titolo di tre Slam, ATP Finals e Coppa Davis. Nello specifico: lo US Open di New York, l’Australian Open di Melbourne, il torneo di Wimbledon a Londra, le ATP Finals di Torino e l’Insalatiera conquistata a Malaga con la Nazionale italiana.
Come apprendiamo da un post su ‘X’ di ‘Jeu, Set et Maths’, in passato c’erano già stati altri casi in cui un tennista si era ritrovato a detenere in contemporanea tre Slam e ATP Finals. Ma non la Coppa Davis. Il primo a riuscirci fu lo statunitense Pete Sampras, che dopo il successo a Wimbledon nel 1997 si trovò campione in carica dell’Australian Open e dei Championships ’97, e di US Open e ATP Finals ’96.
Poi, ecco due mostri: Roger Federer e Novak Djokovic. L’elvetico fu in grado ben tre volte di provare l’ebbrezza di essere detentore di tre Major e ATP Finals: nel 2004, nel 2006 e nel 2007 (sempre con la tripletta Australian Open, Wimbledon, US Open e poi le ATP Finals). Lo stesso il serbo, che in tre casi si ritrovò campione in carica di tre Slam e del torneo dei maestri di fine anno: nel 2015 (con Australian Open, Wimbledon, US Open e ATP Finals), nel 2016 (per circa un mese dopo lo Slam parigino fu addirittura detentore di tutti e quattro i Major: Wimbledon e US Open 2015, oltre che le ATP Finals, e Australian Open e Roland Garros 2016) e nel 2023 (con Australian Open, Roland Garros, US Open e ATP Finals).
Ma, e lo ripetiamo, nessuno di questi ultimi era allo stesso tempo anche campione del mondo insieme alla propria Nazionale. Sinner sì. E la maggior parte dei successi maturati da Jannik sono stati agguantati in un periodo estremamente delicato per lui, ovvero quello che passerà alla storia come ‘Caso Clostebol’, con tutte le implicazioni che gli vanno appresso. Ma il tennista di Sesto Pusteria è riuscito in qualche modo a non farsi condizionare eccessivamente da chi non vedeva di buon occhio la questione extra-campo che lo riguardava. Le sue prestazioni sono rimaste di livello stellare e, come se non bastasse, ha confermato più e più volte di meritarsi la posizione di numero uno al mondo. Semplicemente Jannik Sinner.