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ATP Gstaad: Kym spezza il sogno di Passaro e si qualifica ai quarti

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[WC] J. Kym b. [Q] F. Passaro 7-6(3) 7-6(3)

Jerome Kym (22 anni, numero 154 della classifica mondiale) supera Francesco Passaro (24 anni, numero 131 del ranking ATP) e si qualifica per i quarti di finale dell’EFG Swiss Open di Gstaad: la giovane wild card di casa si è imposta con il punteggio di 7-6(3) 7-6(3) in un’ora e 55 minuti di gioco, annullando tutte e sei le palle break concesse all’avversario (tre nel primo parziale, tutte cancellate con un ace, e tre nel secondo). L’equilibrio del punteggio, caratterizzato dal dominio dei servizi e dalla rapidità delle condizioni di gioco, ha premiato il coraggio di Kym – ai primi quarti di finale a livello ATP della carriera (conquistati, peraltro, grazie alle prime due partite vinte sul circuito maggiore) – che nei momenti decisivi è riuscito a imporre la potenza del proprio gioco, propositivo e piuttosto rischioso al tempo stesso: Passaro, al contrario, ha cercato di lavorare ai fianchi l’avversario grazie al margine del proprio dritto e del proprio (redditizio, grazie all’altitudine di Gstaad) servizio in kick ma si è dovuto arrendere alla giornata di grazia del rivale. Kym ha così riportato la Svizzera nei quarti di finale di Gstaad dopo dodici anni (quando Wawrinka si ritirò con Feliciano Lopez) e nella giornata di domani se la vedrà con il francese Arthur Cazaux (22 Ann, numero 116 ATP), reduce da due battaglie con Basilashvili ed Etcheverry.

Primo Set: il dritto di Kym è inarrestabile. Passaro si consegna al tiebreak (a cura di Pietro Sanò)

Sul campo centrale di Gstaad prende vita lo scontro tra Francesco Passaro e Jerome Kym, il padrone di casa. Due interpretazioni di gioco totalmente differenti per gli atleti in campo: l’azzurro imposta lo scambio da fondo – sfruttando gli alti rimbalzi – senza troppa fretta, cercando gli angoli e spostando un Kym non rapidissimo negli scatti laterali a causa dei suoi 198 centimetri. Lo svizzero patisce la tattica di Passaro, che guadagna metri facilmente, senza però riuscire a strappare il dominante servizio alla wild card del torneo, che sui tre break point a sfavore, si aggrappa alla potentissima prima. Il muro svizzero è difficile da abbattere, e, inoltre, quando Kym gioca dal centro, prende quasi sempre l’iniziativa col dritto, creando solchi sul manto rouge di Gstaad. Un set così equilibrato non può che terminare al tie break, dove, però, Passaro viene schiacciato dal rullo compressore svizzero, che mette in cassaforte la lotteria dei sette punti e il primo parziale.

Secondo set: la volata finale premia ancora il coraggio di Kym, che vince anche il secondo tie break della serata

Passaro, esattamente come nel primo parziale, non riesce a concretizzare tre palle break in apertura: Kym, dopo la lotta del primo set, comprensibilmente, si rilassa, regala qualche errore gratuito ma alla fine si salva, difendendo con il fiatone e ai vantaggi il turno di battuta (1 a 0). Francesco, nel sesto game, rischia grosso: Kym lascia andare i colpi, sfrutta le condizioni di gioco – piuttosto rapide per via dell’altitudine – e, per la prima volta nel corso della serata, si procura una palla break. Passaro suda freddo ma, per sua fortuna, la risposta “vincente” di rovescio dell’avversario finisce fuori di un soffio (3 pari): la partita si stabilizza su binari ordinati dei turni di battuta e il tie break diventa l’epilogo inevitabile anche del secondo parziale. La volata finale premia ancora una volta la wild card di casa, che, con il vantaggio (e il paracadute) del punteggio, mette in campo più coraggio di un Passaro, forse, un po’ troppo timido. L’italiano stecca un dritto (3 a 4, e minibreak), Kym non trema (6 a 3) e approfitta di un altro errore dell’avversario, chiudendo la pratica per 7-6(3) 7-6(3) in un’ora e 55 minuti di gioco e qualificandosi così per i primi quarti di finale a livello ATP della giovane carriera.

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