Wimbledon è italiana! Sinner vendica Parigi, Alcaraz sconfitto in quattro set
Il dolore di Parigi è cancellato. Jannik Sinner ha vinto il torneo di Wimbledon sconfiggendo in quattro set la sua nemesi Carlos Alcaraz inserendo per la prima volta nella storia un nome italiano nel palmares del torneo più prestigioso del mondo.
Un match magari non epico come quello del Roland Garros, ma che ha regalato al pubblico all’All England Club e a quello davanti ai televisori di tutto il mondo lo spettacolo che ormai si aspettano dagli scontri di questi due grandi campioni.
Sinner ha probabilmente perso un set che avrebbe dovuto vincere (il primo, nel quale conduceva 4-2 e palla del 5-2 pesante) ed ha vinto un set che avrebbe dovuto perdere (il secondo, nel quale ha faticato di più nei game di servizio ed ha capitalizzato la distrazione iniziale di Alcaraz), ma quando la battuta è entrata a ritmo è stato probabilmente superiore del suo avversario.
[1] J. Sinner b. [2] C. Alcaraz 4-6 6-4 6-4 6-4
Primo set: Quattro game di fila di Alcaraz
Sinner sembra un po’ più teso di Alcaraz, fatto tutto sommato abbastanza normale dal momento che è al suo esordio in una finale di Wimbledon. Alcaraz vince i primi sette punti sulla propria battuta, con Sinner che fatica a trovare la palla sulla risposta. Sul 2-2 Sinner mette a segno il primo attacco in controtempo, si fa passare con un rovescio lungolinea al fulmicotone, ma approfittando di un game con poche prime di servizio da parte di Alcaraz, ottiene il primo break del match rimontando da 40-15.
L’azzurro consolida il vantaggio siglando il game con uno splendido schema palla corta-volée per il 4-2. Alcaraz imperturbabile riprende il suo ritmo con il servizio e impatta sul 4-4 approfittando di uno scambio insolitamente meno profondo di Sinner e di un paio di errori gratuiti da fondo.
Alcaraz sorpassa sul 5-4, Sinner va al servizio sotto pressione e manca un affondo di diritto per che lo avrebbe mandato 40-15 e subito dopo deve affrontare un set point. Alcaraz sbaglia una risposta di rovescio sulla seconda, ma Sinner concede un secondo set point con un doppio fallo. Su un missile lungolinea di Jannik, Alcaraz trova un rovescio slice in pieno allungo che si trasforma in un colpo vincente e chiude il primo parziale 6-4 in 44 minuti.
STATS TIME: Nel primo set, il dato che ha datto la differenza è che Sinner e Alcaraz hanno servito entrambi il 55% di prime palle in campo, ma Carlos ne ha ottenuto il 75% dei punti, mentre Jannik il 56%. Velocità massima della prima di Alcaraz, 225 kmh, Sinner 220.
Secondo set: break iniziale fatale ad Alcaraz
Alcaraz va subito 0-40 sul suo servizio, prova a rimediare con una palla corta su cui Sinner finisce a pelle di leone (per la seconda volta nella giornata), ma manca il diritto finale e fa partire in vantaggio Sinner, che va 0-30 anche due game più tardi, ma non riesce a concretizzare il doppio break anche perché Carlos comincia a variare rotazioni, lunghezza e ritmo dei suoi slice. Sinner fatica sui suoi turni di battuta, ma annulla la palla break con un servizio vincente e riesce comunque a difendere il break di vantaggio. Alcaraz sembra invece andare su un’autostrada quando è al servizio fino a che non si invischia in due doppi falli consecutivi che concedono a Sinner la palla del 5-2 pesante. L’azzurro tuttavia mette in rete una risposta di rovescio sulla seconda esterna e poi subisce due servizi vincenti. Carlos riprende il suo ritmo forsennato alla battuta, ma Sinner arriva a servire per il set sul 5-4 e si prende il parziale con tre punti clamorosi: una rincorsa su un drop-shot, un diritto lungolinea in corsa e un diritto incrociato vincente. Dopo un’ora e 32 minuti la situazione è di un set pari
STATS TIME: sale decisamente la percentuale di prime in campo di Sinner, siamo al 67%. Non è straordinaria la percentuale di conversione, solo il 68%, ma Jannik si salva giocando benissimo anche dietro alle seconde, con cui fa il 73% dei punti, mentre Alcaraz non va oltre il 42%. Nell’intero match finora Sinner ha fatto 14 vincenti e commesso 22 errori, Carlos 27 vincenti e 24 errori.
Terzo set: allungo vincente di Sinner sul 4-4
Come nel set precedente, Alcaraz pasticcia nel game d’apertura, commette due doppi falli e si trova 15-40. Questa volta però ne esce con l’aiuto del servizio e di un errore di diritto di Sinner. Si prosegue seguendo la regola dei servizi, senza break o palle break, mentre l’ombra avanza sul Centrale e la famiglia reale si prende una pausa dal Royal Box inondato dal sole. Sinner, che nei primi due set non aveva servito alcun ace, ne infila sei nei primi quattro turni di battuta, tra cui addirittura uno con la seconda palla.
Alcaraz prova a giocare qualche palla corta in più, ma si tratta di un colpo molto meno efficace sull’erba che sulla terra battuta e la resa non è quindi la stessa. Anche lui aumenta il computo degli ace, ma sul 4-4 30-30 gioca una seconda corta facendosi aggredire e poi si espone al diritto inside-in di Sinner che lo manda a sedere sull’erba strappandogli la battuta.
Sinner non trema, infila due servizi vincenti e chiude il set portandosi in vantaggio due set a uno dopo 2 ore e 18 minuti.
STATS TIME: nel terzo set, sale decisamente l’efficacia della prima di servizio di Sinner, che arriva all’84%, e in generale Jannik è molto più propositivo, 15 colpi vincenti in questo parziale (12 errori). Nel match finora, sorprendentemente, Sinner ha fatto più punti a rete (22 contro i 13 di Alcaraz), Carlos più punti da fondocampo (44 contro i 36 di Jannik).
Quarto set: apoteosi Sinner
Sinner tiene il piede sull’acceleratore e nel terzo game strappa nuovamente la battuta ad Alcaraz (la terza negli ultimi due game, in entrambi i casi Alcaraz serviva contro sole) sigillando il break con due rovesci lungolinea strepitosi. Sull’1-3 Alcaraz deve giocarsi la parità, sembra con le spalle al muro ma resiste. Sinner tiene il servizio per il 4-2 con un nastro vincente che ha tutto il sapore del volere degli dei, e per questo Alcaraz viene incoraggiato a gran voce dal pubblico. Un serve and volley chiude il settimo game in favore dello spagnolo, che sul 30-30 ha beneficiato di un errore di rovescio di Sinner su uno scambio prolungato.
Il pubblico spinge a gran voce per il quinto set (capirete se a Londra vogliono essere da meno di Parigi), ma Sinner non ne vuole sapere: si cava dalla buca di 15-40 in cui si era cacciato con due gratuiti grazie al servizio e al rovescio e si porta sul 5-3 nel quarto set, ricalcando il canovaccio francese di cinque settimane prima.
Alcaraz questa volta non concede match point, sul 30-30 incassa un errore di Sinner e poi trasforma un serve and volley. Allo scoccare delle tre ore di gioco l’altoatesino va al servizio per il titolo mentre il pubblico intona “Carlos, Carlos”. Dopo il primo punto affiora subito un “Jannik, Jannik” che pareggia la situazione. Sinner va a rete a prendersi il 40-0 mentre Alcaraz rincorre anche le palle più impossibili.
Il primo match point se ne va con un rovescio in rete, il secondo è un servizio vincente che chiude la contesa e porta il titolo di Wimbledon nella bacheca di un tennista italiano.
STATS TIME: il fantastico match di Sinner si chiude con ben 30 punti conquistati a rete (Alcaraz 17), a sottolineare come Jannik se la sia andata a prendere, questa partita. 40 vincenti, altrettanti errori, sono numeri che certificano grande propositività. Ottimo il 60% di punti fatto con la seconda palla, la percentuale di prime in campo è stata del 62%.